Cap. 11

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Mika E se? Cosa?- chiesi curioso
Fede- Dici che è uguale a te no?-
Mika- Si! Poi alla fine del sogno l’ho rivista! Solo più grande, credo con la nostra età! Certo è cambiata, ma il volto era sempre quello! Era molto simile a me! Te lo giuro!-
Fede- Okay! TI credo!- disse ridendo
Mika- Finisci quello che stavi dicendo prima! E se…?- lo incoraggiai a finire la frase
Fede- Stavo pensando… Non è che hai sognato tua sorella? Voglio dire, prima non sapevi della sua esistenza, quindi forse la tua memoria non si ricordava di lei, ma forse ora che sai della sua esistenza stai iniziando a ricordarti di lei! Le persone non si accorgono di una cosa finché non gliela fai notare! Magari con te ha funzionato così!- disse facendo un sacco di ragionamenti
Mika- Si, potrebbe essere, ma io non ero lì quando questo è successo…-
Fede- O forse non ricordi di esserci stato!- disse cercando di confermare il suo ragionamento
Mika- Comunque credo sia stato un ricordo… Magari di qualcosa che è successo a mia sorella… - dissi pensieroso
Fede- Hai sognato altro?- chiese curioso
Mika- Si! La bambina ha chiamato qualcuno al telefono poi una donna è venuta a prenderla, ma quando ho provato a seguirle uscendo dalla porta mi sono ritrovato in un altro luogo, sembrava una base, dove c’erano l’uomo e i due stregoni, con in più altre persone, e non poche!  L’uomo che cercava di avvisare i due stregoni era infuriato, arrabbiatissimo, gli si vedevano le scintille negli occhi, che già avevano un color rosso acceso…  Poi hanno nominato i “vecchi saggi”…- dissi pensieroso… -Se hanno parlato di loro vuol dire che quella era davvero mia sorella eh?- chiesi pensieroso
Fede- Mika, e se provassimo a chiedere aiuto?- disse pensieroso, sa che non avrei mai chiesto aiuto ai miei “genitori”, forse dovrei chiamarli tutori…
Mika- E a chi?- chiesi curioso
Fede- Nicolae? Che ne pensa? Hai detto che lui era quello più contrario al tenertelo nascosto… Potremo chiedergli qualche informazione…- disse pensieroso
Mika- Si ma sai che non mi lascerebbe mai andare!- dissi
Fede- Ne parleremo poi... Ora pensiamo alla fine del sogno!- disse
Mika- Hai ragione… Comunque avevo notato che fra tutti quegli uomini c’erano anche die ragazzini, il più piccolo aveva la stessa età della mia presunta sorella e sembrava l’unico a potermi vedere, poi c’è stato un forte bagliore ed è apparso uno degli anziani, quando la luce era sparita insieme a lei era sparito il vecchio saggio e tutti quelli che c’erano nella stanza, non c’era più niente, tutto buio… Poi ho visto lei, mia sorella, ma più grande, come ti ho già detto, credo che ora abbia la nostra età… Poi basta… Mi sono svegliato…- dissi semplicemente
Fede- Okay… Ora, ricorda che ti voglio bene e che sei il mio migliore amico!- quando me lo ricorda, ogni volta, è segno che sta per dirmi una cazzata...
