18.

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Victoria
Gli raccontai cosa mi era successo i giorni prima del nostro primo incontro.
Gli parlai dei vari casini, delle litigate con il mio capo, della mia solitudine, e delle mie preoccupazioni riguardanti al mio lugubre abitacolo.
David mi ascoltò, in silenzio, senza emettere nemmeno un solo rumore.
Quando finii non disse niente, mi guardò e mi abbracciò.
Avrebbe potuto dirmi tante cose, molte delle quali sarebbero state scontate del tipo "non preoccuparti" "ora ci sono io" "andrà meglio", nulla di tutto questo.
Quel silenzio parlò molto più di mille parole.

David
"Cosa ti va di fare Bimba?"
"Non so tu hai idee?"
"Beh oggi c'è un raduno che hanno organizzato i miei amici, ti andrebbe di venire con me?"
"In questi raduni si fanno le cazzate con le moto tipo le impennate e si corre come pazzi?"
"Esattamente!"
"Ci sto! Quando si parte?"
"Tra tre ore circa, abbiamo tutto il tempo che ci serve per prenderti una tuta da biker, ovviamente per sicurezza, e raggiungerli."
"Perché le tue non vanno bene ? Userò una di quelle.."
"Il tuo corpo è diverso dal mio, la divisa deve essere su misura altrimenti se cadi non ti ripara."

Ci recammo dal mio meccanico di fiducia che, avendo un officina molto vasta, aveva creato anche un angolo dove teneva tutta l'attrezzatura di protezione.

"Hey Billie! Come butta fratello?"
"Bello alla grande come sempre! Gli affari vanno a gonfie vele da quando mi fai pubblicità tra i tuoi amici!"
"Non ringraziarmi, un talento come il tuo non deve essere sprecato.
Lei è Victoria la mia ragazza ed ha bisogno di un pantalone, di un giubbotto, degli stivali e dei guanti per starmi dietro ai raduni."
"Sei un folle se vuoi portartela dietro Bro! Tu vai troppo veloce!"
"Tranquillo con lei dietro andrò piano, fin quando sto da solo è un conto ma con gli altri non scherzo!"
"Comunque è un piacere fare la tua conoscenza Victoria! È la prima volta che questo bastardo mi porta una ragazza qui e devo dire che sei uno spettacolo!."
"Beh.. Grazie.."
"Seh, Seh, Seh, Billie ma non guardare troppo che quella è roba mia!."
"Scusa Bro ma non mi capita tutti i giorni di vedere una ragazza qui e considerando che questo lavoro è la mia vita, di ragazze ne vedo pochissime!"
"Hahahaha mi dispiace per te amico."
"Comunque la ragazza che taglie porta?"
"Porto una S di torace, la 42 di pantaloni e il 38 di scarpe"
"Mhh io direi una M di torace.."
"Hai perfettamente ragione David!
Quel seno non entrerà mai in una S "

Victoria
David sbuffò nel sentire le battutine che Billie faceva sul mio aspetto, ma non glielo fece pesare si vedeva che quei due erano amici da tempo ormai.
Dopo qualche minuto i due mi portarono alcuni modelli di tute, erano tutte molto belle ma esageratamente colorate.

"Billie hai qualcosa di meno appariscente?"
"Tesoro io ho qualsiasi cosa tu mi chieda."

L'uomo ammiccando a David scomparve dalla mia visuale passando per una piccola porta in ferro che si confondeva con la parete.

"Bimba, Billie è andato in deposito, li tiene i suoi tesori.
Anche la mia tuta la prese dal magazzino ed è la migliore che io abbia mai avuto."
"David, se là sotto ha la migliore merce migliore costerà moltissimo.. Io non ho tutti questi soldi, per me va benissimo una di queste."
"Ahaha, Bimba secondo te ti lascerò pagare? Oltretutto io e Billie utilizziamo il pagamento tramite la mia banca. È più sicuro."
"Ma non puoi pagarmi tutte queste cose!."

Nel mentre che parlavamo Billie tornò con una splendida tuta nera.

"Perfetto grazie Billie, aggiungila sul mio conto."
"Tranquillo bro! Fammi sapere come le sta. Ciao bella!"
"Ciao Billie."

David prese la busta contenente la mia nuova tuta e la legò sul fianco della moto per evitare ingombri durante il viaggio di ritorno.

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