Capitolo 22

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Le giornate "bianche" passarono alla svelta;fra le lamentele di Stephany e gli incontri segreti con Cam.
Ci siamo visti molte sere in quella settimana e devo dire che non mi ero mai sentita così protetta e viva allo stesso tempo.
Ovviamente non mancarono le chiamate ossessive di Josh che decisi di bloccare. Avevo bisogno di non sentir più parlare di lui.

Dopo un tempo infinito arrivammo finalmente a Miami. Scesi per prima dal pullman per potermi fiondare a casa ma qualcuno mi bloccò.

-Amanda! Amanda!- urlava Cameron facendosi spazio fra la massa di studenti

-Dimmi tutto- dissi cercando di non mostrarmi nervosa

-Stasera ti andrebbe di venire da me? Giusto per parlare un po'- mi domandò guardandosi le scarpe

Il mio primo pensiero fu ovviamente: "Non ci siamo già visti un po' troppo in questi giorni?!" Ma,per evitare di creare un enorme casino,mi limitai a rifiutare la proposta,prendendo la scusa che volevo stare con i miei genitori.

-Che ti ha detto?- chiese Stephany guardandomi negli occhi come se fosse stata pronta ad uccidermi

-Steph,tranquilla,mi ha semplicemente chiesto di andare da lui per parlare un po'-

-E parlare di cosa?-

-Di te-

Immediatamente mi accorsi della cavolata epocale che dissi,ma ormai l'avevo detto:dovevo solo stare al gioco. Semplice no?

-E,esattamente,cosa vorreste dire su di me?-

-Mi ha chiesto consiglio su come rimanere tuo amico dopo quello che ci è stato fra te e lui-

Si calmò leggermente

-Oddio Amy scusami,sono fuori di me. Non sono ancora a cento a causa della mia relazione ormai terminata con Cameron.
Comunque non c è problema,digli che dovrà aspettare un bel po' per potermi rivolgere la parola- disse con un sorriso falso

-E tranquilla,non ce l'ho con te. Sono semplicemente nervosa. Scusami tanto- aggiunse

-Tranquilla,so che si prova.-

Dopo questa breve discussione,riuscii finalmente ad andare dai miei genitori e godermi un bella cena in famiglia,raccontandogli le mie esperienze durante l'arco di tempo trascorso in settimana bianca. Ovviamente tralasciai a mio padre e a mia madre il dettaglio Dallas,,che tuttavia non sfuggì a mia sorella...

-Amy aspettami,devo salire anche io su di sopra!- urlò Sarah

-Ehm...va bene...-

Salimmo insieme le scale e notai che mia sorella mi guardava in modo strano.
Quando arrivammo in corridoio,invece di girare a destra per andare in camera sua,girò a sinistra ed entrò in camera mia,sedendosi sul mio letto.

-Dobbiamo parlare- disse a bassa voce

Capii subito che qualcosa non tornava,così chiusi la porta e mi sedetti accanto a lei.

-Dimmi tutto. C'entra qualche ragazzo?-

-Non nel mio caso.-

-Ah,allora vuoi un consiglio per qualche tua amica?-

-Nemmeno quello.-

Il panico iniziò ad invadere la mia testa

-E allora per chi?-

-Con chi sei andata a letto?-

Sgranai gli occhi

-Ma ti pare una domanda da fare così?!-

-Su forza,non ho più cinque anni,cosa è successo?-

-Ma niente! Perché me lo chiedi?!-

-Perché sei strana!!-

Ero indecisa se dirle tutto oppure tenermi tutto dentro.
Optai per la prima scelta,pensando che una chiacchierata non mi avrebbe fatto male,anche se era con una dodicenne. Così le raccontai tutto

-Oh,mio,Dio. Che bello!!-

-Ma cosa stai dicendo?! Sono in un casino assurdo!- dissi sbuffando e sdraiandomi sul letto

-Ti piace?- chiese mia sorella sdraiandosi anche lei

-Si.-

-Ma nella tua testa c è ancora Josh-

-Si...-

-Non puoi bloccare ora la tua vita per un ragazzo che abita fra l'altro a ore di distanza! Vivila adesso! Quindi,cogli al volo questa occasione e non farti scappare Cameron,altrimenti me lo prendo io- disse maliziosamente

Risi e le tirai un cuscino,dando via ad una battaglia.
Mi mancava molto passare del tempo con la mia sorellina e,sotto sotto,la adoravo.

Per mia fortuna il giorno dopo era un sabato,il che voleva dire niente scuola.
Mi alzai tardissimo e controllai il cellulare,che in quel preciso istante iniziò a squillare

-Si..?- mugugnai con la voce ancora assonnata

-Ti ho svegliata?-

Mi alzai di scatto

-Nono,dimmi tutto.-

-I miei genitori non ci saranno stanotte,stai con me?-

Offerta allettante,molto allettante.

-Okay,a stasera-

-Ciao bellissima-

-Ciao Cam-

Mi alzai di buon umore e scesi a fare colazione e non appena sentii il profumo di pancakes,il mio buon umore aumentò a dismisura.

Suonai al citofono controllando l'ora e sperando di non essere in anticipo.
Mi aprì ovviamente Cameron,che mi fece accomodare in casa.

-Ho già preparato pizza,pop corn ed un film. Non sono fantastico?- disse avvicinandosi a me

-Mh,forse- risposi facendo la finta indifferente

-Vieni qua e dimmi che sono fantastico,è un ordine!-

-Altrimenti?-

-Vedrai!-

Iniziammo a correre per tutta la sala,come dei bambini di cinque anni.
Esausta mi fermai a riposare,ma come ogni giocatore di football Cameron mi prese per i fianchi e mi buttò di peso sul divano,con lui posto sopra di me.

Ovviamente annullò la distanza che ci separava in un tempo alquanto breve,ma prima che potessimo andare mi fece rialzare e accese il film

-Tranquilla dolcezza,abbiamo ancora tutta la notte- disse maliziosamente a bassa voce,baciandomi il collo.

Non fece nemmeno in tempo a dirmi quella frase che qualcuno suonò.
Sbuffando,si alzò ed andò ad aprire

-Che cazzo ci fai qui?!-

The Weight. ||Shawn Mendes||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora