Lucy's POV
Essere con Lucas adesso mi fa tranquillizzare.
La tensione accumulatasi in tutta la giornata inizia a dissolversi e mi sento più leggera.
Lucas va a farsi una doccia, io ho avuto il tempo di farmela al dormitorio prima che lui mi chiamasse per dirmi che sarebbe venuto a prendermi.
In realtà immaginavo che me lo avrebbe chiesto, infatti avevo già preparato i vestiti da portare e tutte le varie cose che mi sarebbero servite.
Mi infilo la sua solita camicia e mi sdraio sul letto, distrutta.
Ripenso alla scena di poche ore fa, in cui sono entrata in questa stessa stanza ma per prendere tutti quei soldi.
Mi si stringe lo stomaco al solo pensiero, e spero che Lucas arrivi qui il prima possibile perché ho davvero bisogno di stare con lui.
Come se avesse sentito il mio richiamo, lui esce dal bagno con un solo asciugamano bianco legato in vita, e mi raggiunge in camera.
Non mi abituerò mai alla vista del corpo di Lucas.
Lo guardo mentre si dirige al suo armadio per prendere i boxer e infilarseli.
Un calore si espande in tutto il mio corpo ma cerco di non darlo a vedere e di respingerlo, perché adesso non è il momento adatto per pensare a certe cose.
Lucas si infila una maglietta e mi raggiunge sul letto.
Mi afferra per i fianchi e fa aderire il mio corpo al suo, baciandomi con dolcezza e intensità, ma allo stesso tempo con urgenza e foga.
«Dio, Lucy.» dice tra un bacio e l'altro. «Non so cosa mi fai.»
Sorrido sulle sue labbra e mi stacco dopo poco.
«Davvero.» dice lui sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. «Oggi è stata una giornata pessima. Ma la rifarei altre mille volte se mi dicessero che poi finisce così.»
Mi guarda negli occhi, ma io abbasso lo sguardo sentendomi in soggezione.
«Tutte le giornate dovrebbero finire così.» continua.
Sorrido e mi schiarisco la voce. «A proposito di questo...» inizio. Il cuore mi martella nel petto, e non sono sicura di farlo davvero, ma non ho scelta.
Lo stai facendo perché lo ami, non perché lo vuoi far stare male mi ripete il mio subconscio.
Lucas mi guarda in attesa che io parli.
«In questi giorni ho... ho pensato alla proposta che mi avevi fatto. E soprattutto con oggi ci ho pensato ancora di più. E quindi, beh, se fosse ancora valida la tua proposta...» tentenno un po'. «Ecco, mi piacerebbe davvero vivere qui con te.»
Lo guardo in attesa della sua reazione. Spero che fosse serio quando me lo ha detto, perché altrimenti non so dove andare.
Se abitassi qui condividerei con Lucas le spese ovviamente, ma sarebbero molto più ridotte rispetto a quelle del dormitorio. E visto e considerato che tutti i miei risparmi li ho utilizzati per la cauzione di Lucas, non saprei come fare. Sicuramente devo cambiare lavoro. Quello all'atelier è uno stage e semplicemente saltuario, non posso considerarlo un lavoro vero. Devo guadagnare e quindi lavorare di più.
Lui mi stringe a sé fortissimo, mi bacia sulle labbra, poi sulle guance e poi sulla fronte, sui capelli e in ogni parte del viso possibile.
«Porca puttana, sì. Sì, cazzo. Dio, Lucy... ti amo così tanto. Non sai da quanto desideravo questo momento. Il momento in cui ti avrei avuta sempre con me.» mi lascia un altro bacio sulle labbra, e mi sento quasi in colpa.
Non è che mi dispiaccia l'idea di vivere con Lucas, ma so che non va bene a quest'età né tantomeno al livello della nostra relazione. La casa è di Lucas, potrei ritrovarmi senza da una momento all'altro, perché sappiamo bene entrambi che la nostra relazione è tutto tranne che stabile. E mi sento in colpa perché so di stare facendo questa scelta non per volontà ma in primo luogo per bisogno.
