CAPITOLO 3 - Joshua

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A scuola per mia esplicita richiesta continuammo a restare ognuno con il proprio gruppo di amici, Theo si limitava a salutarmi quando ci incontravamo.

Il pomeriggio, quando lui non aveva gli allenamenti di basket, li passavamo insieme, spesso impegnati a rotolarci fra le lenzuola.

Theo mi disse più di una volta che adorava vedermi nudo nel suo letto, le sue lenzuola si intonavano ai miei tatuaggi.

Sia i miei genitori che i suoi lavoravano fino a tardi e non era difficile trovare una delle nostre case libera e riuscire così a non farci beccare.

Mi raccontò che Michelle si diceva tremendamente pentita e ogni giorno gli chiedeva di ritornare insieme. Victor invece non vedeva il problema in ciò che aveva fatto, anzi lo riteneva un apprezzamento per la sua ragazza di cui Theo doveva andare orgoglioso, per cui continuava a comportarsi come se niente fosse cambiato fra loro, anche se Theo non passava più tutto il suo tempo con lui, ma con me all'insaputa di tutti.

I miei amici invece non si lasciarono sfuggire i segni inequivocabili di una mia vita sessuale molto attiva, come i succhiotti, ma non riuscirono a strapparmi il nome del fortunato, per loro fortunata, abitante del mio letto. Fortunatamente però riuscivo bene a nascondere il dolore nel camminare quando Theo non riusciva a controllarsi, altrimenti la spiegazione sarebbe stata più difficoltosa.

La sera del ballo di fine anno Theo riuscì anche a trascinarmi lì con la promessa di fare qualunque cosa avessi voluto. La proposta era troppo allettante per rifiutare.

Naturalmente ci presentammo separatamente.

I miei amici quando seppero che non avrei avuto una dama decisero che ci saremmo andati come gruppo, noi 5 insieme. Fui loro molto grato.

Theo invece si presentò con una ragazza di nome Gillian e la cosa mi fece alquanto incazzare e non fui il solo. Michelle guardava la coppia con infinito odio anche se era arrivata con Victor, naturalmente per far ingelosire il suo ex.

Dopo poco mi arrivò un messaggio "Ti aspetto nel parco sul lato nord della palestra"

Gli risposi "Arrivo ... preparati ad essere castrato"

Senza farmi vedere sgattaiolai fuori, girai attorno alla struttura fino alla parte del parco indicatami da Theo e che era immersa completamente nel buio.

Non riuscivo a vedere niente, camminai piano per non inciampare e dopo poco mi sentii afferrare e spingere contro il muro.

Imprecai per la sorpresa "Che cazzo?!"

Le mie proteste furono zittite con un bacio profondo.

Quando ci staccammo ringhiai "Dovresti baciare Gillian"

"Sei geloso?"

"Ti ricordo che sono a questa pagliacciata solo perché tu hai insistito"

"Sì, volevo un ultimo bel ricordo della scuola e non sarebbe stato possibile senza di te e poi volevo vederti vestito elegante ... sei bellissimo. Le ragazze ti hanno mangiato con gli occhi"

Feci una smorfia "Senti chi parla? Mister Liceo. Comunque potevi venire da solo"

"Sì così Michelle mi si sarebbe appiccicata addosso per tutta la sera. Gillian è perfetta, siamo cugini e non mi verrebbe mai in mente di sfiorarla nemmeno con un dito e ti posso assicurare che la cosa è reciproca. Il suo ragazzo è ammalato, così mi ha chiesto di accompagnarla"

"Per questa volta te la lascio passare ... Ora però che ne dici di creare questo ricordo incominciando con il pagare la tua promessa?"

"Con molto piacere, cosa desideri?"

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