Capitolo 17

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Quassù c'è una vista magnifica, si può ammirare tutta la città, i palazzi, le strade e i tramonti. Mi avvicino alla ringhiera e poggio su di essa le mani. È fredda ma riesce a rimettermi in sesto per un attimo.

Non capisco nemmeno io il motivo per cui me ne sono andata così, quel bacio è stato come un pugno in pancia, mi è mancato il respiro per alcuni secondi e non ce l'ho fatta proprio a rimanere lì ad assistere.
Una leggera brezza mi scompiglia i capelli e rinfresca il mio viso. Chiudo gli occhi e per un attimo riesco a svuotare la mente e pensare solo alla danza, che al momento è l'unica cosa che mi rende davvero felice. Immagino di ballare. Immagino me stessa, su un palco tutto per me. Penso che questa sia l'unica cosa che riesca a calmarmi.

Se ripenso a Daniel mi sale una tale rabbia che potrei urlare a squarciagola. È solo uno stronzo senza cuore, non gli importa di niente e di nessuno, non gli importa delle conseguenze che provocano le sue azioni, non gli importa se qualcuno soffre, per lui esiste solo sé stesso e il suo specchio. E pensare che stavamo quasi diventando amici.

Riapro gli occhi e alzo lo sguardo, mi incanto ad ammirare il bellissimo tramonto che tinge la città di un color pesca mischiato al lilla. Il sole è ben visibile essendo un semicerchio di un rosso acceso. Sono così presa dal panorama che non mi accorgo che qualcuno mi ha seguita finché non sento la sua voce.

<Mi spieghi perché sei scappata via?> chiede Daniel.
<Senti vattene, non voglio parlarne, soprattutto non con te> rispondo.
<Mi spieghi che ho fatto? Perché sei sempre così lunatica?>
<Ah io sarei la lunatica? Mi prendi in giro? Tu sei mister cambio umore ogni 30 secondi in persona e vieni a dire a me che sono lunatica?!> gli urlo
<Ma che cazzo hai? Vedi che mi stai urlando contro?! Spiegami cos'ho fatto!> esclama.
<Non ho voglia di parlare con te quindi torna pure a sbaciucchiarti la tua bambolina e lasciami in pace!> dico esasperata.
<Ah ecco il punto. Sei gelosa! Ti dà fastidio che io abbia baciato Arianna... non arrabbiarti, a me piacciono le cose a tre> dice facendomi l'occhiolino

<<non mi da fastidio il fatto che tu abbia baciato Arianna, mi ha dato fastidio il tuo atteggiamento nei miei confronti.  Insomma, prima fai tutto il carino, mi abbracci, mi dai bacini e poi? Poi mi "butti via" e fai come se non esistessi. Ti rendi conto del fatto  che te la sei limonata con me in braccio. Se credi che io me ne resti zitta e finisca per essere una delle tue scopa amiche ti sbagli. Mi sono rotta il cazzo Piccirillo.>> faccio una breve pausa per riprendere fiato. <<Sembra che a te non te ne freghi niente di nessuno!>>

<Ti senti come parli? Sei solo una bimba, non ti va mai bene niente! Hai ragione a me non frega niente di nessuno, sono solo un insensibile egoista di merda senza cuore, tanto sono le uniche cose che sai dirmi. Se proprio non mi sopporti allora basta, chiudiamola qui, interrompiamo sta stupida scommessa e smettiamola di parlarci e di salutarci> grida
<Perché ti comporti così? Davvero io non ti capisco. Un attimo prima sei tutto dolce e gentile e subito dopo diventi stronzo. Mi spieghi qual è il tuo problema? Anzi no lascia stare non voglio saperlo. Se vuoi finirla qui non c'è problema. Chiudiamo questa storia una volta per tutte.>
Lentamente si avvicina alla balaustra del tetto, e anche lui ci si appoggia inspirando profondamente l'aria fresca della sera. Si passa frustrato una mano tra i capelli, fissando lo sguardo nel cielo rosato e riprende: <Non lo faccio apposta ok? Non me ne rendo conto. Io faccio fatica ad affezionarmi a una persona sola, ma il motivo per cui lo faccio non ti riguarda. Io sto bene così e se non sta bene a te allora non so che dirti>.
<Se non vuoi parlarne con me allora vai pure a confidarti con la tua nuova amichetta e lasciami sola.> ribatto
< Ancora con questo discorso? La smetti di essere gelosa principessa?>
<Io? Gelosa di te? Scherzi vero! Io non sono gelosa dico solo quello che ho visto.> esclamo
< E cos'hai visto? Io che baciavo Arianna sotto obbligo? Ti pare una scusa sufficiente per essere gelosa?> mi risponde
<Ti ho detto che non sono gelosa, fine della storia> concludo.
Mi giro a guardare il tramonto ormai quasi scomparso per lasciare il posto alla notte. In cielo si riescono a intravedere le stelle, dei minuscoli brillanti nel cielo color indaco che sembrano solo dei minuscoli luccichii. Li fisso incantata e con la coda dell'occhio vedo Daniel sbuffare e volgere lo sguardo al cielo, come me.

