Light (capit. 15)

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HARRY'S POV.

Kat se ne sta lì, ancora in piedi davanti al divano in pelle. Scelgo di non parlarle subito di me, di lei, di quello che è successo due sere fa, ho bisogno che tutta questa tensione svanisca e che lei si senta a suo agio in mia presenza come un tempo. Ho bisogno che lei alzi gli occhi per fissarli nei miei, non che li mantenga al suolo, esattamente come ora, esprimendo disagio.

"Ed ha ottenuto il suo incontro con la casa discografica." Faccio un passo verso di lei.

Sembra essere sorpresa, probabilmente dal fatto che lui si era conquistato un lavoro da manager nello stesso locale dove lei è stata assunta da cameriera. A volte Zayn non è inutile come può sembrare. Quest'espressione scivola via dal suo volto rimpiazzata da un sorriso, ancora fisso a terra.

"Sono molto contenta per lui, spero andrà bene." Finalmente alza lo sguardo fissando qualcosa oltre le mie spalle, illudendomi per un momento pensando stesse guardando me.

Scanso via l'argomento di Ed pensando che è stato un pessimo inizio. Ho bisogno di arrivare dritto al punto ma non bruscamente, come sono solito io fare. Devo andarci con cautela o si spaventerà più di quanto già non sia. Mi rattrista il pensiero di lei spaventata da me, credo sia l'ultima cosa io voglia che lei provi verso di me; paura. È abbastanza distante e questo è un brutto segno, vorrei prendere la sua mano e stringerla per assicurarmi che non stesse sudando, o addirittura tremando.

Faccio qualche passo verso di lei con l'intenzione di farla sedere, per poi sedermi vicino a lei.

"Ti spavento?" Le domando.

"No." Esita.

Posso sentire la sua voce frivola uscirle da quelle morbide labbra, instabile. Mi faccio prendere dal panico e velocizzo il passo per sedermi.

"Dimmi la verità, per favore."

"Te l'ho appena detta." Finalmente fa incrociate i nostri sguardi e quasi non mi sciolgo al suo blu. Dimostra sicurezza di sé stessa rimanendo nella sua posizione irremovibile e il nostro contatto visivo. Sono contento abbia detto la verità, o mi sarei portato questo peso sulle spalle per molto tempo.

Mi siedo sul divano e le mimo di fare lo stesso. Voglio si apra con me, sa che non la sfiorerei mai di proposito.

"Kat, mi dispiace."

"No, Harry, zitto."

"No Kat, mi dis-"

"No ti prego, non parliamone più. Probabilmente mi dirai che ti dispiace molto e che non era tua intenzione. Sono confusa, Harry, non saprei se crederti o meno, quindi risolvo direttamente il problema non facendoti parlare." Mi interrompe mantenendo il suo sguardo su di me.

Questa sera Kat indossa un maglietta con su scritto Miami che le risalta il seno, ed un paio di pantaloncini in jeans che le arrivano poco più giù del suo culo. Le stanno magnificamente e mi chiedo se avessero avuto in programma di andare in qualche pub. Mi da fastidio l'idea di altre persone posare gli occhi sulle sue curve, ma non posso dire niente, in realtà neanche io posso.

"No." Dico. "No Kat, devo assolutamente parlare." Faccio una pausa e prendo un profondo respiro per iniziare ciò che mi ero programmato di dirle da ieri sera. "Sono stato uno stronzo sin dall'inizio. Mi sono fatto schifo da solo per non averti parlato dopo il pomeriggio in cui sono venuto a casa tua per parlare del bacio, e mi odio profondamente ora dopo quello che è successo due sere fa. Faccio schifo come amico, ma sto provando a fare meno schifo per essere qualcosa per te. Ho pensato molto a cosa fare, e sono arrivato alla conclusione che ci sono troppo dentro in questa storia per lasciarti andare via così, che poi ci continueremo a vedere stando nello stesso gruppo di amici, nonostante credo tu sappia quanto mi sta Liam sul cazzo. Quindi, perché non provare? Dammi un'altra possibilità Kat, ti prego, dammi un'altra chance." Concludo. Mentre parlavo, non mi sono accorto di essermi avvicinato a lei, anche se sembra riluttante alle mie parole.

Light [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora