Le lezioni sono cominciate già da due settimane e ancora non sono riuscito nemmeno una volta ad andare in sala mensa, le pratiche da riempire e i test a cui sono stato sottoposto per poter entrare nella squadra di basket hanno impegnato ogni mio momento libero compresa la pausa pranzo.
Oggi finalmente mi voglio concedere un vero pasto, poi se decente o no lo deciderò una volta assaggiato, comunque sempre meglio di un panino.
Sto dirigendomi là quando mi arriva un messaggio di Victor, quello stronzo, mi ha appena dato buca e così dovrò pranzare tutto solo.
Entro e mi guardo attorno, l'ora di punta è già passata e fortunatamente ci sono diversi tavoli vuoti. Prendo qualcosa da mangiare e mi avvio verso uno di questi.
Sto per sedermi quando una risata mi fa sussultare, mi sembra così famigliare che mi toglie il respiro.
Mi giro verso la fonte di questo suono e senza volerlo rimango incantato a guardare: a pochi tavoli di distanza c'è Joshua, il ragazzo misterioso dell'ospedale, che credevo non avrei mai più rivisto.
Sta parlando con una bella ragazza prosperosa dai capelli scuri, dovrei essere attratto da lei e invece non riesco a distogliere lo sguardo da lui.
Ha tatuaggi sulle braccai e sul collo, piercing al labbro e al sopracciglio, la matita nera a sottolineare i suoi occhi ... e io lo trovo incredibilmente bello.
Mi sono decisamente fumato il cervello!
Non riesco a resistere devo assolutamente andare a parlare con lui. Il mio cuore prende a battere impazzito, sono certo sia per l'emozione di poter scoprire finalmente qualcosa di utile.
Cambio direzione e mi avvicino al suo tavolo con il vassoio in mano.
"Ciao. Posso sedermi?"
Entrambi si girano e mi osservano, non so chi dei due è più stupito. Lui sembra anche spaventato.
E' la ragazza a rispondermi sorridendo "Certo"
Lui le lancia un'occhiataccia, forse è la sua ragazza e non vuole che altri le girino attorno. Forse ha frainteso le mie intenzioni.
"Grazie." Mi siedo e mi presento "Io sono Theo"
"Ciao io sono Faye e lui è Joshua"
Lui continua a guardarmi male.
Devo cercare di fare conversazione se voglio riuscire a rimediare qualche informazione utile.
"Scusate se mi sono intromesso, ma non mi sembrate facce nuove e mi chiedevo se per caso ci conosciamo ... ho problemi di memoria, a causa di un incidente: ho completamente dimenticato metà dell'ultimo anno e sto cercando di recuperare ciò che ho perso"
Lei mi guarda dispiaciuta, mentre lui mi sembra sempre più infastidito, quasi incazzato.
"Mi dispiace tanto. Sì in effetti, andavamo nella stessa scuola, però in sezioni diverse, forse è per questo che ti sembriamo visi famigliari"
E' ora di attaccare "Joshua, noi ci siamo visti anche in ospedale se non mi sbaglio"
Lui sembra trattenersi dal picchiarmi "Avevo sbagliato stanza"
Non mi sfuggi "Sei sicuro? Perché una giovane infermiera alquanto carina, il giorno che mi hanno dimesso, mi ha detto di dire al mio "amico Joshua" quello con i tatuaggi e i piercing che avrebbe piacere di rivederlo."
Sono certo che se fossimo da soli mi avrebbe già dato un cazzotto "Io e te non siamo amici"
"Quello che le ho detto anch'io, ma lei ha insistito dicendomi che sei venuto spesso a chiedere di me"
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Tu chi sei?
Romance"Tu chi sei?" Non avrei mai creduto che una semplice domanda potesse fare tanto male e farmi sprofondare nel più profondo abisso. Togliermi il respiro e costringermi a ricacciare indietro le lacrime. Ho 18 anni e non piango da quando ne avevo dieci...