Dopo un po' di minuti lo sento sussurrare un "Vaffanculo" e di scatto si volta completamente verso di me, mi afferra saldamente i fianchi, mi attira bruscamente a sé e inizia a mordicchiarsi il labbro inferiore in un modo così sexy. Per un attimo i nostri occhi si incontrano, ma solo per un fugace istante perché senza rendermene conto sento le sue calde labbra sulle mie. Mi sta baciando? Sono a dir poco sconvolta e senza parole. I fuochi d'artificio scoppiano nel mio stomaco e il battito del mio cuore accelera pericolosamente, credo che a momenti mi uscirà dal petto. La mano di Daniel si posa delicatamente sulla mia guancia. È calda e rassicurante. Poggio le mie mani sul suo collo.
È un bacio leggero, a stampo. Sento il suo respiro solleticarmi la guancia, è calmo e regolare, mi trasmette la stabilità che mi serve in questo momento. Prendo coraggio e inizio a sfiorargli i capelli con la mano. La sua stretta si fa più forte finché non si stacca dolcemente. I nostri sguardi si intrecciano e ci sorridiamo a vicenda; le dita di Daniel si muovono e delicatamente mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Questo gesto mi fa letteralmente impazzire ed espiro silenziosamente dopo essermi accorta di aver trattenuto il fiato.
È lui a rompere per primo il silenzio: <Sei bellissima>
Sono davvero senza parole. Non so cosa rispondere, quindi mi limito a sorridere. Abbasso lo sguardo per l'imbarazzo e lui, appoggiandomi il pollice sul mento fa incrociare i suoi occhi con i miei. È un momento di pura magia. Non servono parole per riempire quel silenzio, perché i nostri occhi si dicono già tutto quello che c'è da dire. Ho voglia di baciarlo ancora. Ma cosa dico, sono forse impazzita? A me non può piacere Daniel! Andiamo Alison riprenditi.

Ho una tale confusione in testa, non capisco cosa provo. Questo ragazzo mi fa dannare di brutto, prima è stronzo, crudele ed egoista e un attimo dopo diventa mister dolcezza. Non so a quale versione di lui credere. La mente mi dice di stargli lontana, di non commettere l'ennesimo sbaglio, ma il cuore... cazzo il cuore mi porta da lui, mi grida "bacialo" ogni volta che lo vedo e mi spinge a rischiare tutto. Ormai è calata la notte e il cielo è cosparso di stelle, un nero mare di luci che assiste a questo splendido disastro che siamo io e Daniel. Sono un casino lo ammetto, siamo casino stupendo,due rette parallele che non credono al destino. Devo dire che Daniel mi sorprende ogni giorno di più ma vorrei solo conoscerlo meglio e scoprire perché si comporta in questo modo. Spero davvero che mi dia la possibilità di abbattere le sue difese e mostrare agli altri quel lato gentile e premuroso che fa uscire ogni volta che siamo insieme. In quel momento io e lui ci guardiamo e senza dire niente cominciamo a baciarci, ma non un bacio a stampo come prima, questo è un bacio profondo e pieno di passione. Posa la lingua sulle mie labbra, chiedendomi il permesso di accedervi, io rispondo al bacio con foga, come se fosse una boccata d'aria dopo un'infinita apnea. Il bacio diventa sempre più disperato e pieno di sentimenti, dall'amore alla rabbia, dalla felicità al rimpianto. Restiamo così per un po', infine ognuno se ne torna nella propria stanza, come se nulla fosse successo.

//ANGOLO AUTRICI//
Speriamo vi sia piaciuto ❤️
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