capitolo ventitre

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"Questa è la volta buona che ci lascia le penne, te lo dico io" mormorò Seokjin, mordendosi il labbro, mentre guardava la mail che Namjoon aveva stampato quella mattina. La rileggeva in continuazione, facendo scorrere velocemente gli occhi da una parola all'altra; sinceramente non poteva crederci nemmeno lui. Cioè ci credeva, ma al tempo stesso no.

"Pensi che gli piacerà?".

"Moonie, questo sarà il regalo più bello di tutta la sua vita - rispose Jin, continuando a guardare il foglio con le lacrime agli occhi - mi odierà per quello che ho fatto, ma questo, questo è tutto per lui".

Non mancavano che poche ore al compleanno di Yoongi e Seokjin non avrebbe mai immaginato che, per la prima volta da quando lo conosceva, quello sarebbe stato il più bel regalo che potesse fargli.

Come ogni anno, era stata un'ardua impresa la sua, non avendo la benché minima idea di cosa potergli regalare. In effetti, ogni volta che ci pensava, fare un regalo a Yoongi era sempre stato leggermente più complicato del previsto; tutte le cose di cui aveva bisogno le comprava subito senza nemmeno pensarci, quindi diventava più difficile pensare di regalargli qualcosa che gli potesse servire.

Ringraziando il cielo, era riuscito a chiedere aiuto a Namjoon in un momento di disperazione più totale. Due cervelli sono comunque meglio di uno, gli aveva spiegato tra un bacio e l'altro. E mai scelta fu più saggia. Dopo qualche idea scartata da principio, diverse tazze di caffè e una fetta di torta, Namjoon se ne era uscito con l'unica cosa che probabilmente a Yoongi avrebbe fatto veramente piacere.

"Perché non mandiamo una delle sue tracce a mio zio? - aveva chiesto a Seokjin mentre stavano controllando gli esercizi di inglese del maggiore - potrebbe valutare la sua produzione e dargli qualche dritta".

Seokjin non ci aveva pensato due volte ad accettare la proposta di Namjoon e, più abile di un agente segreto, era sgattaiolato in camera del suo coinquilino e aveva trafficato con il computer, dato che la password, alla fine, era sempre quella - lilmeowmeow93.

Quei pochi minuti prima della mezzanotte, sembravano interminabili. Stringeva tra le mani quel foglio di carta, mentre ripensava a quanto tempo Yoongi avesse passato a produrre basi musicali e testi. A quante ore del giorno e della notte avesse speso davanti al computer, con le cuffie che quasi sembravano essere incollate alla sua testa, per poter fare un buon lavoro. A quante volte lo avesse sentito sbuffare insoddisfatto per non aver concluso un lavoro nel modo in cui lo aveva progettato.

Anche in quel momento, mentre lui reggeva la mail stampata e Namjoon la torta di compleanno, era in camera sua che lavorava ad un nuovo pezzo; non si fermava mai, aveva bisogno di continuare a produrre per potersi sentire vivo, per poter esprimere il suo immenso amore per la musica.

Dopo un'ultima occhiata a Namjoon, Seokjin controllò nuovamente il suo orologio e, allo scoccare della mezzanotte, prese un respiro profondo e bussò alla porta, sentendo subito Yoongi mormorare un "Avanti".

"Tanti auguri di buon compleanno al mio disgraziato preferito!" esclamò Seokjin entrando nella camera, mentre Namjoon portava con sé la torta e accendeva le candeline.

"H-hyung" borbottò Yoongi arrossendo visibilmente mentre tratteneva un sorriso, soffiando sulle candeline. "Grazie hyung, grazie Namjoon-ie" aggiunse poi, rivolgendo ad entrambi un dolce sorriso che mostrava anche le gengive. Era il suo tratto distintivo, e a Seokjin piaceva tantissimo quel sorriso.

Namjoon appoggiò la torta sulla scrivania e prese posto sul letto del ragazzo, e così fece anche Seokjin, intimando al suo coinquilino di rimanere seduto sulla sua poltrona da studio. Il maggiore si schiarì la gola, sentendo una leggera emozione cominciare a farsi spazio nel suo corpo.

"Come ben sai, è sempre stata dura trovare il regalo di compleanno adatto a te, e non dire che non è così perché sono quasi sicuro di volerti tirare una ciabatta - lo minacciò, prima di passargli il foglio che stringeva tra le mani - ma penso che quest'anno, sia il migliore, da parte mia e di Namjoon".

Yoongi corrugò appena la sopracciglia - in un'espressione adorabile, a detta di Seokjin - e prese cautamente il foglio. Lanciò un'ultima occhiata ai due ragazzi davanti a lui e cominciò a leggerne il contenuto. Parola dopo parola i suoi occhi diventavano sempre più grandi e la sua bocca si spalancava sempre di più, mentre un velo di lacrime cominciava a formarsi.

Seokjin riuscì a vedere il corpo del suo migliore amico cominciare a tremare leggermente, sentendo poi dei piccoli singhiozzi scuoterlo sempre di più, finché non scoppiò completamente in lacrime, lanciandosi tra le sue braccia.

"V-vogliono sentire altri miei pezzi - singhiozzò sulla sua spalla, mentre Seokjin lo avvolgeva lentamente - un m-mixtape, hyung, io.. tu, voi.." non riuscì a continuare che altre lacrime cominciarono a scorrere più velocemente delle prime, la voce gli moriva in gola e la felicità nel suo cuore stava per farlo esplodere.

"E' quello che ti meriti, Yoongi, è quello che meriti" sussurrò Seokjin accarezzandogli lentamente la schiena mentre Namjoon li guardava sorridendo.

MOON | NamjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora