Entro nello studio. È immerso in un silenzio tombale e le luci sono spente. Il corridoio è interamente illuminato da candele, e il pavimento cosparso di petali di rosa. Si sente solo il rimbombare dei miei tacchi, stasera ho voluto vestirmi elegante, con un vestito di pizzo blu petrolio. Seguo il sentiero di fiori che mi conduce fino alla grande sala ballo.
Cammino lenta osservandomi bene intorno, assaporando questa atmosfera romantica che mi fa battere il cuore. Purtroppo non riesco a godermi appieno l'idea della cena dal momento che non ci sarà. Devo parlargli, devo dirgli di no, e non credo di farcela. Devo prima sistemare le cose con Alessandro, non voglio combinare casini con lui e iniziare una relazione con una bugia. È dura ma è necessario. Entro nella stanza e vedo un tavolo apparecchiato per due, con le candele accese e tutto intorno ancora petali. Le luci sono soffuse e la musica classica si sente in sottofondo. Piccirillo che organizza una cenetta romantica?! Ok sono abbastanza sicura che abbia la febbre, non è umanamente possibile che abbia fatto tutto ciò di testa sua, non sa neanche che cosa sia la musica classica.
Daniel è in piedi al centro della stanza, con una camicia bianca leggermente sbottonata in alto, molto sexy, e dei jeans neri attillati. Non potrebbe essere più affascinante. Il suo sguardo si posa su di me e mi scruta attentamente, mordendosi il labbro inferiore.
<Sei stupenda> sussurra.
<Grazie ma devo parlarti> dico cercando di chiudere la questione il più in fretta possibile.
<No, lascia parlare prima me ti prego> inizia.
Fa una pausa e poi riprende
<Dalla prima volta che ti ho vista non riesco più a toglierti dalla mente. Sei sempre nei miei cazzo di pensieri, non mi fai dormire la notte e non mi fai concentrare di giorno, mi hai fottuto la testa. Non mi è mai capitato niente di simile con nessun'altra ma è proprio questo il punto. Tu non sei come le altre Alison, non lo sei mai stata; e io me ne sono reso conto troppo tardi perché ti ho trattata di merda tutto il tempo, senza sbattermi il cazzo di quello che provavi o di quello che pensavi. Ma il fatto è che in fondo mi importava e mi importa tutt'ora. Se ci rimani male dopo una mia battutina io me ne accorgo, se ti arrabbi e te ne vai via per non darlo a vedere io lo so, ormai ho capito quanto sei fottutamente orgogliosa e non vuoi mostrarti debole. Sto di merda quando sei triste, non so che cazzo mi prende mi si forma un nodo allo stomaco, un nodo di rimorsi e non ho ancora imparato a conviverci. Tu riesci a far sorridere uno stronzo come me e a cambiarmi la giornata appena ti vedo. Ormai sei parte di me, non ho intenzione di lasciarti andare tanto facilmente piccola, anche a costo di spaccare la faccia a tutti. Quando ti ho baciato quella notte sul tetto ho provato qualcosa di indescrivibile. Con te sono felice, come non lo sono mai stato in tutta la mia vita...>Io sono senza parole, le lacrime minacciano di scendere e il mio respiro è a dir poco accelerato. Non posso dirgli di no, non dopo queste parole. Come posso spezzargli il cuore, non posso fare una cosa del genere. Non è giusto, per entrambi. Non spezzerei solo il suo cuore, ma anche il mio. Le sue parole mi toccano il cuore, me lo stritolano e me lo curano. Non avrei mai pensato di sentire Daniel pronunciare simili affermazioni. La mia idea su di lui era totalmente sbagliata e ovviamente me ne rendo conto troppo tardi. Come sempre. Non faccio altro che rovinare tutto, faccio soffrire le persone che ho accanto. Forse non merito la felicità e Daniel merita qualcuno che possa dargli la possibilità di cambiare, qualcuno che lo renda felice e anche se lui pensa che sia io, in verità ci facciamo solo del male a vicenda.
