Cap. 69

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Joe- Si, diciamo che una volta finita non se n’è tornato a casa tutto tranquillo... Io stavo visitando il mondo dei vampiri da solo, con solo una mappa, ero finito in una via abbastanza isolata, diciamo che mi ero perso- confessò- Stavo cercando dei punti di riferimento fra la mappa e la realtà, un po’ dura, poi, quando mi sono guardato attorno l’ho visto, un ragazzo di circa la mia età rannicchiato in un angolo, con la testa fra le mani e che tremava leggermente per i singhiozzi...- disse guardando nel vuoto con un’espressione triste, come se stesse rivivendo la scena...

Choi- Non sto facendo alcuna illusione!- disse in sua difesa a bassa voce, Joe lo sentì, ma non si fermò e continuò a raccontare

Joe- Era solo un ragazzo in cerca di affetto, o di qualcuno che lo consolasse...- disse dispiaciuto- Quando mi sono avvicinato per vedere come stesse... I suoi occhi erano diversi, uno tutto rosso, l’altro completamente nero... Le pupille erano molto dilatate...- disse confuso ancora adesso dalla cosa

Meba- Non è molto normale per noi... Capisco gli occhi rossi, ma... Neri?- disse confusa

Joe- Non l’ho più visto con quegli occhi, non ne parla quasi mai, adesso riesce a controllarsi molto facilmente...-

Zico- Cos’è successo dopo?- chiese capendo che stava cambiando argomento

Joe- Ahis...- sbuffò -La sua parte peggiore, quella arrabbiata aveva preso ancora il sopravvento, così scambiandomi per un pericolo mi saltò addosso, per atterrarmi o rendermi inoffensivo... Alla fine ci riuscì, ero steso a terra con lui sopra, senza possibilità di muovermi, aveva affrontato i canini per ferirmi, probabilmente anche per uccidermi...- disse abbassando il colletto, scoprendo la zona della clavicola sinistra, c’erano due tagli/buchi, ormai cicatrizzati, come prova di quello che stava dicendo... - Appena il mio sangue entrò in contatto con lui si bloccò subito... Probabilmente perché aveva capito che non si trattava di un vampiro o di un demone, quindi non potevo far parte del gruppo di ribelli, a quei tempi erano tutti solo vampiri... Il sangue rivela molto di te, è questo quello che ho capito...- disse abbassando lo sguardo, evitando soprattutto quello di Zico, che sembrava arrabbiato, probabilmente perché non gli aveva detto di una cosa così importante e “indelebile”

Hell- Poi?- chiese curioso, preso dal racconto

Joe- Dopo aver capito che non ero una minaccia si fermò, si spostò e ributtò in un angolo a piangere, stringendo le proprie ginocchia al petto...- disse poi girandosi verso di me -Mi ricordava le prime volte che eri a casa nostra... Eri piccolo e non capivi cosa stava succedendo, ti guardavi intorno spaesato e ti rannicchiavi su te stesso senza guardare più nulla... Tu piangevi meno di lui!- disse “in mia difesa”, una piccola risata sfuggì a Fede

Joe- Proprio come ho fatto con te, ho provato a confortarlo, a calmarlo, pian piano si è lasciato andare, si è fidato, c’è stato molto silenzio inizialmente, interrotto dai suoi piccoli singhiozzi, che pian piano finirono... Gentilmente e con cautela gli chiesi cosa fosse successo, non mi aspettavo che mi raccontasse tutto, sinceramente tutti tendono a nascondere le proprie debolezze... Ma lui si aprì subito, magari cercava qualcuno con cui potersi sfogare, forse nemmeno immaginando di fare amicizia poi... Fatto sta che mi raccontò tutto, mi invitò a bere qualcosa di caldo in un bar lì vicino... Allora mi aveva già detto della strage, ma cercai di non farglielo pesare...

Eravamo solo dei ragazzini, ma potevo immaginare cosa volesse dire avere tutte quelle cose per la mente e sulla coscienza... Certo, non era una gran perdita, anzi, sarebbero morti o catturati lo stesso in un futuro non troppo lontano magari... - disse speranzoso - Dopo quella chiacchierata al bar ci siamo tenuti in contatto e ogni tanto lo andavo a trovare, come faccio con voi- disse rivolgendosi a Zico, Meba e gli altri due - E l’ultima volta è stata con Mika- aggiunse

Mika - Per tornare da teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora