Capitolo 22

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"Lou"urlarono le bambine,uscite da scuola.Sorrisi piegandomi per raggiungere la loro altezza,aprii le braccia e loro ci si rifugiarono dentro,ridendo.

"Com'è andata la giornata piccole?"mimai mentre tornavamo a casa.

"Oh Lou!Benissimo.Oggi la signora Davice ci ha fatto disegnare...."mentre la piccola Daisy parlava,io mi persi nei miei pensieri su Harry.

Non lo vedevo da due giorni,non si era fatto vedere,ne sentire.Cominciavo a pensare che la storia dei suoi amici,fosse solo una scusa per lasciarmi solo,ed intanto,il cancro peggiorava,ed era già sabato.Quando mia madre sarebbe tornata,le avrei parlato.Sospirai,Infilando le chiavi nella toppa,aprii la porta lasciando correre le bambine all'interno,mentre mi deprimevo mentalmente.Mi sedetti compostamente sul divano,ma subito mi alzai,ricordando di prendere la merenda alle bimbe.Presi i loro muffin dalla mensola,riempendo due bicchieri di succo,misi il tutto in un vassoio,salendo le scale.Aprii la porta della loro camera,trovandole a saltare sui letti.Subito smisero,quando mi videro sorridere,venendomi in contro,per prendere la loro merenda.

***

Portai le coperte,fin sopra il collo,mentre mi accoccolavo meglio sul materasso.Lo spazio di Harry era vuoto,il suo cuscino aveva ancora il suo profumo.Sospirai chiudendo gli occhi,mentre piano cadevo fra le braccia di Morfeo.La sveglia suonò puntuale alle sei e cinquanta minuti,come un orologio svizzero.Sbuffai lasciando che le coperte,scivolassero giù per il mio corpo,mentre mi alzavo.Scesi in cucina,anche se era domenica,non mi sarei sicuramente svegliato tardi,orami eri abituato all'orario.Dire che ero infuriato era poco,Harry per tre giorni non mi aveva cercato,e nemmeno ci provava!Il giorno dopo,ovvero lunedì,me ne sarei andato,ma prima avrei parlato con mia madre.

Il resto del giorno lo passai a far giocare le bambine al parco,fare da mangiare alle bambine,mettere a dormire le bambine.La sera mi sdraiai stanco,addormentandomi quasi subito.Il rumore della porta che si chiudeva,mi fece svegliare.Piano mi alzai stropicciandomi gli occhi,mentre scendevo in salotto.Mia madre stava armeggiando con il cellulare,mentre poggiava la borsetta e la valigia,accanto al divano.Sussultò quando si girò,trovandomi in piedi di fronte a lei.

"Louis"sussurrò.

"Che ci fai qui?"sibilò.

"Perchè hai chiamato quella clinica?"la interruppi.

"Per vari motivi,Lou"sorrise maligna.

"Non chiamarmi Lou"mimai infuriato.

"Perché cazzo l'hai chiamata?"mimai ancora.

"Tu meriti di andarci"sibilò.

"Stronza"mimai.

"Non osare par-"urlò ma la interruppi con un cenno della mano,correndo su per le scale.

Infilai in fretta e furia,i vestiti nella valigia,chiudendola bruscamente.Presi il trolley,entrai in camera delle mie sorelle,le salutai con un bacio ad ognuna anche se dormivano,e scesi.Quella che doveva essere mia madre,mi guardò schifata,mi trattenni dallo sputarle.Presi la valigia ed uscii da quella casa orrenda,chiamando un taxi.Caricai la valigia nel baule,sbattendo la portiera.Scrissi su un foglietto la via di casa mia,lui annuì mettendo in moto.In poco tempo fummo davanti a casa mia,infuriato,lanciai in faccia al poveri tassista cento sterline,scendendo velocemente.Presi la valigia,camminando furiosamente,verso la porta di casa mia,girai le chiavi nella toppa,entrando,ma quello che vid non fu per niente piacevole.

Silence (Larry)[punk Harry]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora