CAPITOLO 11 - Un po' di respiro

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Per tornare a casa dopo la festa ho preso un taxi.

Completamente fradicia, sgocciolo per tutto l'abitacolo, chiedendo poi

scusa all'autista che mi guarda con benevolenza.

Faccio un lungo bagno caldo e mi infilo nel mio pigiamino preferito.

Me lo aveva regalato Lucy qualche anno fa.

(Oh merda! LUCY!!!).

Non ho neanche avvisato la mia amica che me n'ero andata.

Starà dando fuori di matto!

Mi alzo in fretta dal divano, lanciando la coperta per terra.

Agguanto il cellulare che si trova ancora nella piccola borsetta.

Cinque chiamate!

(E adesso chi la sente questa! Mi farà a pezzi).

Mentre sono in piedi in mezzo alla sala con la mano sulla fronte, la porta

si spalanca e faccio un salto sul posto, spaventata.

"ELLEN!!!"

Corre ad abbracciarmi e mi stritola come se non mi vedesse da anni.

"Porca puttana, mi hai fatto venire un infarto!

Dove cavolo sei finita? Quando non ti ho più vista sono andata nel panico.

Ho mobilitato mezza azienda per trovarti!

Hai idea dello spavento che mi è preso?

Ad un certo punto quando stavo cominciando a dare spettacolo,

il tuo amico Miller mi si è avvicinato e mi ha detto che probabilmente

eri tornata a casa.

Gli ho tirato uno schiaffo talmente forte che penso stia ancora girando!"

"Cosa? Hai colpito James? Lucy, lui è un nostro superiore!

Ti rendi conto che potrebbero licenziarti?"

Mi infilo le mani nei capelli, lasciandomi cadere seduta per terra.

"Al momento non ci ho pensato.

Come l'ho visto ho fatto due più due e mi è partito così, da solo.

Ho capito che avevate discusso perché aveva una faccia..."

"Come?"

"Come se gli avessero appena spezzato il cuore."

"No no no, sta andando tutto storto..."

(Non posso pensare a lui in quello stato, che soffre per me).

Mi tornano le lacrime agli occhi e Lucy mi punta il dito addosso.

"Non-provare-a-piangere!"

Ha l'aria talmente sconvolta che mi fermo un attimo a guardarla.

Poi scoppio a ridere, isterica.

"Ahahahah oddio scusa, scusami ti prego."

Mi sbellico rotolando sul parquet grezzo.

"Ah beh mi fa piacere che almeno per una volta tu non stia piangendo!

Ma farlo a mio discapito è proprio da... da..."

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