Ed eccolo passare, come tutti i giorni, superandomi. Addosso aveva i soliti vestiti scuri, e i capelli sparati su alla Einstein. Chissà quante volte li avrá tinti, non certo poche, suppongo.
"Non sono cazzi tuoii" lo chiamai tanto per dargli fastidio. Si giró con la solita aria scocciata e mi guardó male.
"Sai che ieri stavo scherzando, vero? Non è quello il mio nome."
Oh. Mio. Dio. Parla. Questo essere dai capelli di trenta colori, parla.
"Allora come ti chiami?" sorrisi leggermente.
"Sta a te scoprirlo..." fece malizioso.
Ma che gli prende oggi? Sembra un'altra persona. Si sará fumato qualcosa prima di venire, ovvio.
"Allora ti chiameró pony colorato" ridacchiai.
"Sei strana"
"Ho preso da te"
Non so dove mi sia uscita sta voglia incontrollabile di flirtare, ma quando non sbuffava e non alzava gli occhi al cielo, era decisamente piú simpatico, il mio pony colorato.
Il resto del tragitto lo feci con lui, in silenzio. Forse, ma proprio forse, se provavo a scambiarci quattro chiacchiere ogni giorno, alla fine avremmo fatto un discorso completo.
~~~
Sentii delle braccia cingermi i fianchi, mentre ero girata a prendere i libri che mi servivano per le prime ore. Poggiò le labbra sul mio collo lasciando una leggera scia di baci.
"Non ora Ash..." ridacchiai "...devo andare" continuai girandomi.
Mi sorprese, visto che si trovava a pochi centimetri da me. Mi accarezzó il braccio, andando piú giú e lasciando infine la sua mano sul mio fianco. Con la mano sinistra si appoggió agli armadietti non lasciandomi via di fuga.
Sorrise malizioso, e piegó il viso a destra, avvicinandosi pericolosamente a me.
"Se la Roberts ci vede, muore di gelosia" sussurrai sulle sue labbra.
"Allora facciamola morire..."
La troia si stava avvicinando, lo sentivo dalle risatine da gallina. Devo trovarle un nuovo soprannome, davvero. Piegai il viso anch'io e misi la mano dietro al collo di Ashton. Unimmo le nostre labbra, e dopo pochi secondi secondi sentii la sua lingua picchiettare. Lo feci entrare, e, a differenza di pochi attimi fa, il bacio si era trasformato in uno rude.
Ashton premeva il suo bacino contro il mio, e sta cosa mi faceva letteralmente impazzire. Il risolino da iena si fermó mentre sentivo gli occhi della troia bruciare su di noi.
"Evitate di accopiarvi in corridoio, grazie" ci interruppe.
"Ti da fastidio perchè questo..." passai la mano dal collo di Ash, per la colonna vertebrale e infine sul suo culo perfettamente scolpito, palpandolo; mentre lui rideva nell'incavo del mio collo.
"...lo posso fare io, e tu no" continuai. Se ne andó scandalizzata, e io ripresi a farmi quel bel pezzo di figo.
Ma bho, credo che il mondo fosse contro di noi, dato che la campanella ci interruppe.
Staccandosi sbuffó "Odio la scuola" si lamentò mettendo il suo braccio sulla mia spalla avvicinandomi ancora di più a lui.
"E io odio te" sorrisi maliziosa.
"Sentiamo perchè..."
"Perchè povera Ellie, non le dai nemmeno una possibilitá. Lei ti ama, sai?"
Mi guardò male "Ma fai sul serio?"
"No" risi profondamente. "Devo andare" aggiunsi lasciandogli un bacio sulla guancia.
Entrai in classe in ritardo e gli sguardi di tutti gli studenti erano puntati su di me. "Causa del ritardo?" chiese la professoressa.
"Il mio armadietto è lontano dalla sua classe"
"Non è che eri con qualche ragazzetto?" ribatté.
