Light (capit. 13)

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Oggi, passeggiando per il centro di Oxford, ho incontrato Ed. Andava di fretta e questo mi ha incuriosito dato che è la persona più lenta e scansafatiche del mondo.

"Ed!" Lo chiamo da dietro.

Si confonde tra la folla che si è formata grazie al mercatino del mercoledì mattina, ma ho ancora gli occhi sulla sua chioma rossa, e posso seguire ogni suo movimento abbastanza facilmente.

Si gira per vedere chi fosse che lo ha chiamato, sorride quando mi riconosce agitando la mano in aria.

Lo raggiungo facendomi spazio fra la folla che ringhia quando viene spintonata leggermente in avanti.

"Ed, come mai così di fretta?" Domando respirando per calmare l'affanno.

"Kat, non ho molto tempo per raggiungere London Street, ho un colloquio di lavoro."

"Davvero? Che lavoro è?" Chiedo.

"Il manager per un pub abbastanza frequentato dalla zona. La paga è abbondante e le ore sono davvero poche. Sarebbe fantastico se venissi assunto."

"Ed, è meraviglioso! Anche io sto cercando qualche lavoro per riempire le mie giornate, ma non ho trovato nulla di soddisfacente."

È vero. Da quando Harry sabato mi è venuto a parlare, ho iniziato a girovagare per la città in cerca di qualcosa che mi possa impegnare un po' di tempo, ma non ho trovato nulla che faccia al caso mio. Non ho parlato con Harry da quel pomeriggio, è rimasto tutto come stava, come se quel sabato pomeriggio nessuno avesse suonato alla mia porta. Anche se un po' ne sono rimasta delusa dal fatto che il mio telefono non abbia mai squillato per una chiamata in entrata di Harry, ne sono anche felice. In questo modo una grande delusione è stata rimpiazzata da una piccola.

"Vorresti venire con me? Possiamo cercare qualcosa insieme."

"Certo." Sorrido e raggiungiamo la sua auto insieme.

Due ore ed un colloquio di lavoro più tardi, Ed è assunto al Beer, a London Street, come manager, ed io come barista del pomeriggio. Un lavoro accessibile per me. Ho i pomeriggi dalle quattordici alle venti di tutti i lunedì, mercoledì e venerdì occupati a lavorare dietro il banco di quel bar, insieme ad Ed che avrebbe girovagato lì dentro nello stesso tempo in cui io avrei servito qualche cliente.

"È fantastico. È assolutamente fantastico." Esclamo.

Non vedo l'ora di raccontare tutto a Liam, Zoey e.. ed Harry. Voglio raccontarglielo, sarà una buona scusa per riattaccare bottone con lui e magari ristabilire il clima che abbiamo raggiunto prima del bacio. Sarebbe davvero bello se solo uno di noi avrebbe il coraggio di parlare all'altro. Io non ce l'ho, ma devo farlo.

"Ed, dove stai andando? Casa mia è dall'altra parte." Dico indicando la destra quando all'incrocio prende la traversa di sinistra.

"Sono tutti a casa mia, perché mai dovresti andare a casa tua e startene tutta sola?"

Non mi sarebbe dispiaciuta una doccia ed un buon libro, ma questa è l'occasione per raccontare cosa andrò a fare lunedì pomeriggio a London Street.

"Come fai a sapere che sono tutti da te?"

"Ho detto loro di vederci alle diciotto da me, ora sono le diciotto e quindici, penso siano arrivati tutti ormai." Da uno sguardo all'orologio del contachilometri.

"Va bene." Mi arrendo.

"Parcheggia lì!" Urlo indicando un posto libero che ormai è stato superato. "Ed, ti ho detto di parcheggiare lì, è il posto più vicino a casa tua."

Light [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora