[Legame indissolubile ]
Il primo dei due che si svegliò fu Ignifero, quando lo fece sentì per la prima volta una strana leggerezza al cuore ed un sorriso, sincero e luminoso, si fece spazio sul suo volto già brillante a causa del suo sguardo felice.
I caldi raggi aranciati del sole che si ritirava per quel giorno illuminavano appena la stanza, nella penombra rossastra di quelle quattro mura il ragazzo si portò una mano sul petto, proprio all'altezza del cuore e si chiese se fosse dunque quella la felicità, la gioia di cui tanto aveva sentito parlare a scuola ma Chevron era mai riuscito a capire.
Si diresse in bagno, si infilò sotto il getto d'acqua ghiacciata lasciando che le gelide gocce d'acqua scivolassero lungo la sua pelle assieme alla schiuma lungo le linee ben definite della sia perfetta muscolatura mentre ancora ripensa a quel piacere paradisiaco che aveva provato.
Quando uscì dalla doccia indossò un paio di boxer neri che lo fasciavano alla perfezione e una tuta qualsiasi tirata casualmente fuori dal suo armadio prima di rientrare nella camera da letto con i capelli ancora umidi.
Si sedette sulla sedia della scrivania e prese fra le mani il vecchio tomo in quella lingua antica che ancora non aveva terminato di leggere ma non lo aprì, lo strinse fra le mani mentre il suo sguardo smeraldo non era riuscito ad ignorare la figura dormiente del demone.
Un sospiro era uscito dalle sue labbra avendo capito che era una battaglia persa in partenza, posò il libro e si sedette sul materasso facendo attenzione a non svegliare il ragazzo che dormiva tanto pacificamente al suo fianco.
Mefisto era rannicchiato nelle coperte candide, i capelli neri erano scompigliati, gli occhi chiusi ma rilassati e le labbra piegate leggermente agli angoli in un tenero sorriso, il sorriso più bello che Ignifero avesse mai visto, tanto che sentì nuovamente la tentazione di assaporare quelle dolci labbra.
Rimase sdraiato al suo fianco mentre lo osserva in silenzio quasi fosse stato la più bella fra le opere d'arte ma per lui era il più grande fra i miracoli, la più desiderata delle benedizioni poiché egli gli aveva donato un aiuto di vita a lui sempre rimasto sconosciuto.
Mefisto cominciò ad agitarsi nel sonno quando la luna era già alta nel cielo e brillava come a congratularsi con i due ragazzi finalmente felici, l'altro gli sfiorò la guancia con gentilezza e subito egli si calmò per poi aprire gli occhi ancora impastati dal sonno.
Il demone rimase stupito quanto affascinato dalla figura sorridente del proprio ragazzo che gli sfiorava la guancia con estrema dolcezza, tanto che il suo cuore sembrava minacciare di uscire dal suo petto tanto correva veloce e segno di ciò fu un tenero rossore che gli colorò le gote normalmente pallide.
«Come ti senti? » chiese Ignifero in un sussurro per non dare fastidio al ragazzo da poco sveglio, questo si mosse un po' sotto le coperte fino ad alzarsi con il punto e appoggiarsi sulla spalla dell'altro «Sto bene, forse per la prima volta davvero » disse piano con gli occhi chiusi mentre si brava del tocco dolce dell'altro fra i suoi capelli scuri.
Aveva davvero pensato di terminare quella frase con dei sani ringraziamenti ma l'orgoglio aveva avuto la meglio, mai lui si era segnato di ringraziare forse era il suo orgoglio o forse qualcosa che non capiva ma gli rimaneva difficile, quasi quanto gli rimaneva impossibile chiedere scusa.
La coda del demone non aveva ancora accennato a scomparire mentre si muoveva entusiasta tagliando l'aria ed era un problema poiché se non lo avesse fatto sarebbe stato vulnerabile, dopotutto la coda di un demone ne è il punto debole, quasi fosse il loro cuore.
Mentre Mefisto si lasciava coccolare da Ignifero il cielo venne invaso da nuvole scure, non grigie ma violastre e subito capì quello che stava succedendo, era imbarazzante eppure sapeva anche avrebbe dovuto comunicare al suo ragazzo cosa stava accadendo.
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Oltre la morte
FantasyE se un ragazzo ripartisse dalla sua morte conosciuta solo da lui e chi lo ha ucciso, se riuscisse a liberarsi dalla fine per avere quell'inizio che non c'è mai stato nella sua vita ma se fallisse nel ricordare o scoprire chi lo ha privato del respi...