love my brother

#9 parte#

Cap.9

Maia p.o.v.
Ok siamo appena arrivati nel parcheggio della scuola e io penso di svenire.
Perché??? Perché Tom mi ha caricato davanti fra le sue braccia, non si è fatto abbracciare da dietro, come mi aveva detto, mi ha stretto a se per tutto il viaggio, mentre io ero totalmente terrorizzata nonostante secondo lui non siamo andati poi così veloci.
Gli altri ci stavano aspettando fuori il cancello. Tutti ci guardavano scendere dalla Ducati: le ragazze male i ragazzi con malizia alcuni e con desiderio altri???
Forse la moto???
Il corpo di Tom???
Tom p.o.v.

Quando arriviamo sento, come al solito, lo sguardo di tutti puntato su di mio. ma questa volta, mi infastidisce di  più lo sguardo malizioso e invidioso dei ragazzi, lei è solo mia, non devono permettersi, per questo che li congelo tutti con uno sguardo. La cosa che più mi meraviglia: è che come al solito lei non sembra accorgersi di tutti gli sguardi che atterra su di se, la sua bellezza e la purezza che la avvolgono sono come una calamita per attenzioni. Certo niente attira più un predatore come l'innocenza della sua preda.

Maia p.o.v.

Una volta scesi Tom mi prende per un fianco e ci avviamo verso gli altri, appena suona la campanella si mettono 4 alla mia destra e 3 alla sinisra di Tom, come una specie i piramide, infatti sporgono solo di una spala rispetto a quello che hanno davanti.
Per i corridoi ci guardano tutti fino a che non arriviamo ai loro armadietti, io gli chiedo dov'è la segreteria così che possa andare a prendere i miei orari e il numero del mio armadietto.
Tom: ti accompagniamo noi piccola cosi poi andiamo anche alla tue classe.
Io: certo.
Bene, sono contenta che i miei fratelloni mi stino vicino, so che ad alcune persone potrebbe dare fastidio, ma loro sono gli unici che mi abbiano mai voluto bene, se non contiamo bongo, che però ha finito per odiarmi, ma non finirà ancora così.
Ci stiamo dirigendo in segreteria, però un gruppo di ragazzi capeggiato da Filippo ci viene incontro.
Io inizio a tremare e abbasso la testa per nascondermi con i capelli.
Tom: eih cucciola tranquilla non ti può fare niente, noi siamo qui. Ma come lo conosci???
io contino a tremare e cerco di nascondermi dietro Tom. Io, che stupida che sono stata poter lasciare il passato, dove dovrebbe stare nel passato.
Appena i ragazzi lo notano, cioè praticamente subito si spostano 5 dietro, Tom e i 2 gemelli davanti, io dietro Tom in mezzo ai due gruppi. Non capisco cosa succede, ma Gabriele mi sussurra nel orecchio di stare tranquilla che c'erano loro a proteggermi.
Filippo: guarda la troietta è tornata a rompere, adesso sei del nemico è???
La mia testa che si era un po' alzata si abbassa ancora di più per permettere ai miei capelli di coprire la lacrima che mi è sfuggita, non voglio che i miei fratelloni pensino che non mi fido di loro. Non ho mai capito cosa è successo al mio bongo (Filippo), la mia roccia, il mio tutto, lui era il mio inizio ed è stato anche la mia fine. Infatti è stato il primo a mostrare pietà per me e quando per me si metteva male c'era sempre lui a proteggermi, era il mio eroe senza macchia almeno fino a quel maledetto giorno in cui è uscito dal orfanotrofio. Quando è tornato la rabbia lo divorava, non ho mai saputo cosa gli era accaduto e ancora questo quesito persiste. Credevo sarebbe stato diverso la volta buona, ma niente continuo a preoccuparmi per lui, quando vorrei solo dimenticarlo. Lui però ha ancora quel grosso peso sul suo cuore, rabbia ansia paura, una, nessuna e tutte e tre, NO, nei suoi occhi tutto bongo è morto e io devo accettarlo.
Alex: cos'hai detto brutto coglione
Tom: calma, non ti agitare per feccia del genere non è nelle sue possibilità capire quanto sia perfetta e unica Maia.
Io sento un vulcano per ogni poro della pelle che mi ricopre le guance.
Affondo sempre di più i miei capelli.
Dopo la sua frase Tom si è girato mi ha fatto un mezzo sorriso ,mi ha tirato a se e poi ha ricominciato a camminare spintonando Filippo e il suo gruppo, seguito dai fratelli tornati alle posizioni originali.