Capitolo 16

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La settimana passò in fretta, il carico di lavoro aumentava e il tempo per noi si riduceva sempre di più.

Tutti gli studenti aspettavano con ansia l'evento che avrebbero interrotto la monotonia delle settimane: la festa di Sam.

Per tale evento eravamo tutte in subbuglio perché non sapevamo ancora cosa regalarle e venerdì sembrava non volesse arrivare.

Giovedì mattina dicesi di saltare bellamente le lezioni e di rilassarmi un po' in palestra.

Sbuffai e una nuvoletta di vapore si congelò sfumando nell'aria; [tutto bene?] Chiese per la milionesima volta Raziel [sto bene, come te lo devo dire?] Chiesi osservandolo [non avrò un altro attacco di panico, va tutto bene smettetela di preoccuparvi per me] Dissi e sospirai.

Nell'ultima settimana quasi quotidianamente ricevevo almeno un milione di come andava? Come stai? E tutto bene? Sia dalla mia umbra, sia da mio fratello e pure dalla mia guardia che d'allora non mi aveva mai lasciata un secondo.

Perfino quando andavo in bagno uscivo e lui era lì ad attendermi come se il cesso potesse risucchiarmi.

[sei sicura di star bene?] Chiese ancora "oh mio dio! Sto bene la volete smettere?" Urlai nel silenzio del mattino in mezzo al bosco.

"Signorina?" Chiese Simon affiancandomi "scusate solo sto bene" ribadii e scossi la testa stanca.

Avevo indossato la tenuta e mi ero fatta fare le famosissime trecce che tanto amavo.

Salii i gradini e aprii le pesanti porte verso quella che era la palestra.

Mi bloccai appena in tempo prima di schiantarmi contro Jasper che stava uscendo in fretta.

"Ciao" disse lui sorridendo e io sorrisi di rimando, "Tutto bene?" Chiese e quasi quasi gli sarei saltata addosso ma non per la passione travolgente, era solo pura mania omicida.

"Si alla grande" Dissi cercando di spostarmi per farlo passare.

Simon alle mie spalle si era irrigidito e mi stava accanto in modo quasi possessivo.

Alzai gli occhi al cielo, "possiamo parlare?" Chiese lui "ma certo qualcosa non va?" Chiesi "no. Si" disse e io mi incupii, lui lanciò uno sguardo truce alle mie guardie.

"Potete lasciarci soli?" Chiesi voltandomi nella loro direzione, Simon mi stava fissando in malo modo.

È TUTTO OKAY Dissi dolcemente nella sua testa e lui sembrò rilassarsi.

"Grazie" Dissi e lui si spostò verso le armi dall'altra parte della stanza senza staccare gli occhi da me.

Jasper alzò la mano come se volesse accarezzarmi la guancia ma a metà si fermò e la lasciò ricadere inerme; io corrugai la fronte "senti è da una settimana che vorrei parlarti ma... le tue amiche e tuo fratello mi hanno detto che eri un po' impegnata" disse passandosi una mano tra i capelli "si ecco ho avuto dei problemini" Dissi evitando il suo sguardo preoccupato "vorrei che rimanessimo amici" disse e io fui costretta ad alzare gli occhi e fissarli nei suoi.

"Cosa vuoi dire?" Chiesi, Raziel non si era spostato dal mio fianco, sentivo il suo calore invadermi.

Mi appoggiai alla mia umbra e gli grattai un orecchio.

Guardai Jasper sollevando un sopracciglio e lui mi rivolse un suo bellissimo sorriso

[dove vuole andare a parare?] Chiese mentalmente [non lo so proprio] risposi.

"Mi stai lasciando?" Chiesi con un misto di stupore e di sollievo "no! C'è si... ma noi non siamo mai stati insieme e... hai altre cose per la testa pensavo che così magari ci saremmo visti di più come...solo amici che ne dici?" Chiese lui facendomi un ampio sorriso e io non potei trattenermi, lo abbracciai e finalmente da quando avevo visto il cadavere mi sentii felice.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 02, 2019 ⏰

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