Capitolo 23

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La casa era completamente sotto sopra.Ogni fottuta cosa,era a terra.Vasi rotti,libri a terra,persino i miei piatti in porcellana erano sul pavimento del salotto,sfracellati.Lasciai cadere rumorosamente la valigia a terra,mentre perlustravo la casa,e come m'immaginavo,anche le altre stanze erano ridotte uguale.Sospirai frustrato,l'unico a cui sarei potuto rivolgermi era Harry,ma dal suo comportamento,era l'ultimo che avrei voluto vedere.Sconfitto,scesi le scale,ed in poco tempo,stavo premendo il campanello di Harry.Quando esso aprì,non prestò attenzione a me,ma bensì,tenne lo sguardo sul suo Iphone.Si mise di lato per farmi entrare,lo feci con calma,aspettando che anche lui facesse lo stesso.Si sedette sul divano,senza staccare lo sguardo dal cellulare.

"Harry ti devo parlare"mimai sospirando.

Lui non mi guardò nemmeno.

"Perchè non ti sei fatto sentire per tre giorni?"mimai ancora,infastidito.

Ma ancora,non mi guardò.

"Harry ascoltami"mimai arrabbiato.

Capendo che non mi avrebbe ascoltato,mi avvicinai a lui.Strappai il telefono dalle sue mani,lo lanciai in aria,e quando fu all'altezza del mio piede,gli tirai un calcio assestato,facendolo finire contro al muro, e di conseguenza facendolo rompere in mille pezzi.Sorrisi.

"Sei contento adesso?"mimai quando fui girato verso di lui.

Lui mi guardò con gli occhi spalancati.

"Ma che cazzo fai?!"urlò infuriato,alzandosi di scatto.

"Vaffanculo Harry!Sto cercando di dirti una cosa importante e tu che fai?!Usi il tuo strafottutissimo telefono!"mimai più furioso che mai.

"Sentiamo,che cosa cazzo c'è di così importante da lanciarmi il telefono cotto al muro?!"le vene del suo collo pulsavano.

"Mi hanno messo sotto sopra la fottuta casa!Ho rischiato di finire in una fottuta clinica per sordi,cechi e muri per colpa di mia madre,e vediamo...Mi ha detto in faccia che io merito di andarci!Ma probabilmente a te non frega un cazzo,forse a quest'ora in clinica stavo meglio!"mimai con il fumo che quasi usciva dalle orecchie.

"Ma ovviamente a chi cazzo gne ne frega di Louis?!A nessuno!Perchè è uno sfigato del cazzo,a cui nessuno forte un fottutissimo niente!E sai cosa?!Vaffanculo!Riprendi il tuo telefono e fottiti perchè non voglio sapere più un cazzo di te e della tua stra cazzutissima vita,tesoro!"detto ciò,uscii sbattendo la porta,tornando in casa mia.

Tirai un forte pugno al miro,un altro ed un alto ancora.Una crepa,si formò come il grumo di sangue sulle mie nocche.Io muro immacolato,era ora sporco di sangue,mentre tiravo calci al muro.Volevo urlare,urlare così forte da spaccare la barriera del suono,sebbene non potessi,mi limitai a piangere,e ad inginocchiarmi a terra con il respiro pesante.Piansi tanto in quei cinque minuti,ma così tanto,da sentire gli occhi secchi e senza lacrime.Ma il campanello interruppe il mio pianto isterico,piano aprii la porta,trovandomi davanti un Harry mortificato.

"Louis?"chiese sorprese.

"Annuii piano,tirando si con il naso.

"Che hai fatto?"sussurrò.

Avvicinò la mano alla mia guancia,ma io la scansai con la mia.

"Non toccarmi"mimai a denti stretti.

Lui mi guardò con gli occhi spalancati,che presto si riempirono di lacrime.

"C-che?"sussurrò,cercando di ricacciarle all'interno.

"Hai capito bene,mi hai stancato.Ho chiesto aiuto,e tu hai continuato a non ascoltare,non ti sei fatto sentire e pretendi che non sia arrabbiato?!"mimai.

"S-scusa"mormorò.

"Mi ci pulisco il culo con le tue fottute scuse!"mimai ancora più infuriato.

"I-io n-non..."si bloccò.

"Tu un cazzo.Basta.Addio Harry"mimai,sospirando.

chiusi piano la porta,appoggiandomi al legno duro,mentre scivolavo a terra,singhiozzando appena.

Harry's POV

Mi aveva appena detto addio,e io non avevo fatto nulla per impedirlo.Avevo fatto lo stronzo non ascoltandolo,mette lui mi pregava disperatamente di farlo.

I singhiozzi uscivano smorzati dalle mie labbra,mentre mi tiravo i ricci castani,frustrato.Racimolai il telefono fisso,componendo il numero di Niall.

"Niall Horan,chi è?"la sua solita voce era calma.

"N-ni"singhiizzai.

"Hazza?Perchè piangi?Perchè mi chiami con il fisso?"chiese preoccupato.

"L-lascia perdere t-rispiego dopo.Vieni a casa mia"dissi fra i singhiozzi rochi.

"Arrivo"e chiuse la chiamata.

***

"Allora,che succede?"chiese sedendosi sul divano.

"Louis mi ha detto addio"sussurrai ancora con le lacrime.

"C-come?"chiese incredulo.

"Ti spiego:È venuto perchè li hanno messo la casa sotto sopra,io stavo facendo alcune 'cose' e mi ha scaraventato il telefono contro al muro,con un calcio.Si è incazzato tanto"dissi singhiozzando.

Mi presi il cm viso fra le mani,per cercare di diminuire i singhiozzi,invano.

"Shhh,calmati Hazza"disse mettendomi una mano sulla spalla.

"E come cazzo dovrei fare?!"urlai.

"Ci vado a parlare,ok?"chiese piano.

Annuii,per non parlare.Lo sentii alzarsi,e in seguito,la porta chiudersi.

Silence (Larry)[punk Harry]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora