CAPITOLO 17

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Lucy's POV
Non capisco perché sia Bethany quella a scrivermi un messaggio, e poi però trovo Lucas.
Sinceramente non me lo aspettavo, mi ha colta di sorpresa e non ero psicologicamente pronta a vederlo.
Quando si volta per salutarmi, per poco non prendo un colpo. Ha la faccia completamente piena di lividi o tagli, e non oso immaginare nelle altre parti del corpo.
Cerco di non dare a vedere la mia preoccupazione.
Bethany dice qualcosa che nemmeno ascolto e poi la vedo scomparire.
Non ci sto capendo niente. Ero convinta che fosse lei quella che doveva dirmi qualcosa.
Lascio perdere, ignorando il fatto che rimaniamo solo io e Lucas.
Lo guardo, cercando di ammazzare l'imbarazzo, e aspetto che lui parli.
Invece sta zitto, io pure.
Decido di fare l'unica cosa che davvero voglio fare, lasciando perdere per una volta tutti i problemi che ci sono.
Mi avvicino a Lucas lentamente, e lui mi guarda quasi allarmato.
Continuo ad avvicinarmi a lui finché non sono abbastanza vicina. Gli prendo il viso tra le mani e studio ogni centimetro della sua pelle.
«Che cosa hai fatto, Lucas.» sussurro, mentre continuo a guardare i lividi che ha.
«Che cosa mi fai fare, semmai.» mi corregge lui.
Lo guardo, dispiaciuta. Sta dando la colpa a me di tutto questo. Stringo le labbra ma non so che altro dire.
Lucas posa le mani sui miei fianchi.
Gli lascio un bacio leggero sulla guancia, e sento lui che stringe la presa su di me e sospira.
«Vieni con me.» mi dice.
Si stacca da me e inizia a incamminarsi per i corridoi della confraternita. Lo seguo, non sapendo nemmeno dove siamo diretti.
Lucas alla fine entra in una stanza che trova vuota, e non so come facesse a saperlo. Ma non mi faccio domande.
Entriamo dentro e lui chiude alle sue spalle la porta a chiave.
Lo guardo, e lui mi si avvicina. Mi guarda con uno sguardo... diverso. L'ho deluso così tanto? Ce l'ha così tanto con me? Il fatto che mi guardava così ieri sera e che mi guarda così anche adesso mi fa temere che abbia cambiato completamente idea su di me.
Lui si ferma a pochi centimetri da me, e mi fissa. Non fa altro che fissarmi negli occhi.
Una lacrima mi riga il viso, ma lui non fa niente. E questo basta a farmi iniziare a piangere definitivamente.
Lucas assume un'espressione indecifrabile, poi fa un passo verso di me e mi abbraccia, stringendomi fortissimo come non penso che abbia mai fatto.
Mi lascia un bacio tra i capelli, e continua a stringermi a sé.
«Smetti di piangere, Lucy.» mi dice.
Cerco di obbedire, ma non riesco a smettere subito.
«Smettila.» sussurra lui.
Alla fine riesco a calmarmi, e mi appoggio a lui.
«Lucas mi dispiace, mi dispiace per tutto.» singhiozzo. «Ma ti prego smettila di avercela con me. Smettila di guardarmi così, dimmi cosa devo fare.»
Sembro sicuramente disperata, e forse lo sono, ma questa situazione è ingestibile. Lucas non si è mai comportato cosi con me, e adesso non so più cosa fare.
«Lucy, smettila. Non devi dire così.» mi dice lui.
Mi prende il viso tra le mani e si avvicina lentamente, ma io accelero il tutto, baciandolo. Mi aggrappo al suo collo e inizio a baciarlo con foga. Ho bisogno di sentirlo, di sentire che è ancora qui con me.
Lui ricambia il bacio, ma poi cerca di allontanarsi.
«Lucas, no.» mugolo dandogli un altro bacio. «Ti prego, ne parliamo dopo.»
Lo trascino sul letto che è nella stanza, ma lui oppone resistenza. «Lucy, ti prego, devo dirti una cosa.»
«Me la dici dopo, non la voglio sapere adesso.» insisto, continuando a baciarlo.
Monto a cavalcioni su di lui e mi sfilo la maglia, e lui finalmente si zittisce.
Mi abbasso per baciarlo e a questo punto lui ricambia.
Ci metto tutta la disperazione di questi due giorni, poi sfilo la maglia anche a lui, e inizio a lasciargli una scia di baci sul collo, poi sul petto, poi sulla pancia.
Rimango spaventata quando vedo che anche qui ha un livido ben evidente, ma cerco di ignorarlo e lascio un leggero bacio anche lì.
Poi continuo andando in giù, sbottono i jeans e glieli tiro giù.
«Lucy, no...» dice lui, prendendomi per le braccia e tirandomi su, riportandomi alla sua altezza.
Non vuole nemmeno questo. Lucas mi sta dicendo di no, quindi è chiaro che la cosa sia seria.
Lui mi attira a sé, mi abbraccia, mi stringe forte, mi dà un bacio sulla fronte.
«Lucy, mi sto trattenendo, davvero. Non ti so resistere, ma adesso devo.» sussurra tra i miei capelli.
Mi metto seduta per poterlo guardare meglio.
Lui chiude gli occhi e si copre il viso con le mani.
Prende un respiro profondo e poi mi guarda.
«Lucas, cosa succede?» domando. Ormai è evidente che qualcosa non vada, ed è per forza qualcosa che va oltre ai fatti di ieri.
«Lucy, io... non so come dirtelo. Io ti amo, Lucy. Ti amo da morire, lo sai, vero?» la sua voce trema.
La cosa non può far altro che spaventarmi, perché Lucas non piange mai.
«Sì, lo so. Lucas, ti amo anch'io. Io non ero seria ieri, non lo sarei mai stata. Non voglio lasciarti, ero incazzata per tutto ciò che era successo ma ne parleremo e lo risolveremo.» rispondo di getto.
Lucas si tira su, mettendosi a sedere e mi prende il viso tra le mani, ma guarda in basso.
«Lucy, è di questo che devo parlarti...» prende un respiro profondo nuovamente. Non so che altro dire, quindi aspetto che parli.
«Ecco, vedi... io ieri sera ero incazzato come non mai. Sono andato all'incontro, solo per sfogarmi e l'ho anche vinto. Ma sono tornato a casa ed ero ancora incazzato. Quindi ho... bevuto» mi lancia un'occhiata veloce e poi torna a guardare in basso. Non voglio sentire il continuo di questa storia, ma ormai pendo dalle labbra di Lucas. Lui stacca le mani dal mio viso, per metterle sul suo. Poi continua. «Ho bevuto tanto, e... ed ero ancora incazzato. Pensavo al fatto che tu mi avessi lasciato. Non pensavo ad altro. Mi faceva incazzare il fatto che tu te ne fossi fregata così tanto di me.»
Continuo ad ascoltare, non capendo dove la cosa andrà a finire. Il mio cuore martella nel petto dall'ansia.
«Io ero convinto che a te non fregasse un cazzo. E mi faceva incazzare il fatto che io probabilmente stavo peggio che di te. Mi faceva incazzare il fatto che né un incontro né l'alcool riuscivano a calmarmi, e mi riducevo così solo perché cazzo, stavo di merda.» continua. La sua voce trema sempre più all'aggiungersi di ogni parola. Poi si toglie le mani dal viso.
«Lucas, continua.» lo incito.
Lui sospira, e noto che ha gli occhi lucidi. «Dovevo farti stare male. Non era giusto che ci stessi male solo io.»
«Vai avanti, Lucas.» adesso anche la mia voce trema. Il mio corpo trema, e il respiro mi manca per l'ansia. «Quindi sono venuto qui, alla confraternita e... sono andato da Bethany.»
Rimango con la bocca semiaperta, le mani che fino a poco fa si contorcevano adesso sono semplicemente sulle mie gambe, inermi, e non so cosa dire.
Nonostante la verità sia ormai palese, io non voglio arrendermi. «E poi?» chiedo.
Lucas si passa una mano tra i capelli. «Lucy, cazzo... non chiedermelo.»
«Lucas, che è successo dopo? Tu sei venuto qui, da Bethany, e cosa è successo?» la mia voce trema più di prima.
«Ci sono andato a letto.» dice Lucas.
Rimango in silenzio. Forse ho capito male, in realtà vorrei aver capito male, ma so di aver capito benissimo.
Lucas è andato a letto con Bethany. Ieri.
Rimango ancora in silenzio, fissando le mie mani. Poi guardo Lucas. Lo guardo, e mi domando chi ho davanti.
Lui invece si tappa il viso con le mani. «Lucy, ci eravamo lasciati, per me. Ero incazzato, dispiaciuto, stavo male, ero disperato. Io cazzo Lucy, amo te e voglio te. Voglio solo te, porca puttana. Sono un coglione e sono stupido lo so, ma ti chiedo di perdonarmi.»
Io rimango in silenzio e lentamente mi alzo. Afferro la mia maglietta e me la infilo.
Prendo la mia borsa.
Lucas si alza dal letto e corre verso la porta, mettendocisi davanti. «Lucy, di' qualcosa ti prego.»
Rimango in silenzio ancora, perché non ho nessuna parola per descrivere lo schifo, il dolore, il disprezzo, la rabbia che provo in questo momento.
Ma ancora non credo di star realizzando ciò che ho sentito.
Provo a scansare Lucas ma lui mi afferra i polsi.
«Lucy, parlami.»
Mi strattono dalla sua presa, e provo di nuovo ad aprire la porta ma inutilmente.
«Lucy, di' qualunque cosa, offendimi, picchiami, ma non andare via.» mi supplica Lucas.
E, paradossalmente, mi metto a ridere. Una risata isterica, ma mi metto a ridere.
«Cosa ridi, adesso?» mi chiede lui.
Alzo gli occhi al cielo, ridacchiando ancora. «Mi stai supplicando di rimanere qui, o di dirti qualcosa. Mi fa ridere, perché me lo dici dopo esserti scopato una.» Poi mi faccio seria. «Fammi uscire.»
Lucas mi guarda. «Lucy, mi dispiace da morire, ti chiedo scusa, davvero, ma parliamone.»
Lo guardo dritto negli occhi. «Non parleremo di niente, sai perché? Perché per me non esisti più. Sei libero di scoparti chi vuoi, adesso.»
«Lucy, per favore.» mi prende per un braccio, ma con entrambe le mani lo spintono via, spostandolo dalla porta.
«Lasciami stare!» urlo.
Lui mi guarda, e finalmente non fa niente. Resta lì al muro, a guardarmi con un'aria sconfitta. Lo guardo anch'io, schifata.
Dopodiché, esco dalla stanza sbattendo la porta, consapevole che forse, o molto probabilmente, niente sarà più come prima.

Arrivo al dormitorio e corro in bagno, mi chino immediatamente sul water e vomito.
Mentre sono chinata sul water, inizio a piangere.
Credevo di aver finito le lacrime, invece no. Piango per quelli che sembrano minuti ma in realtà sono ore.
Tutto ciò che avevamo di bello io e Lucas, adesso è in frantumi.
Mi chiedo come si faccia a fare una cosa del genere all persona che si ama. Se anche lo avessi lasciato, erano passate solo poche ore.
Davvero basta così poco a lui per andare oltre me?
Ora come ora, in testo ho solo l'immagine di lui con Bethany, che mi provoca un senso di nausea che non mi abbandona.
Mi chiedo come abbia fatto ad andare a letto con lei, senza provare nessuna sensazione di disgusto.
Mi chiedo se abbia paragonato a tutte le volte che ha fatto l'amore con me.
Ripenso alla nostra ultima volta, a quanto stavo bene in quel momento.
Ci eravamo appena svegliati, dopo aver dormito insieme e dopo esserci detti che ci amavamo.
Io avevo furia di partire, ma lui mi aveva trascinata nel letto con sé, e poi avevamo fatto l'amore.
È stata una delle volte più belle, a parer mio, più intensa delle altre.
Ripenso a quegli attimi, a quel momento in cui vorrei fermare il tempo.
Poi ci ripenso meglio. Lucas che entra dentro di me ma senza nessuna protezione e che si lascia andare dentro di me.
Non può essere andata così. Ripenso meglio a quel momento, a quella scena, eppure non mi sbaglio.
Lucas si è lasciato andare dentro di me e non c'era niente a proteggere.
L'ansia si insidia dentro di me, ulteriormente.
Vado nel panico, chiamo immediatamente Abby ma non mi risponde.
Mi lascio cadere sul letto e mi copro il viso con le mani.
Non solo sono venuta a sapere la verità su ciò che ha fatto Lucas, non solo ci siamo lasciati, ma potrei anche essere incinta.
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Visto che insistevate, ecco a voi un aggiornamento anticipato anche se come potete vedere, molto breve.
Non ho avuto tempo di scriverlo più lungo ma ovviamente il prossimo aggiornamento arriverà tra poco.
Insomma, i problemi non mancano, e adesso Lucy rischia anche di essere incinta.
Cosa farà adesso quindi lei? Lo dirà a Lucas? E poi, torneranno insieme oppure no? Riuscirà a perdonarlo?
Inoltre, Abby deve incontrare Colton, quindi forse anche questo creerà dei problemi, who knows.
Intanto commentate e mettete una stellina se vi è piaciuto il capitolo!

Inoltre volevo ringraziarvi per seguire e amare così tanto questa storia siete uniche/unici. ♥️

A presto,
XX
CC

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