Cerco però di non pensarci e di godermi il momento tanto quanto se lo sta godendo Lucas.
«Condivideremo le spese, ovviamente.» preciso.
Lucas sorride ancora ma alza gli occhi al cielo. «Lucy, ho un sacco di soldi, non serve condividere le spese. Se ci sarà il bisogno conterò su di te. Ma non ti ho chiesto di venire qui per dividere le spese, ma solo per averti con me.»
Annuisco. «Lo so, Lucas, ma ti prego di permettermi di dividere le spese o quantomeno contribuire. Non potrei stare qui senza darti dei soldi.» mi interrompo un attimo. «E poi... non hai più un sacco di soldi.» osservo ripetendo le sue parole.
Lui si incupisce per un attimo, poi torna ad essere apparentemente tranquillo. «Per la cauzione sono serviti tutti i miei soldi?»
Non sono nemmeno bastati, vorrei dire.
«Sì. Erano precisamente quelli che ti servivano. Forse qualche banconota in più, ma non lo so perché ci ha pensato Nicholas.» dico invece, appuntandomi mentalmente di dover avvisare Nicholas di utilizzare questa versione della storia con Lucas.
Lucas annuisce. «Beh, mi bastano due, al massimo tre incontri per guadagnare la stessa cifra. Non ho problemi al riguardo, Lucy. Ma se vorrai contribuire, allora va bene. Basta che tu stia tranquilla.»
Annuisco a mia volta, e abbozzo un sorrisetto di ringraziamento.
«Allora, domani ti aiuto a portare tutto qua, d'accordo? E poi andiamo insieme a disdire l'affitto del dormitorio.» mi dice.
«Non vorrei disdirlo ma solo bloccarlo.» ammetto.
«Che vuol dire?» mi domanda.
«Significa semplicemente che smetto di pagarlo momentaneamente perché non ci abito, ma nessuno può andare al mio posto perché si presume che prima o poi io ci torni ad abitare.» gli spiego.
«Quindi se lo blocchi è come se tu non ci abitassi ma solo per un periodo di tempo.» mi domanda lui, ma in realtà la sua è un affermazione. Annuisco per confermargli che ha capito.
«Oh, d'accordo. Ma perché vuoi bloccarlo?»
«Lucas, non prenderla male, è solo perché per il momento preferisco fare cosi. A scanso di equivoci, tutto qui. Penso che sia più che giusto come compromesso.» mento, di nuovo. So per certo che appena avrò raggiunto la cifra che mi permetterà di pagare l'affitto, tornerò a vivere nel dormitorio.
Lui annuisce e abbozza un sorriso, ma noto che non è un sorriso sincero come quelli di poco fa.
«Com'è andata con tuo padre?» domando, perché voglio cambiare discorso, altrimenti mi sentirei troppo in colpa.
Lui stringe le labbra. «Bene, suppongo. Gli ho parlato di te.»
Mi dice, dandomi quindi conferma del fatto che suo padre non sapesse di me.
«Non... non lo avevi mai fatto?» chiedo però.
Lui alza le spalle. «No. Non mi interessa coinvolgerlo più di tanto nella mia vita. Però ha chiesto se ti porto a pranzo a casa, una volta. Quindi, beh ecco, non sono il tipo però... se vuoi, insomma...» Lucas si sente palesemente a disagio, e non posso fare a meno che sorridere. «Insomma, possiamo andarci. Ci saranno anche i miei fratelli, ovviamente.»
«Molto volentieri.» gli lascio un bacio sulla guancia.
Noto che tira un sospiro di sollievo. «D'accordo, allora. Ci andremo presto.»
Prima che io possa rispondere, il telefono di Lucas squilla.
Guardo subito il suo schermo illuminato e riesco a vedere il nome di Nicholas.
