"Buongiorno principessa" mi sorride Michael, appena mi sveglio, trovandomelo accanto a me, che mi fissa.
"Cazzo ci fai qui?" dico spaventata. I miei potrebbero essere a casa e scoprirlo.
"Sono venuto a darti il buongiorno. Oppure dovrei dire buonpomeriggio?"
"Eh? Perchè? Che ore sono?" mi alzo spostando le coperte.
"Le tre e mezza, non sei andata a scuola"
"Ohw" mi passo le dita tra i capelli cercando di riordinarli.
"E i tuoi genitori non sono a casa" aggiunge e annuisco, aprendo l'armadio cercando qualcosa di decente da mettermi, per togliermi i pantaloncini bianchi e le canottiera fucsia piuttosto imbarazzanti.
"Hey, Hey, Hey" mi prende per i fianchi da dietro allontanandomi dall'armadio. Con un movimento veloce mi gira in modo che possa guardarlo negli occhi.
"Che vuoi fare?" domanda.
"Vestirmi."
"Sai che anche se non ti vesti, a me va bene?" sorride malizioso.
"Spostati Michael" metto le mani sul suo petto, cercando di spingerlo via, non riuscendoci.
Infatti, senza applicare tanta forza, mi alza, buttandomi subito dopo nel letto.
"Brooklyn, i tuoi non ci sono, siamo da soli e tu sei mezza nuda. Cosa credi che voglia fare?" dice sopra di me, tenendomi fermi i polsi e sorridendo sporco.
"Un nutella party" ridacchio rispondendo.
"Ineffetti mi piacerebbe un po' di nutella...ma su di te" continua mordendosi il labbro.
"Sei un pervertito" faccio e le sue labbra si attaccano al mio collo, lasciando baci umidi.
Mi sfila la cannottiera, e abbassa i pantaloncini lasciandomi in biancheria.
Scente baciandomi il seno, mentre le sue dita si infilano nelle mie mutandine, stuzzicandomi l'entrata.
Respiro profondamente, giocando con i suoi capelli, e appena infila due dita in me, glieli tiro.
Inizia a pompare mentre il mio respiro diventa inregolare.
"Michael.." ansimo, e lo sento sorridere sul mio collo, mentre lascia marchi di ogni tipo.
"Cazzo" impreco e sento che sono vicina.
Passa il pollice sopra il clitoride giocandoci, e gemo.
"Oh sì.." morde il mio collo, mi tortura, e io godo.
Ma sento un campanello. Un bussare continuo, venire da giú. Spalanco di colpo gli occhi, spostando con forza Michael da me, alzandomi.
"Ma che cazzo?!" dice guardandomi come se stessi facendo la minchiata piú grande della mia vita.
Dall'armadio aperto prendo subito la prima maglietta vicina, e mi infilo i leggins velocemente.
"BROOKE CHE CAZZO STAI FACENDO?" Michael quasi mi sfolla dietro.
"Porcaputtana, hai sentito la porta?" dico.
"Brooklyn!" si sente qualcuno da giú chiamare e io e Michael ci guardiamo di colpo negli occhi.
Porcaputtana cazzo.
"Allora io vado a vedere chi è, tu appena urlo 'Nasri figone' esci dalla finestra, okay?" propongo sussurrando e lui annuisce, lasciando un leggero bacio a stampo sulle mie labbra.
"Ciao" faccio uscendo da camera mia.
"Sistemati i capelli" lo sento dire e mi prendo i capelli in una coda di cavallo disordinata.
"Brooklyn, dove sei?" sempre la persona di prima chiama dalla cucina e scendo velocemente le scale, raggiungendolo.
"Luke? Che ci fai qui?" faccio sorpresa di aver visto il biondo infiltrato in casa mia.
"Come ci eravamo accordati sono venuto ad aiutarti in matematica" dice facendomi vedere la borsa con dentro i libri.
"Ohw, certo certo. Allora andiamo.."
"In camera tua?" domanda.
"No! In camera mia no." faccio spaventata che possa sgamare Michael.
"Allora stiamo qui in sala?" chiede ancora guardandomi stranito per il modo in cui gli ho risposto.
"..okay" mi siedo e pure lui. Tira fuori biro, libri, quaderni e robe varie, guardandomi poi come se si aspettasse qualcosa.
Minchia vuoi?
"Non tiri fuori le robe?" chiede da bravo secchione.
"No ho tutto qui" faccio indicandomi la testa.
Rido e lui scuote la testa. "No, davvero, Brooklyn devi prendere appunti" continua e sbuffo.
"Come è andata ieri alla fine?" domando cambiando argomento. Arrossisce di colpo, grattandosi la nuca imbarazzato.
"Bene suppongo, eh?" sorrido maliziosa. Annuisce non volendomi rispondere.
"Allora, sai cos'è un sistema?" domanda riprendendo con la matematica. Scuoto la testa, con le mani incrociate davanti a lui.
"Praticamente un sistema è...Brooklyn ma quello è un succhiotto?" spalanca gli occhi guardando la macchia violastra sul mio collo.
Porto la mano velocemente su di essa, sentendo subito un dolore.
Fottuto Clifford.
Opporcaputtana, Michael, é ancora di sopra.
"NASRI FIGONE" urlo per farmi sentire da lui mentre Luke mi guarda stranito.
"Mi sono bruciata con la piastra" mento.
"Sicura?" continua.
"Si" ridacchio.
"Senti..devo dirti una cosa" fa passandosi le dita tra i capelli.
Sento che succederá qualcosa di brutto.
Di veramente brutto.
"Dimmi Luke"
"Ehm Brooklyn...tu, ecco tu mi piaci"
No, non di nuovo.
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Weird. || Michael Clifford
Teen FictionPunk rock isn't about not giving a fuck, it's about giving the right fucks. "Sai Brooklyn, credo che la droga e tutto ció collegato ad essa sia una cosa di famiglia" . [i primi capitoli fanno pena ma giuro che poi stra migliorano, bye] ~scrittrice...