Yelena
Guardo l'orologio appeso al muro. Sono le otto di sera, il mio turno lavorativo è finito e sono sicura che tra meno di un secondo di fronte a me ci sarà Yana, la direttrice del supermercato, per avvisarmi che posso andare.
"Yelena, il tuo turno è finito. Concludi quello che stavi facendo e poi puoi andare" come volevasi dimostrare, la direttrice è in piedi, di fronte a me, con la sua aria austera ad informarmi di ciò che già so, cioè che me ne posso andare.
"Va bene Yana" le rispondo.
Finisco di contare i soldi e vado sul retro per cambiarmi e timbrare il cartellino.Lavoro in questo supermercato da un anno, da quando ho abbandonato l'orfanotrofio. Pur essendo qui non da poco, non ho nessuna amica e non parlo con nessuno, tranne quando devo chiedere qualcosa o quando devono darmi degli ordini a lavoro.
Mi tolgo la divisa e indosso una maglietta nera a maniche corte con sopra un giubbotto di pelle, prendo le cuffiette, il telefono, le chiavi di casa e mi dirigo verso casa, in realtà è una catapecchia, ma con quello che guadagno è il massimo che mi possa permettere.
È appena iniziato l'autunno, ma nonostante questo l'aria è già fredda. Non mi stupisco molto dato che ci troviamo in Russia.
Metto le cuffiette e metto la mia canzone preferita, R.I.P. 2 My Youth dei The Neighborhood.Abito nel quartiere più povero e malfamato di tutta la città, e quindi devo sbrigarmi se non voglio fare brutti incontri. Arrivata tolgo le cuffiette per entrare, ma sento il suono di uno sparo provenire dalla casa del mio vicino.
Incuriosita, entro e provo a chiamarlo; sento dei lamenti che provengono dal piano superiore.
Correndo mi dirigo alla fonte del suono, dove assisto ad una scena che non avrei mai dovuto né voluto vedere.Il mio vicino steso in una pozza di sangue che chiede pietà ad un uomo che gli sta puntando una pistola alla testa. Cercando di fare piano, mi dirigo al piano di sotto per chiamare la polizia, ma, quando sto scendendo le scale, inciampo su un gradino e rotolo a terra.
Il malfattore, dopo aver ucciso il mio povero vicino, scende al piano inferiore per controllare cosa stesse succedendo, e mi trova tremante sotto il tavolo, lo aggira e fa finta di andarsene, quindi io, credendo stupidamente che non mi avesse visto, corro verso la porta, ma non appena la apro vengo aggredita da quell'energumeno.
Mi blocca e mi preme un fazzoletto sulla bocca. Mi dimeno, ma dopo poco comincio a perdere le forze e svengo, rimanendo alla mercé dello sconosciuto.
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Darkness love
RomanceYelena Ivanova è una ragazza di diciotto anni, cresciuta troppo in fretta dopo essere stata abbandonata dai suoi genitori. La sua vita cambierà dopo aver assistito all'assassinio del suo vicino di casa. Lo zar russo, Igor Sokolov, bello e dannato, n...