10.

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Thom's pov

Vic @queibbonideimåneskin: Stronze io sono già qua, quindi muovete quei culetti

Dam @queibbonideimåneskin: Sto arrivando belli

"Bella regà" spalancai la porta, trovando in sala prove soltanto Ethan e Vic seduti rispettivamente sullo sgabello della batteria e su una sedia.
"Bella Tommasino" urlò Vic.
Poggiai la chitarra sul divano e la tolsi dalla custodia.
Mi sedetti e iniziai ad accordarla, poco prima che Damiano potesse entrare in sala prove salutando tutti con un "Ciao raga".

Vidi poco dopo il cantante avvicinarsi e sedersi accanto a me.
Mi osservò per qualche secondo ed io non distolsi lo sguardo dalla mia chitarra.
Solo poco dopo si decise a parlare.
"Ti ho visto stamattina baciare Fabiana..." iniziò sottovoce, "senti io volevo chiederle di uscire... mi sembrava molto carina tutto qua, ma mi sembra che tu non voglia... poi credo stiate insieme... Ethan mi ha detto che quella ragazza ti piace tanto e non vorrei mettermi tra voi, okay?"
Alzai lo sguardo verso di lui. Aprii la bocca per smentire la sua affermazione secondo la quale io e la mora stessimo insieme, ma prima che potessi farlo cambiai idea e decisi di non dire niente.
"In ogni caso... bel colpo Tommasino" esclamò per poi darmi un'amichevole pugno sulla spalla.
Rimase qualche secondo seduto accanto a me, probabilmente aspettando una risposta che però non arrivò.
Dopo qualche secondo si alzò e andò a parlare con Vic.

Lei mi piaceva.
Tanto.
Mi piaceva il suo sorriso e la sua risata.
Mi piacevano i suoi occhi scuri dove ogni volta riuscivo a perdermi talmente erano profondi.
Mi piaceva il suo essere lunatica.
Mi piaceva la sua infinita timidezza.
E la sua dolcezza.
Mi attraeva.
E non era solo attrazione fisica.
Mi attraeva in tutti i sensi.
Non riuscivo più a tenerlo dentro.
E fino a quando non mi sarei deciso a parlargliene, l'avrei protetta e avrei continuato a starle vicino.
Forse ero veramente così testardo, da non volerlo ammettere?
L'orgoglio mi impediva di parlargli, quasi come se avessi un freno.
Probabilmente per i tanti anni di amicizia alle spalle o per paura di ciò che sarebbe successo dopo e della sua reazione.
Era proprio quella che mi spaventava più di tutto: e se lei non avesse ricambiato?
E non avrei voluto di certo rovinare il rapporto che già avevamo anche se forse mi sarebbe piaciuto essere qualcosa di più di un amico per lei...

La voce di Damiano mi riportò alla realtà.
Iniziammo a provare qualche canzone, tra cui un nuovo pezzo a cui stavamo lavorando da tempo: "Chosen".
Era quasi completo e ne andavamo davvero fieri.

Dopo due ore che volarono via come nulla, uscii dalla sala prove salutando i ragazzi dicendogli che ci saremmo rivisti presto.
I lampioni erano accesi e un leggero vento fresco mi spostava il ciuffo dagli occhi.
Qualche stella era già sul cielo e la luna piano piano saliva.
In strada davanti a me c'era solo una ragazza che poco dopo, avvicinandomi, capii essere Fabiana. Decisi di raggiungerla.

"Ehi tesò" la affiancai.
Si girò di scatto.
Tolse gli auricolari e spense la musica nel suo telefono per poi metterlo in tasca.
"Ehi Thom" mi salutò sorridente.
"Dov'eri di bello?" le chiesi.
"Ero con Elisa, tu?"
"Alle prove" indicai la chitarra alle mie spalle.
"Ah già" mormorò per poi lasciare che il silenzio ci avvolgesse.

"Sai, abbiamo scritto una nostra canzone" iniziai spezzando il silenzio.
"Uno di questi giorni me la fai sentire. E quando sarete famosi, mi raccomando ricordati di me" sorrise.
"Ovviamente" le sorrisi.

Proseguimmo la strada verso casa lanciandoci solo qualche sguardo e qualche sorriso. La osservai al mio fianco per tutto il resto del tragitto.

"Allora ci vediamo domani..." le dissi non appena arrivammo davanti a casa sua. La strinsi in un abbraccio più lungo e stretto del solito sollevandola anche da terra. Avevo bisogno di sentirla vicina. Di abbracciarla. Di lei.
Era così piccola.
Era infinitamente più bassa di me ma era adorabile.
"Come mai tutto questo affetto Thommy?" ridacchiò iniziando ad accarezzarmi i capelli.
Amavo le sue carezze.
Erano così delicate.
Mi calmavano.
"Ti voglio bene" le sussurrai.
"Anche io, tanto" si staccò leggermente dall'abbraccio per lasciarmi un bacio sulla guancia.
"Buonanotte" le sorrisi sciogliendo il nostro abbraccio nonostante non volessi.
"Notte Thom" mi salutò prima di chiudere la porta di casa sua.

Attraversai la strada e tornai a casa.
Entrai e salii velocemente le scale.
Mi buttai sul letto, e ripensai alla giornata appena passata e soprattutto a lei.

***

Questo capitolo fa schifo, lo so. Perdonatemi ma ultimamente sono davvero tanto impegnata 🤯
Ci vediamo presto!
-F⚡️

The night is still young | Thomas Raggi |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora