Infilai l'ultima delle due vans,prima di alzarmi e sorridere ad Harry,che mi guardava sorridendo.Mi prese per mano,quella con tutte le dita,Harry non si era accorto della mano con il dito mancante,ma...Dettagli.Camminammo fino all'esterno dell'edificio,prendemmo un taxi,tornando in hotel.Mi stesi sul letto,esausto e dolorante,quei lettino di ospedale penso fossero la cosa più scomoda del mondo!Chiusi gli occhi sospirando,sentendo il letto abbassarsi quando Harry si stese al mio fianco,attirandomi a lui.Appoggiai la testa sul suo petto,sentendo il suo battito regolare nella cassa toracica.
"Domani si torna a casa"sospirò.
Annuii sospirando,stavo bene lì a New York.
"Boo,hai realizzato il tuo sogno"alzai lo sguardo,trovandolo a sorridere.
Ricambiai,connettendo le nostre labbra,in un bacio dolce e casto.Mise una mano sul mio sedere,stringendolo leggermente,mentre io accarezzavo il suo petto,da sopra la maglietta.Gemette piano,quando sfiorai i capezzoli induriti,sorridendo sulle sue labbra.
"Mi vuoi morto?"sussurrò fra i baci.
Risi in silenzio quando ci staccammo senza fiato.
Il suo sguardo si posò sulla mano fasciata,che sembrò notare solo in quel momento.
"Quella?"chiese indicandola con il capo.
"Oh,niente,mi sono graffiato"mimai,cercando di sembrare disinvolto.
"No no,fa vedere"press velocemente il mio polso.
"No Harry,davvero.Sto bene"mimai strattonando la mano.
"Non stai bene!Fammi vedere la fottuta mano!"urlò,spaventandomi.
Le mie pupille si dilatarono dalla paura,mentre indietreggiavo sul letto.Harry mi guardò mortificato,prendendo in tempo la mia mano,ed intrecciando le nostre dita.
"S-scusa Boo,non volevo spaventarti,sono solo preoccupato"sussurrò.
Annuii,tornando vicino a lui,ancora un po' intimorito.
"Ora mi fai vedere la mano?"chiese calmo.
La mia coscienza mi urlava di non farlo,perchè si sarebbe arrabbiato di più,ma il mio istinto diceva di non farlo incazzare ulteriormente,così,sconfitto,gli porsi la mano bendata.La osservò con le sopracciglia aggrottate,prima di srotolare il primo dei tre strati di benda.Deglutii quando tolse anche il secondo,facendo vedere lo strato zuppo di sangue.I suoi occhi si spalancarono,spostando più volte,lo sguardo da me alla benda.Lo sentii deglutire,quando piano tolse anche l'ultima benda,osservando accuratamente la mano senza dito indice.
"Oh.Mio.Dio"scandì tutte le parole.
Portò lo sguardo su di me,i suoi occhi erano color pece,e non più di quel bel erede smeraldo.Spalancai la bocca e gli occhi,impaurito.
"Chi è stato?"la sua voce roca,risuonò nella stanza.
"Un uomo"mimai.
"Chi?"chiese ancora,incupendosi.
"Quello che c'era davanti al vicolo"mimai ancora,rimettendo le fasciature.
Harry osservò i miei movimenti in silenzio,ma subito scattò in piedi.
"Perchè non me lo hai detto?!"urlò.
"Perchè tu all'ospedale non lo hai notato?!"mimai arrabbiato.
"Cosa?"urlò.
"Questo cazzo!Non dirmi che non si vede perchè sono solo cazzate!"mimai sfuriato.
Mi guardò storto,prima di uscire dalla stanza,sbattendo la porta.Scoppiai in un pianto isterico,portando le gambe strette al petto,mentre mi accovacciavo su me stesso.Mi aveva lasciato solo,nel momento del bisogno,sentendosi addirittura offeso.Singhiozzi spezzati,uscivano dalle mie labbra,mentre lacrime salate,bagnavano i miei zigomi,infrangendosi sui jeans aderenti.Presi la lametta fuori dalla valigia,prima di affondarla violentemente nel polso,provocando svariati graffi,uno più profondo dell'altro.Osservai il sangue colare sulla mia felpa,come le goccia di esso,formavano piccole pozzanghere rosse,sul tessuto grigio.Mi alzai,barcollai fino al bagno,chiusi a chiave la porta,entrando poi nella doccia senza svestirmi.Mi accovacciai ancora su me stesso,a terra,mentre il getto dell'acqua,mi bagnava insieme ai vestiti,mentre i miei occhi spenti,fissavano un punto indefinito della doccia.
"Boo?"mi sentii chiamare da dietro la porta.
"Boo?Sei qui?"Harry provò di nuovo ad aprire la porta,ma essendo chiusa a chiave,non riuscì.
"Louis apri la porta"ordinò,ma mi lasciai cullare dal rumore dell'acqua che cadeva si di me.
"Louis?"mi chiamò,evidentemente confuso.
Continuai a osservare la doccia,anche se Harry mi chiamava.
"Bene,sfondo la porta!"urlò.
'Bravo,sfondala'pensai.
Ci fu un tonfo,poi dei passi vicini alla doccia,e poi la tendina di essa si aprì,mostrando Harry in tutta la sua bellezza.Mi guardò con gli occhi sgranati.
"Che cazzo stai facendo?"
STAI LEGGENDO
Silence (Larry)[punk Harry]
FanfictionOdio parlare di me stesso,della mia famiglia,di come sono cambiato.mio odio perché sono solo capace di nascondermi,dietro a dei piercing e tatuaggi.sono il classico ragazzo scontroso e testardo pieno di pretendenti;ovvero ragazzine con ormoni a mill...