I suoi baci sapevano di tante cose.
Di menta perché a lui piaceva usare il dentifricio alla menta, lo preferiva a tutti gli altri e Seokjin aveva cominciato ad usufruirne quando si svegliava nella sua stanza. Sapeva anche di casa perché ogni volta che le loro labbra entravano in contatto, sapeva di essere tornato a casa dopo una lunga giornata al campus, passata sui libri per scrivere la propria tesi. E sapevano anche di amore, quello che ti rapisce l'anima e la trattiene, accarezzandola lentamente con le sue lunghe e sinuose dita.
Aveva delle labbra che gli lasciavano il desiderio addosso, quello di poterle incontrare nuovamente e al più presto possibile. Assaggiarle una volta era come prendere un lungo sorso del proprio vino preferito, e poi prenderne un altro e un altro ancora e continuare così finché non si diventa completamente dipendenti con la voglia di averne sempre di più. Ubriaco d'amore, si sarebbe potuto definire da solo.
Ancora uno, gli ripeteva quando si allontanava da lui, ancora uno e poi basta, giuro. E più lo ripeteva, più si rendeva conto che non poteva farne a meno. Come avrebbe potuto? Allontanereste mai una cosa che vi prende il cuore e lo avvolge completamente d'amore? E lui lo voleva sentire, voleva sentirsi sommergere e annegare in quel sentimento.
Seokjin sospirò ad alta voce. Perché ogni volta che si sedeva davanti a quel maledetto forno, finiva sempre per riempirsi il cervello di pensieri che lo facevano arrossire più di quanto fosse possibile? Si morse l'interno della guancia, continuando a guardare la torta, sperando che si cuocesse più velocemente, e poi tornò a fare i suoi esercizi di inglese. Namjoon sarebbe arrivato da un momento all'altro.
"Stupido Namjoon" borbottò mentre traduceva alcune frasi dal coreano all'inglese che il minore gli aveva lasciato come esercitazione, una delle quali consisteva in "Sei molto sexy, posso chiamarti stasera?" e Seokjin non riusciva proprio a capire perché dovesse sempre ritrovarsi attorno gente così. Prima Yoongi, poi Namjoon. Non che il resto della squadra fosse da mettere su di un piedistallo, ma almeno conservavano un po' della loro integrità.
Il suono del campanello lo fece sobbalzare mentre nel resto dell'appartamento regnava il silenzio. Si alzò velocemente e andò ad aprire, ritrovandosi labbra a labbra con Namjoon. Il minore non aveva nemmeno aspettato che Seokjin spalancasse completamente la porta che le sue labbra erano già sulle sue in un bisogno urgente.
Dal canto suo, Seokjin non vedeva l'ora che quel momento arrivasse. Portò una mano tra i suoi capelli e lo trascinò dentro casa, richiudendo la porta subito alle sue spalle, appoggiandolo contro di essa, continuando a racchiudere le sue labbra con le proprie.
"J-Jin.. - sussurrò Namjoon tra un bacio e l'altro, sorridendo leggermente - sono felice anche io di vederti" aggiunse poi, scostandosi appena da lui per posare la fronte contro la sua.
Il maggiore si morse il labbro inferiore e sorrise timido, mentre le guance si coloravano. "Sono felice di vederti anche io" ammise poi, alzando gli occhi nei suoi, prima di prenderlo per mano e condurlo verso il tavolo della cucina doveva aveva già preparato i suoi libri e il quaderno degli esercizi.
Namjoon inspirò profondamente e all'interno della stanza si riuscì perfettamente a sentire il brontolare del suo stomaco. "Hai preparato una torta?" gli chiese, spalancando appena gli occhi, voltandosi verso di lui.
Seokjin annuì sorridendo. "Mi hai detto che ti piacciono molto i dolci fatti in casa e si dal caso che il tuo ragazzo sia un fantastico cuoco, allora ho pensato che avrei potuto preparare un dolce per la merenda di oggi!".
Il minore rimase a guardarlo con le labbra appena schiuse. Era rimasto senza parole. In quel momento il timer del forno fece scattare Seokjin sull'attenti che, infilandosi i guanti, si apprestò a recuperare la teiera per appoggiarla sulla griglia che aveva riposto sui fornelli per farla freddare e spense il forno.
"E' una pastafrolla, fatta in casa, con una crema al cioccolato alle nocciole" spiegò il maggiore, sorridendogli appena, mentre toglieva lo stampo per far si che la torta si raffreddasse più velocemente. Le sue guance si colorarono, al pensiero di averlo lasciato completamente senza parole. Era una cosa che adorava fare.
Prima ancora che riuscisse a dire qualcosa, le labbra di Namjoon erano sulle sue in un bacio che racchiudeva tutte le sfumature dell'amore che Seokjin sentiva svilupparsi per lui. Erano una più bella dell'altra e partivano tutte dal suo cuore e li avvolgevano mentre le loro labbra combaciavano perfettamente.
"Oh ehi, ehi! - urlò una voce proveniente dall'entrata dell'appartamento, verso la quale entrambi si voltarono - non davanti ai miei poveri ed innocenti occhi!".
Namjoon si scostò da Seokjin, grattandosi il retro del collo, imbarazzato. Mentre Seokjin alzava gli occhi al cielo, scuotendo appena la testa.
"Non posso credere di essere tornato a casa solo per trovarmi davanti ad una scena simile - si cominciò a lamentare Yoongi chiudendo la porta alle sue spalle, mentre teneva una mano davanti agli occhi, cercando di passare oltre i due per raggiungere la sua stanza - io non ci sono! Fate finta di non avermi visto! Lasciatemi comunque un pezzo di torta, quella l'ho vista più che bene! Grazie, non fate troppo rumore!".
"Min Yoongi!" esclamò Seokjin esasperato, mentre Namjoon avvolgeva le braccia attorno a lui, ridacchiando appena.
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MOON | Namjin
FanfictionIl maggiore non poteva non sorridere davanti all'evidenza. Stare insieme a Namjoon era giusto, tutto ciò che stavano vivendo era giusto. Sembrava essere stato scritto da qualche parte che loro si sarebbero dovuti incontrare, in quel particolare mome...