Yelena
"Svegliati!", sento qualcuno che disturba il mio sonno, "Ho detto di svegliarti!". Sento un male assurdo al petto, preoccupata apro gli occhi di scatto e vedo un Igor che mi guarda furioso come un toro. "Cosa c'è? Cosa ho fatto?", sono spaventata, spero che non mi picchi, perché ho troppo male al corpo per sopportare ulteriori botte. "Avevi qualche amica o amico?" "No, non ne ho mai avuti! Perché mi chiedi questo?" "Perché mi sono arrivate delle foto, dove vedo che tu fai la puttana con un altro!" "Ma chi?! Non sono mai stata in confidenza con nessuno e non puoi rivolgermi quell'appellativo visto che quando sono stata con te ero vergine!" "Beh, tesoro, forse non lo sai, ma una ragazza può essere presa in tanti modi" "Allora fammi vedere la foto di quel signore, saprò dirti se lo conosco o meno" "Ecco il tuo amore!", detto questo mi lancia il telefono, dove vedo la foto di un signore in giacca e cravatta, lo conosco, era solito venire al pub dove lavoravo, ma tra di noi non c'è mai stato nulla, che non fosse una chiacchierata. "Sì, lo conosco. È un signore che veniva spesso al pub, e allora? Tra me e lui non c'è mai stato nulla, sei libero di credermi o no, adesso però sono troppo dolorante per discutere su un signore che non vedo più e di cui a malapena conoscevo il nome" "Conosci pure il nome?!", oh Gesù, sembra quasi che il conoscere il nome della gente sia peccato, "Sì, Igor, ne conoscevo il nome visto che era un cliente", poi pensandoci... "Chi ti ha mandato quella foto?" "Nessuno che ti possa importare" "Sì che mi importa, visto che sputa fango su di me!" "No, non ti importa! Quindi adesso ti faccio portare l'antidolorifico da Irina e tu stai qui! Ah, chiamerò un medico per vedere se non mi hai mentito almeno sul sedere, sulla bocca però non posso farci nulla, quindi se vengo a scoprire qualcosa, preparati perché non sarò per nulla clemente!". Dopo avermi sputato contro chiude la porta e se ne va. L'uomo della foto era un signore che veniva tutte le sere al pub ed era molto amichevole. L'ho conosciuto una sera, si era accomodato al bancone e mi ero diretta verso di lui per prendergli l'ordine. Arrivata mi disse: "Buonasera signorina, vorrei un bicchiere di vodka", è stato molto cordiale e da quel giorno è sempre venuto al pub e, mentre gli preparavo il drink, mi raccontava della sua giornata e poco a poco siamo diventati 'amici'. Adesso quello che mi chiedo è: chi potrebbe aver mai mandato quella foto? Ho paura che sia qualcuno di molto vicino a Igor e lui non voglia parlarmene per tutelarla. Spero di riuscire a scoprire chi è. Adesso che ci penso non ho fatto nemmeno in tempo a prendere la pillola, ma credo che anche se fossi stata incinta con tutte le botte che ho preso avrei perso il bambino. Spero che, se fossi incinta, il mio bambino non abbia subito ripercussioni. Mi alzo dal letto, ho fatto quattro tentativi prima di riuscirci. Sono in piedi, devo andare assolutamente in bagno. Non posso correre, quindi cammino il più veloce possibile, arrivo nella stanza giusto in tempo per non farmela addosso. Ho una voglia matta di farmi una doccia, ma non posso, le ferite sono ancora fresche e bagnandole la guarigione si allungherebbe. Esco dal bagno e mi dirigo in camera. Le bende sono impregnate di liquido, quindi decido di cambiarle. Ritorno in bagno e mi siedo sul wc, prendo un asciugamano e me lo metto in bocca, così da poterlo mordere se facesse troppo male. Prendo il disinfettante, la crema cicatrizzante e le bende. Comincio a togliere la prima benda e non ci vedo più dal male, devo resistere, più sono rapida e prima finisco. Dopo una ventina di minuti finisco di medicarmi, mi alzo, ma mi accorgo di essere troppo debole e ho un giramento di testa. Mi siedo nuovamente e aspetto che il mondo ritorni normale. Dopo una manciata di minuti, mi rialzo e mi dirigo in camera. Sto per cadere in un sonno profondo che entra Igor seguito da una donna bellissima. "Yelena, svegliati, è arrivata la dottoressa Romanova, deve visitarti" "Ok", mi alzo e osservo la donna. È molto bella anche se altrettanto rifatta. Mi porge la mano e mi dice: "Piacere, sono la dottoressa Romanova". Le porgo la mano rispondendole che è un piacere anche per me. Mi dice di stendermi su un lettino e mi visita. Con Igor nella stessa stanza mi vergogno da morire, passa in rassegna tutto e ad un certo punto si gira verso Igor e gli dice: "Perfetta". Non mi ha visitato solo in una zona, ma credo che Igor le avesse già detto tutto. "Va bene, puoi andare" "Certo. Igor prendiamo qualcosa in uno dei tuoi club uno di questi giorni?", lo invita con uno sguardo languido, fa come se io non fossi nella stanza. "D'accordo, domani alle sette al Hell". Dopo averle detto questo, la accompagna al piano di sotto, sento il sangue che ribolle nelle vene, non posso credere che abbia flirtato con quella davanti a me. Sono delusa, so che lui non ha nessun impegno con me, ma dopo essersi preso tutto di me e avermi chiesto pure un figlio credevo che un minimo ci tenesse. Ma come al solito mi sono illusa. Ho deciso, da oggi se vuole il mio corpo lo avrà, ma non avrà mai il mio cuore. Spero di riuscire a trovare uno che mi ami per quello che sono, non che ami solo il mio corpo. Ho ancora molto sonno. Non riesco a capacitarmi del perché io dorma così tanto tempo, certo, mi è sempre piaciuto dormire, ma non credevo che potessi dormire così tanto. Non me ne preoccupo molto, ho talmente tanto sonno che in pochi minuti cado in un sonno profondo.
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Darkness love
RomansaYelena Ivanova è una ragazza di diciotto anni, cresciuta troppo in fretta dopo essere stata abbandonata dai suoi genitori. La sua vita cambierà dopo aver assistito all'assassinio del suo vicino di casa. Lo zar russo, Igor Sokolov, bello e dannato, n...