Ma che minchia vuole dalla mia vita questa? Che cazzo gliene frega?
"Anche se fosse, profe, non sono cazzi suoi." SBAM. Ti sta bene vecchia bastarda.
Mi sedetti al mio posto, ancora con gli sguardi degli adolescenti di merda puntati addosso. Anch'io ero un adolescente, ma non di merda baby.
Mi sedetti al mio posto e subito dopo che il mio sedere ebbe poggiato il legno della sedia, la porta si aprí di nuovo. E chi c'era? Il mio pony colorato.
"Oh signorino Clifford, finalmente. ha deciso di partecipare alle mie lezioni! Sono onorata di vederlo. Si sieda!" sorrise maligna la professoressa al mio pony colorato che suppongo faccia Clifford di cognome.
Con un casino di svogliatezza si sedette nell'unico posto libero, quello accanto a me.
Non sapevo che facevamo storia insieme. C'era questo ragazzo chr era sempre assente, ma non mi sono mai curata di fare ricerche su di lui.
"Allora Gordon, sai dove siamo arrivati?" chiese maligna.
Gordon? HAHAHAHAHAHAHA non puó essere.
"Gordon?!" sussurrai divertita. Guardó male prima me e poi la professoressa.
"Te Brooklyn? Sai dove siamo arrivati?" Bastarda.
"Brooklyn?" rise a sua volta lui. Bastardo.
Sono tutti dei bastardi. "Professoressa mi chiami Brooke, grazie."
"No il tuo nome è Brooklyn e io ti chiamo Brooklyn" sbuffain. Ma che cazzo le costava chiamarmi Brooke, figa.
"Ah e a me mi chiami Michael" aggiunse il mio pony.
Ecco Michael era decisamente piú accettabile.
"Comunque, ci vuoi spiegare perchè non ti sei mai degnato di presentarti alle mie lezioni?"
"Non trovavo la classe" rispose con un mezzo ghigno.
L'ora continuó così, con Michael detto pony colorato, don't forget, e la profe che gli faceva domande.
Al ritorno, nella via degli stupratori, lo vidi davanti a me, quindi decisi si raggiungerlo. "Gordon!" lo salutai.
"Solo perchè oggi eravamo vicini, non significa che siamo migliori amici. Brooklyn"
"Ma perchè ogni volta devi essere così maleducato?"
"Perchè rompi decisamente."
Lo so caro Michael, è quello che sto cercando di fare. Darti fastidio fino all'esasperazione. Sono cattivella.
"Comunque ho scoperto il tuo nome" aggiunsi dopo un po' di minuti di silenzio.
Alzó le spalle, e continuó a guardare per la sua strada.
"Hey" feci ancora.
"Eh?"
"Ho dell'erba"
Si giró verso di me e gli si illuminarono gli occhi.
"È buona ma é troppa per me, e poi sai, non é mai bello fumare da soli"
Rimase in silenzio ad ascoltarmi. E poi rispose.
"Domani, ci facciamo una canna domani. Ma sei sicura di avercela?"
"Aha"
"Bene"
"Non ti credevo una tipa cosí, sai" fece infine, uscendo dalla via degli stupratori.
"Così come?" sorrisi.
"Che si droga" aggiunse andando per la sua strada solo. Risi e continuai a camminare per casa mia.
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Ecco un nuovo capitolo <3 Ringrazio chi ha votato e commentato, vi adoro.
Penso di amare la coppia #Mooklyn, sono shippabili.
Votate in tante, spero vi piaccia.
Ciao ciao
~Laura
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Weird. || Michael Clifford
Teen FictionPunk rock isn't about not giving a fuck, it's about giving the right fucks. "Sai Brooklyn, credo che la droga e tutto ció collegato ad essa sia una cosa di famiglia" . [i primi capitoli fanno pena ma giuro che poi stra migliorano, bye] ~scrittrice...