Fede- Che cazzo hai mangiato per sognarti una cosa così?!- lo guardai male
Mika- Sono s- m’interruppe
Fede- Lo so! Lo so! E’ solo che sei troppo teso e serio oggi, stavo cercando di farti ridere un po’ prima di iniziare a lavorare seriamente… Beh almeno ti ho avvertito dai!- disse sorridendo
Mika- Ah!- sospirai dandogli delle pacche sulla spalla –Dai! Ora che sai tutto… Qual è il mio problema dottore?- chiesi con tono disperato
Fede- Eh… Lei soffre di una “Stupidaggine acuta”… Mi dispiace, è una malattia molto seria, che prende parti molto delicate del cervello e purtroppo non esiste ancora una cura… Per sua fortuna non è mortale… Basta vedere quanti altri casi ne esistono al mondo… Ce la farà!- disse con tono dispiaciuto dandomi una pacca sulla spalla
Mika- Oh no! Come farò a dirlo ai miei cari?! Non reggeranno! Potrebbero morirci!- dissi reggendogli il gioco e fingendo di piangere… Fede intanto finì di bersi il caffè latte e una volta poggiata la tazza sul tavolo disse
Fede- Mi dispiace signore…- disse con tono dispiaciuto -Ma se continuiamo così faremo tardi a scuola, quindi è meglio muoversi!- disse alzandosi e prendendo lo zaino sulla spalla… Prese la tazza e la portò al bancone per agevolare il lavoro ai camerieri, che già di prima mattina lavorano e hanno a che fare con i ragazzini maleducati delle superiori… O anche adulti senza vergogna che giudicano tutto e tutti, i peggiori, anche peggio dei ragazzini… Appena poggiò la tazza sul bancone si notò l’uomo alla cassa, che era proprio di fianco al bancone, un uomo anziano, ma non abbastanza per smettere di lavorare, con un sorriso sorpreso e felice del gesto di Fede… Tutti lo adorano… E’ un ragazzo molto gentile e disponibile…
Fede- La smetti di fissarmi e andiamo a scuola? Siamo già in ritardo!- disse passandomi la mano d’avanti alla faccia più volte
Mika- Ah! si si! Scusa! Ora andiamo!- dissi afferrandogli il polso e trascinandolo fuori dal bar per poi lasciarlo dopo aver smesso di correre, praticamente appena chiusa la porta
Fede- Ah! La tua vita sembrava già complicata prima!- disse sospirando mentre ci incamminavamo verso la scuola…
…- Ehi! Mika! Fede!- sentendoci chiamare ci fermammo e guardammo intorno, per poi scoprire che la fonte della voce era Ari…
Fede- Ari! Ciao! Come stai?- chiese educatamente mentre io lo salutai con un gesto della mano
Ari- Direi bene…- disse sospirando
Mika- Che è successo?- chiesi un po’ curioso ma anche preoccupato
Ari- Sono preoccupato per Samuel, quel ragazzo di cui vi ho parlato ieri, quello con la borsa di studio, l’ho intravisto poco fa e non mi è sembrato che fosse solo…- disse pensieroso
Mirko- Ari! Vieni forza!- disse senza fiato correndo nella nostra direzione
Ari- Mirko! Che succede?!- chiese notandolo senza fiato
Mirko- Samuel! Paul e i suoi amici lo hanno portato in palestra! Mika, Fede potete fare qualcosa? I suoi amici hanno bloccato la porta! Sono dentro solo Samuel, Paul e alcuni ragazzi…- disse iniziando a correre verso la palestra…
Simon- Da qui non passa nessuno!- disse un ragazzo bloccando Mirko e Ari che cercavano di entrare
Fede- Ah si? E da quando l’ingresso è a pagamento?-
Mika- Non sapevo che la palestra fosse un luogo privato…- dissi affiancando Mirko e Ari, Simon, nostro compagno di classe, sbiancò e se ne andò velocemente…
Mirko- Nemmeno il tempo di parlare eh?- chiese guardandolo allontanarsi
Fede- Sbrighiamoci!- disse entrando, sorprendendosi di non trovare nessuno…
Mirko- Ma io li ho v- lo interruppi
Mika- Nei bagni!- dissi correndo verso gli spogliatoi… Entrai piano per non farmi sentire
Aron- Ti piace!?- urlò con tono minaccioso al ragazzo messo all’angolo, mentre stava per colpirlo, non mi trattenni e mi scagliai contro di lui dandogli un pugno in pieno volto
Mika- Dimmelo tu?!- urlai guardandolo steso a terra mentre si toccava la mascella
Paul- E tu che ci fai qui? Non ci si può più divertire in pace?!- si lamentò cercando di mostrarsi minaccioso…
Fede avrebbe tanto voluto colpirlo, più e più volte, ma si tratteneva, non voleva perdere la borsa di studio per una cosa così stupida… Si, e nel mentre parliamo di lasciare la scuola per cecare la  mia presunta sorella… Tutto logico no? Mi ripresi dai miei pensieri e dissi quello che avrebbe voluto dire Fede…

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Mika - Per tornare da teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora