Il sabato sera, di solito, le persone escono, si ubriacano, scopano ovunque, in poche parole si divertono.
Era quello che avrei dovuto fare anch'io, se solo non avessi 'litigato' con Ashton.
Con Calum e Luke non ci potevo andare. Diciamo che io, avevo un rapporto strano con qualsiasi mio amico.
Vediamo per esempio Ashton, che ci facevamo ogni tre per due.
Con Calum la storia era diversa. Non mi sono mai sentita realmente attaccata a lui.
Siamo amici, okay, ma hey, cosa me ne frega di quello che fai?
E infine c'era Lucas. Amavo dargli fastidio, farlo arrabbiare e robe del genere. Praticamente vivevo solo per quello.
Di amiche femmine non ne avevo, le consideravo tutte oche troie senza cervello.
E niente, ora sono qui, sola in casa, a fare...un cazzo.
"Che coioni" imprecai cambiando per l'ennesima volta canale.
I miei genitori non erano in casa. Ceh loro avevano una vita sociale piú attiva della mia, ma che cazzo.
Spengo la tv rassegnata, e lancio il telecomando sul divano sbuffando.
Guardo il soffitto in silenzio, ammirando il bianco che sovrasta tutto.
Prendo il cellulare e controllo l'ora, 21:32. Okay forse dovrei mangiare qualcosa. Non ho ancora cenato, e sinceramente non ho voglia di cucinare.
Spero solo in un miracolo. Mi alzo dal divano e mi dirigo in cucina, aprendo i vari sportelli ed esaminando cosa c'é di commestibile.
Allora, considerando che l'unica cosa che so cucinare bene, senza dover chiamare i pompieri per qualche incendio provocato da me, é il panino alla nutella, opto proprio per quello.
Anche se l'idea di uomini muscolosi, sudati e sporchi, belli come dei grechi, pronti a salvarmi, non mi dispiace affatto.
Tiro fuori la nutella, l'errore piú bello della mia vita, e delle fette di pane.
Pronta per sperimentare la mia cucina, il campanello mi interrompe.
Ma una fottuta volta che voglio fare qualcosa di utile figa, mi dovete fermare?
Vado ad aprire la porta, leccando ancora il cucchiaio di Nutella.
"Michael?" dico sbalordita da quello che ho davanti.
"Oh wow, strano che non mi hai chiamato pony colorato" sorride sarcastico lui.
"Che ci fai qui?" domando, tirando fuori dalla bocca il cucchiaino.
"Beh, ho finito il mio turno, non avevo un cazzo da fare, allora ho pensato di venire qui da te a scassarti la minchia" risponde con la sua solita finezza.
"Ho portato pure la pizza" aggiunge con un mezzo sorriso mostrando il cartone di pizza che aveva in mano.
"Allora mi fai entrare?"
Uhm. Michael Clifford, quasi alle dieci di sera, con della pizza.
Lo facciamo entrare? Porcocazzo certo che lo facciamo entrare!
Mise un piede dentro a casa guardandosi attorno, studiando l'albiente.
"Vieni!" dissi io stravaccandomi sul divano, mentre lui poggiava la pizza sul tavolino davanti e sedendosi.
"Siceramente, perche sei venuto?" chiedo mettendomi composta.
"Te l'ho detto" fa una pausa "Non sapevo che fare allora ho deciso di venire a scassarti" scrollò le spalle.
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Weird. || Michael Clifford
Teen FictionPunk rock isn't about not giving a fuck, it's about giving the right fucks. "Sai Brooklyn, credo che la droga e tutto ció collegato ad essa sia una cosa di famiglia" . [i primi capitoli fanno pena ma giuro che poi stra migliorano, bye] ~scrittrice...