<Pov. Yuqi>
Stavo tremando dall'agitazione, ma ormai avevo riflettuto e deciso. Non potevo più scappare, era da due settimane che lo stavo facendo, fuggivo dalla verità perchè non volevo accettarla, ma era arrivato il momento di affrontare la realtà.
Avevo paura? Sì, ma ero altrettanto determinata a confessargli di amarlo, aveva aspettato fin troppo e io non potevo più trattenere tutti i sentimenti all'interno del mio corpo.
Suonai il campanello e attesi che qualcuno mi venisse ad aprire. "Yuqi? Che ci fai qui?" chiese sorpreso Jimin aprendo la porta. "Ehm, p-posso entrare?" domandai titubante. "Certo" mi sorrise e mi fece spazio per entrare.
"Vuoi qualcosa?" domandò quando ci fummo seduti sul divano uno di fianco all'altro. "Oh, un bicchiere d'acqua grazie" gli sorrisi anche se internamente stavo esplodendo.
Dopo avermi portato da bere, si creò del silenzio imbarazzante tra di noi. Non riuscivo a pronunciare quelle due semplici paroline. Non ce la facevo, era come se l'aria mi mancasse.
"Sei venuta qui perchè dovevi dirmi qualcosa?" fu Jimin il primo a parlare. "S-Si" le mani mi sudavano "T-Ti devo dire una cosa davvero importante" i miei denti catturarono il mio labbro inferiore a causa del nervosismo.
Presi un profondo respiro 'Yuqi calma, non serve a nulla andare in panico...ora gli dici che ti piace e poi gli chiedi se le tue teorie su Dahyun sono giuste okay?' fissai i miei occhi nei suoi.
"J-Jimin io-" venimmo interrotti dal suono di un campanello. "Oh, vado a vedere chi è, un secondo e arrivo" mi sorrise e si avviò verso la porta. I minuti successivi li passai a fissare il soffitto troppo agitata per capire che il tempo stava scorrendo così velocemente e Jimin non accennava minimamente a tornare.
Mi ripresi e decisi di andare a controllare che stesse bene. Mi fermai di scatto a fissare, a qualche metro di distanza da me, i due che avevano il volto fin troppo vicini.
Jimin era pallido, agitato e i suoi occhi erano iniettati di sangue, ma la cosa che mi colpì maggiormente fu riconoscere quegli occhi, quella bocca, quel viso, tutto, ogni dettaglio di Dahyun.
'Che cazzo ci fa lei qui? L'ha invitata Jimin per caso? Gli piace ancora?' milioni di domande mi frullavano in testa e non riuscivo a connettere un neurone con l'altro. Ero immobile davanti a loro.
Non riuscivo a muovere un singolo muscolo e quindi non riuscii nemmeno a tenere in mano il bicchiere, che cadde a terra e si frantumò ai miei piedi provocando un forte rumore. Non mi mossi.
"Yuqi..." Jimin sussurrò il mio nome rivolgendomi uno sguardo triste. Si voltò verso Dahyun "Te ne devi andare" espresse serio. "Ma io sono venuta qui per te-" boccheggiò qualche istante lei ma fu bloccata dal corvino, "Immediatamente" il suo tono non permetteva repliche.
"Jimin, ma io ti amo ancora, me ne sono resa conto troppo tardi, ma ora sono qui" Dahyun si avvicinò ulteriormente a Jimin che rimase impassibile ai suoi occhi languidi. "Io però non voglio più avere a che fare con te, mi hai fatto soffrire una volta, non ti permetterò di rifarlo" espresse più serio che mai.
"Ma che hai Jiminie? Un mese fa non mi avresti mai risposto così" mise un finto broncio e le sue dita schifose andarono a toccare il suo petto, mentre io rimanevo pietrificata con gli occhi patinati di lacrime.
"Uno, non devi toccarmi" le prese i polsi e li scansò malamente dai suoi addominali, "Due, non devi più chiamarmi Jiminie, solo le persone di cui mi fido possono farlo. E tre, ora sono cambiate molte cose" vidi Jimin spostare lo sguardo su di me mentre il mio cuore perse un battito.
"Seriamente? Mi lasceresti per quella lì?" anche lo sguardo minaccioso di Dahyun si posò sulla mia figura, mi sentii osservata e davvero sotto pressione quando iniziò a squadrarmi da testa a piedi. "Dahyun, io ti ho già lasciato, dopo che mi hai tradito ho perso completamente la fiducia in te e in tutti. Sono diventato uno stronzo ed è stata solo colpa tua. E ora che so di aver trovato una persona che amo veramente, sto provando piano piano a confidarmi con lei, tu non puoi tornare da me solo perchè non hai nessun altro che ti voglia" i suoi pugni si strinsero mentre il mio cuore iniziò a martellare nel mio petto.
"Ma-" boccheggiò, "Vattene via, non sei più la benvenuta" e con questo le chiuse la porta in faccia tirando poi un sospiro di sollievo.
Dopo qualche secondo alzò la testa e fece incrociare le nostre iridi insieme. Non mi mossi. Si avvicinò lentamente a me. Non mi mossi. Arrivò a pochi millimetri dal mio viso, mi sorrise dolcemente. Non mi mossi. Spostò una ciocca di capelli dietro il mio orecchio. Non mi mossi.
"Ti amo anche io Jimin" espressi tutto d'un fiato e per poi fiondarmi tra le sue braccia nascondendo la testa nell'incavo del suo collo. Ridacciò "Sei così tenera" mi strinse anche lui, "Così piccola e indifesa" ci staccammo e ci guardammo nuovamente negli occhi, mi persi nei suoi scurissimi.
"Ti amo Yuqi, mi dispiace avertelo detto in questo modo e solo ora, ma adesso che sono riuscito ad affrontare una volta per tutte Dahyun, sono pronto a urlarlo al mondo" mi sorrise. Fece sfiorare i nostri nasi e le nostre bocche, finchè non ridusse completamente la distanza tra esse.
Le sue labbra erano così morbide e calde, si muovevano delicatamente sulle mie in un contatto semplice. Volevo sentire nuovamente quel sapore afrodisiaco, perciò schiusi le labbra e lasciai libero accesso alla sua lingua che danzò con la mia.
Le mie mani finirono attorno al suo collo, mentre le sue si artigliarono ai miei fianchi. Ci staccammo solo per riprendere fiato, ma io avevo bisogno dell'ossigeno quanto di lui in quel momento, perciò mi spinsi nuovamente contro di lui.
Non ci importava minimamente del bicchiere frantumato o di tutto ciò che ci circondava, noi avevamo bisogno solo l'uno dell'altro e ci bastava quello.
Il bacio si fece ulteriormente passionale e bagnato, Jimin mi prese in braccio e si appoggiò alla parete per sostenermi. E avremmo volentieri continuato e saremmo anche andati oltre forse, se solo la porta d'ingresso non fosse scattata rivelando la figura sorridente di Seulgi e di Bogum.
"Oh, Bogum, te l'avevo detto che saremmo dovuti andare anche al centro commerciale prima di tornare a casa" sussurrò Seulgi al marito, "Ciao Yuqi, mi fa piacere rivederti" mi sorrise mentre io ancora la fissavo scioccata.
"Ehm, il piacere è mio" Jimin mi fece scendere e mi risistemai il meglio possibile facendo un piccolo inchino. "Ora ragazzi vi lasciamo, andiamo in cucina e chiudiamo la porta a chiave, se avete bisogno sapete dove trovarci" ci fece un occhiolino prendendo Bogum per mano e trascinandolo verso la stanza.
Ero ferma immobile, per l'ennesima volta in quel pomeriggio ormai, e bordeaux in viso. "NON RIDERE" gli imposi, sapevo che si stava trattenendo a malapena. "Io non ho fiatato" alzò le mani in segno di resa. "Dai andiamo in camera mia" fece intrecciare le nostre dita tra loro e cominciammo a dirigerci verso quella stanza.
'Ma perchè deve essere sempre tutto così imbarazzante?'
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Kiss me again {TH+JK||JM+YQ}
Fanfiction[DA REVISIONARE] "Baciami, baciami di nuovo, baciami ancora, baciami fino a consumarmi e non smettere più di farlo..." * Jungkook, Yuqi e Taehyung, amici da sempre, decidono di svagarsi per qualche giorno nella villa al mare di quest'ultimo, ma anco...