Mi inizia a invadere l'ansia perché non so se Nicholas dirà la stessa versione che ho dato io, e soprattutto spero che sia ancora convinto di reggermi il gioco e di non dire niente a Lucas.
«Bro.» risponde quest'ultimo. «Sì, tutto apposto. No, con Lucy. Si, si.... va bene. Domani. Cosa?» fa una pausa in cui sento a malapena Nicholas che argomenta un bel discorso. Io continuo a guardare preoccupata Lucas il quale sposta lo sguardo su di me.
Merda. Nicholas non può avergli detto niente, non può. Non lo farebbe mai.
«Perfetto. No, è qui, me lo farò spiegare da lei. Grazie.» riprende Lucas, prima di attaccare il telefono.
Mi guarda e mi sento palesemente a disagio. Studio la sua espressione che, in ogni caso, non mi sembra troppo delusa o arrabbiata.
«Lucy.» mi dice lui, col suo tono fermo.
«Cosa è successo?» domando di getto.
Calma, Lucy.
«Sei andata a casa di Brandon?»
Tiro un impercettibile sospiro di sollievo. «Sì.»
Lui chiude gli occhi, e sospira. «Perché?»
«Volevo sapere perché ha fatto quello che ha fatto.» ammetto.
«Sei stata a casa sua? Nicholas era lì?»
Annuisco. «Sì, certo. È sempre stato lì con me, Nicholas. E comunque è durato poco.»
«Immagino che ti abbia detto.» dice lui alzando le sopracciglia.
«Mi ha detto che eravate amici.» dico, più come domanda che come affermazione. Vorrei sapere di più su questa cosa.
Lui mi guarda con uno sguardo indecifrabile, poi si inumidisce le labbra con la lingua. «Non eravamo amici. Ci trovavamo nello stesso gruppo di persone, solo questo.»
«È vero che Bethany è stata il motivo per cui adesso non vi state più... simpatici?» azzardo.
Non so se sto chiedendo troppo, ma Lucas mi ha già parlato del suo passato, potrà parlarmi anche di questa storia.
«Hai fame?» mi chiede però lui.
«No.» rispondo corrucciata.
«D'accordo. Io sì, vado a mangiare qualcosa.» così dicendo si alza dal letto e si dirige in cucina.
Rimango lì sul letto, da sola, senza capire cosa fare.
Che gli prende?
Mi alzo anch'io e lo raggiungo in cucina.
Lo vedo armeggiare con qualcosa, non so cosa si stia preparando, probabilmente un panino al burro di arachidi.
«Lucas, che ti prende?»
Lui mi lancia un'occhiata veloce, per poi tornarla a posare sul suo panino. «Niente, Lucy. Mi è presa fame.»
«Perfetto, ma puoi rispondere alla mia domanda?» domando ancora. Potrò sembrare noiosa, ma vorrei davvero capire.
«No.» mi dice, senza guardarmi.
«Perché?» mi avvicino a lui, lasciando però che il bancone della cucina ci divida.
«Perché non ne voglio parlare.» posso notare il suo tono distaccato e freddo.
«D'accordo, allora.» rispondo, e senza dire altro torno in camera. Non ho intenzione di pregare Lucas perché mi parli. Volevo solo capire. Soprattutto perché, se è vero che lui se l'è presa con Brandon quando quest'ultimo è stato con Bethany, significa che lei non era del tutto indifferente a Lucas.
Che avessero una storia? Che Lucas fosse davvero preso di lei? Per forza, sennò perché prendersela con Brandon?
Mi sdraio nel letto e chiudo gli occhi. Non ho più nemmeno le forze per pensare.
Mi lascio abbandonare a un sonno non tranquillo ma sicuramente profondo, dopo la giornata passata.
Anche se avrei preferito addormentarmi con Lucas.
Non so come faremo a vivere insiemeLucas' POV
Torno in camera quando mi è passata la tensione e la rabbia. Non posso continuamente arrabbiarmi, non mi fa bene, e non fa bene nemmeno a Lucy né alla nostra relazione.