<...il punto è che tu sei speciale. Nei tuoi modi di fare, di essere, di parlare. Adoro te, nella tua semplicità e nelle tue sfumature. Adoro i tuoi capelli, i tuoi occhi, il tuo fottuto sorriso, il tuo corpo, la tua voce e non posso farne a meno. Mi piacerebbe, anzi voglio costruire qualcosa con te, con te per la tua purezza e la tua sincerità. Sei vera e soprattutto diversa. E la diversità è un pregio che non tutti possiedono. Questa settimana che abbiamo trascorso insieme è stata strana, ma stupenda e mi sono divertito un mondo, per quanto ci si possa divertire a fare da schiavetto a qualcuno. Ma fare il tuo schiavetto mi è piaciuto, cazzo però non lo farò mai più, sia chiaro ahah. Alla fine la cena l'ho organizzata solo per dirti questo. È la prima volta che apro il mio cuore a qualcuno e non so bene come gestire la cosa. Non sono un tipo espansivo o un tipo che esprime facilmente ciò che prova ma mi sentivo in dovere di dirti tutto questo e di essere sincero con te e anche di scusarmi, per essere uno stronzo il 99% delle volte, per farti soffrire e per non dimostrarti quanto ci tengo a te. Perché sì, ci tengo a te e non voglio perderti per nulla al mondo. Non voglio più combinare cazzate, non voglio rovinare tutto come faccio sempre. Stavolta voglio che sia diverso, voglio provarci davvero ma solo se tu sei d'accordo. Solo se tu sei disposta a concedermi quest'ultima possibilità. Ti prego principessa.>Vorrei scomparire con uno schiocco di dita. Mi sono sciolta dopo questo magnifico discorso e giuro che l'unica cosa che vorrei fare e saltargli in braccio come una bambina, dirgli di sì, darci una possibilità. Ma non posso. Questa è la verità. E so che gli spezzerò il cuore, so che sto sbagliando e dovrei solo lasciarmi andare ma lui ha bisogno di sincerità, cosa che io in questo momento non posso dargli.
Stando con lui gli farei solo più male di quanto gliene farò allontanandomi. E giuro non voglio farlo, non voglio distruggere tutti i miglioramenti che ha fatto su sé stesso grazie a me ma non ho altra scelta.
Sento gli occhi inondarsi di lacrime.
Lui avanza lentamente verso di me e mi stringe tra le sue braccia per qualche minuto, come se non volesse più mollare la presa.
Ci abbracciamo e per un momento nient'altro ha più importanza. Lascio che quest'ultimo istante venga scolpito nel mio cuore e poi, controvoglia, gli poso le mani sul petto e delicatamente lo stacco da me.<Daniel...> dico io allontanandomi
<Ti ho aperto il mio cuore Alison. Ti prego dimmi di si> mi prega lui con gli occhi lucidi afferrandomi per il polso per da non lasciarmi andare via.
<Daniel io... non posso scusa> esclamo sciogliendo la presa e correndo fuori dall'edificio.
Corro più veloce che posso e quando sono abbastanza lontana mi accascio a terra e scoppio a piangere. Ho bisogno di sfogarmi senza che nessuna mi veda. Ho bisogno di un momento con me stessa e per fortuna Daniel non mi ha seguita. Ma che cazzo ho fatto? Come ho potuto? Però ormai è fatta, non posso tornare indietro. Devo assolutamente risolvere questo casino.
Quando l'ho guardato negli occhi prima di scappare via avrei giurato di vederli scintillare, come se stesse per piangere anche lui. La sua espressione mi è rimasta impressa fin dentro le ossa; e pensare che è tutta colpa mia. Era visibilmente dispiaciuto e quasi deluso.
Ha faticato tanto per aprirmi il suo cuore, si è sforzato di migliorare, di essere gentile ed è come se gli avessi riso in faccia, come se l'avessi preso in giro. Sono stata spregevole ma andava fatto. Ora sicuro mi odia e come minimo non mi parlerà più a vita. Sento un peso nel petto, fatico a respirare e non riesco a pensare a niente. Ho solo voglia di piangere. Da sola. Con me stessa...
//ANGOLO AUTRICI//
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Young Again || Amici18
RomanceDaniel Piccirillo & Cristian Bilardi (Mowgly). Prima fanfiction su Daniel e Mowgly. Alison e Elettra sono due ragazze normali di 16 anni, che hanno un' unica passione: la danza. Decidono quindi, che è arrivato il momento di inseguire il loro sogno...