Il matrimonio
La normativa brahamatica sul matrimonio si basa su alcuni principi fondamentali:
E' obbligatorio che una donna si sposi, l'unico stato religioso che le si riconosce è quello di moglie, indispensabile all'uomo per conoscere i riti, garantirsi la salvezza eterna e avere figli maschi.La donna deve assolutamente essere vergine. Per questo vengono molto spesso ritirate da scuola per non destar attenzione.I matrimoni devono essere endogamici. La donna deve essere sposata in giovane età.
Nonostante la legge preveda che l'età da matrimonio sia per le donne diciotto (18) e per gli uomini ventuno (21), secondo il rapporto dell' Unicef del 2009 il 47% delle donne si sarebbe sposato prima dei diciotto (18) anni. Nelle aree rurali la percentuale cresce al 56%. Il 40% dei matrimoni infantili nel mondo avvengono in India e si stima che tre milioni (3 000 000) di bambine sotto i quindici (15) anni abbiano già un bambino. Nelle zone rurali i matrimoni vengono celebrati in determinati periodi e sono matrimoni per questo di massa. Una volta sposati, i bambini tornano ognuno alle proprie case per venire riuniti poi dopo la prima mestruazione della bambina. Una volta riuniti, i giovani sposi vanno a vivere dalla famiglia del maschio.
Come recita la normativa, i due fidanzati devono far parte della stessa casta, ma non è sempre stato così. Nel 500 d.C donne ed uomini si sposavano in tarda età e senza molti vincoli, ma dal 500 d.C al 1000 d.C la popolazione indiana ha iniziato a dividersi in caste sempre più rigide, e, per consolidare lo status quo, i matrimoni possibili erano solo quelli intercastali. Faceva e tutt'ora fa eccezione l'opzione in cui una donna riuscisse ad accaparrarsi un uomo di una casta maggiore. In India, inoltre, esistono quattro forme di matrimonio "alte" e quattro forme di matrimonio "basse". Le quattro più basse sono sempre condannate e sono quelle che prevedono il matrimonio dopo uno stupro o per amore. Le prime quattro invece hanno il carattere del kanyadaan: il padre veste ed adorna la figlia vergine per poi consegnarla ad un uomo che lui ha selezionato per lei. Questa forma, legata all' idea del dono, è la forma più completa e pura del matrimonio.
La scelta dello sposo è della famiglia ed è incontestabile poiché, secondo la legge brahminica, spetterebbe a loro decidere. Nella società moderna, nella maggior parte dei casi, i matrimoni continuano ad essere combinati. Il concetto di amore non è una base solida per il matrimonio: è un dono che Dio concede dopo, come premio dell' unione avvenuta. Le unioni matrimoniali vengono concluse ancora oggi sulla base di requisiti sociali ed economici che generalmente prescindono predisposizione degli sposi. A volte capita che, nell' ambito urbano, le famiglie scelgano di far incontrare prima i due fidanzati ,o magari, decidano di far scegliere alla figlia il futuro sposo dentro una rosa di candidati.
Gli accordi matrimoniali sono principalmente basati su criteri di endogamia tra classe e casta, motivazioni economiche e compatibilità con gli oroscopi. Sono caratteristiche della pratica matrimoniale Hindu che non sono cambiate con il passare del tempo. In genere un matrimonio indiano dura tre giorni e le spese per l'evento sono a carico della sposa.A dare l' ultima parola è l' oroscopo, che in India è considerato una scienza sacra e viene addirittura insegnato anche nelle università. Esso ha un ruolo fondamentale nel matrimonio poiché i due promessi devono avere oroscopi compatibili. Per esempio: coloro che sono nati sotto l'influenza di Marte sono destinati ad un matrimonio infelice. Sono quindi poco considerati, a meno che la fanciulla da dare in sposa non sia anche lei nata sotto Marte, poiché in questo caso la loro energia negativa si annullerebbe permettendogli di vivere una vita serena. Ma la caratteristica più importante, quella che condiziona in maniera definitiva il matrimonio, è la dote.
La dote in India
Nel 1961 la dote è stata vietata in India. Nella tradizione era il padre che adornava la figlia senza scopo se non per quello di renderla bella per il suo matrimonio. Con gli anni è diventata invece un elemento fondamentale nelle trattative matrimoniali. E' importante precisare che la dote non è una questione legata alla religione ma alla tradizione indiana che nel corso del tempo è andata sviluppandosi in un determinato modo. Per questo, anche se è stata dichiarata fuorilegge, essa fa ancora parte delle pratiche matrimoniali indiane odierne. A seconda del valore della dote, una ragazza può scegliere un determinato compagno. Maggiore sarà la sua dote, maggiore sarà il prestigio del ragazzo che le andrà in marito. Non sempre, però, una famiglia dispone dei mezzi economici sufficienti per un buon matrimonio. Per questo, purché si sposi, molte famiglie sono disposte a dare in sposa la figlia ad una persona di basso livello in modo da essere liberi di pagare una piccola dote. Può capitare che una ragazza vada in moglie ad un uomo malato o vecchio perché anch'essa malata o caduta in disgrazia a causa dell' essere stata rifiutata dal ragazzo a cui era stata promessa precedentemente.
La questione della dote ha dato vita al fenomeno degli "omicidi del fuoco", fenomeno iniziato a metà anni '80 che turbò l'opinione pubblica. Le donne appartenenti alla Middle Class venivano bruciate sul fornello della cucina così che la famiglia dello sposo potesse incassare la dote, senza doversi assumere il peso di una nuova donna da mantenere. Pochissimi tra questi assassini vennero condannati: i giudici, infatti, sono stati corrotti nella maggior parte dei processi e, in più, le situazioni delle cucine domestiche erano talmente precarie che era facile credere l'accaduto fosse un incidente domestico. L'atrocità del gesto risiederebbe ,quindi, anche in questo, cioè nel fatto che le donne indiane in questa, come in molte le altre occasioni, non ricevano la debita giustizia e continuino ad essere parte di un sistema che le considera l'ultima ruota del carro.
STAI LEGGENDO
Semplicemente...Regina
EspiritualIN REVISIONE. CONCLUSO. Si discute in chiave analitica e pratica la figura della donna nel mondo islamico alla luce della Sharī'ah (Legislazione Islamica) mettendo a nudo i dubbi che i mass media diffondono e rispondendo ai dubbi stessi. Il libro è...