Ne sono consapevole, ma odio quando mi inizia a domandare le cose sul mio passato. Lo sa meglio di me che del mio passato non ne parlo.
Se avessi voluto parlarle della storia tra me e Bethany, lo avrei fatto. Se non l'ho fatto, dovrebbe capire che non voglio dirglielo.
Non capisco perché insista sempre e perché voglia sempre sapere tutto. È la mia ragazza ma non è tenuta a sapere così tante cose.
Mi manca già Lucy, e non credo che oggi riuscirei a tenerle il muso per più di dieci minuti.
Ecco perché sono già tornato in camera, ed ecco perché ho cercato di trattenermi dal risponderle male.
E adesso che se ne è andata via silenziosamente mi sento in colpa.
È rannicchiata nella sua parte di letto, sdraiata sul fianco e con le braccia piegate sotto la testa, le gambe leggermente piegate.
È semplicemente perfetta. Ogni volta che la vedo lì, nel mio letto, con indosso la mia camicia, temo sempre che sia un miraggio e che sia solo un sogno.
Mi sdraio accanto a lei, con il petto contro la sua schiena.
Ha gli occhi chiusi, e anche se sono passati solo pochi minuti, credo proprio che si sia già davvero addormentata, considerando la giornata che ha avuto.
Le lascio un bacio tra i capelli, poi le sistemo una ciocca di questi dietro l'orecchio, lasciandole un altro bacio sulla guancia.
«Mi dispiace, piccola. Lo sai che ti amo.» sussurro.
So che non può sentirmi, ma spero di poter entrare in un suo sogno, così che mi veda anche lì e che, almeno lì, vada tutto bene tra me e lei.
Nonostante la stanchezza non posso fare a meno di fermarmi a studiare il viso di Lucy.
Questa ragazza ne sopporta davvero tante per me, e non so come né per quale miracolo, è ancora qui con me.
Non solo è qui con me ora, bensì è qui e sarà qui con me per sempre, o almeno finché vorrà, visto che si è trasferita qui ormai.
Potrò averla con me in ogni momento della giornata, e non potrei chiedere di meglio.
Mi è parsa strana e insolita quando prima me lo ha detto, ma non ho potuto contenere l'entusiasmo. Chiunque sarebbe entusiasta se scopre che la ragazza che ama inizierà ad abitare con lui nello stesso posto.
A questo pensiero non riesco a non sorridere ed essere sinceramente... felice.
Nonostante tutto, sono felice come non lo ero da un po'.
Questi pensieri mi bastano per potermi addormentare in tranquillità, con Lucy stretta tra le mie braccia._____________________________________
Credo che chiedere scusa non basti, ma lo farò lo stesso.
Scusate davvero per queste assenze prolungate e questi ritardi, ma avendo l'esame quest'anno, non riesco a trovare nemmeno mezzo minuti libero per scrivere e concentrarmi effettivamente su ciò che scrivo.
Per questo non so come troverete questo capitolo.
In ogni caso, sembra essersi svelato un altro altarino, nonché quello del passato di Lucas e Bethany.
Allo stesso tempo, c'è molta opposizione nei sentimenti di Lucas e Lucy, i quali si addormentano in due stati d'animo opposti.
E ancora, Lucy sta per conoscere la famiglia di Lucas, questa volta sul serio.
Come potete capire di cose ne devono succedere!
Intanto leggete, votate e commentate questo capitolo.
Il prima possibile pubblicherò il prossimo; scusate in anticipo eventuali ma probabili ritardi.
xoxo
CC
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Despite Everything 2
Fiksi Remaja[ Sequel di Despite Everything] Lucy e Lucas, dopo litigi, distanze, mancanze e baci rubati, hanno capito che per quanto la situazione sia complicata, non possono e non vogliono stare separati. I due hanno iniziato a capire il sentimento che nutrono...