capitolo diciotto

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Se c'era una cosa che Kim Seokjin non riusciva a sopportare - e mai sarebbe riuscito - erano le lamentele di Yoongi che, appena apriva bocca o ne avesse la possibilità, si lamentava per qualsiasi dannatissima cosa.

Si lamentava e urlava dietro al suo computer perchè ogni tanto andava troppo lento e per questo - continuando ad urlare - si lamentava di doverne comprare uno nuovo. Si lamentava del fatto che non poteva credere ai suoi occhi quando le persone continuavano - per davvero - ad essere sempre sul piede di guerra quando si trattava di mettere prima il latte o i cereali. Ma più di ogni altra cosa al mondo, si lamentava delle stramaledettissime gite fuori porta che Hoseok aveva la mania di organizzare.

"Yoongi, ti prego, smettila" piagnucolò Seokjin avvicinandosi al minore. Continuava a lanciargli sempre lo stesso identico sguardo; quello di chi sapeva come mandarlo all'inferno e anche quale pena avrebbe patito se non avesse chiuso quella boccaccia. 

"Ma io volevo dormire, hyung - disse il minore, alzando le braccia frustrato - perché mai abbiamo deciso di fare queste cose? Ho per caso firmato uno stupidissimo contratto vincolante? Ma soprattutto PERCHÈ?".

Nel mentre Yoongi continuava con il suo discorso vuoto e privo di senso - che presentava ogni volta che uscivano per tali gite - Namjoon continuava a ridacchiare sentendo Seokjin sbuffare ancora una volta. E quest'ultimo poteva leggerglielo negli occhi che, da un certo punto di vista, anche Namjoon pensava che avere Yoongi come coinquilino doveva essere stressante. Però, dall'altro canto, lo vedeva benissimo come il suo ragazzo trovasse il tutto estremamente divertente, godendosi a pieno le loro sceneggiate.

"Avanti hyung! - esclamò Hoseok, portandosi a fianco di Yoongi mentre sorseggiava il milkshake alla fragola che aveva preso qualche istante prima insieme a Jungkook, solo che lui lo aveva preso alla banana - sai benissimo anche tu che non puoi passare tutta la giornata chiuso in camera tua, hai bisogno di muoverti, io lo faccio per te" e, asciugandosi una finta lacrima, si portò la mano sul cuore, rivolgendogli un sorrisetto.

"Un giorno di questi lo faccio fuori" sibilò Seokjin tra i denti lanciando sguardi di fuoco a Yoongi, mentre lui e Namjoon si trovavano qualche passo indietro, volgendo lo sguardo verso Taehyung e Jimin che si erano fermati per scattare delle foto assieme.

"Nah - disse Namjoon, aprendosi in un dolce sorriso, prendendo la mano del maggiore e lasciando che le loro dita si intrecciassero - ad essere sincero, trovo che la vostra amicizia sia invidiabile. Tu e Yoongi-hyung avete un rapporto così speciale che, quando siete insieme, chiunque riesce a percepirlo. Da quando abbiamo cominciato ad uscire insieme, ho avuto modo di conoscerlo meglio e, oltre ad avere sempre un occhio attento nei tuoi confronti, ha anche un sacco di talento da vendere".

Poi, come se non volesse essere sentito, si sporse verso di lui, lasciando che il proprio respiro solleticasse l'orecchio del maggiore. "Oltre al fatto che vive di musica e disprezzo verso il genere umano" mormorò, facendo scoppiare a ridere Seokjin.

"Su quello ci puoi giurare - disse il maggiore, voltando lo sguardo verso quello di Namjoon, arrossendo nel trovarlo a pochi centimetri di distanza - non ricordo una singola volta in cui non sia stato così e devo ringraziarlo perché lui è dannatamente testardo e arrogante, e fin troppo sincero, ma tutto ciò mi ha aiutato quando più ne avevo bisogno. Nonostante io voglia farlo fuori ogni giorno dal momento in cui apro gli occhi, gli voglio davvero bene".

"Ti voglio bene anche io, hyung" mormorò Yoongi cogliendolo completamente di sorpresa. Infatti, il malcapitato sobbalzò finendo contro Namjoon che lo trattenne tra le proprie braccia prima che potesse andare a cadere in mezzo all'erba.

"Yah! Disgraziato, che ti ho detto sul non prendermi alla sprovvista!" gli urlò contro Seokjin, facendo scoppiare a ridere l'intero gruppo, compreso Yoongi che scrollò appena le spalle. Il maggiore si morse il labbro inferiore e cominciò subito a pensare ad un modo per fargliela pagare. Era già la seconda volta che succedeva, non poteva certo fargliela passare liscia.

Sorrise malignamente. "Yah, non è la ragazza che ti piace del tuo corso di musica quella?" chiese Seokjin, alzando un braccio per puntare il dito verso il nulla.

Yoongi, preso alla sprovvista, si ritrovò a girare completamente la testa per cercarla con lo sguardo, prima di bloccarsi e mordersi l'interno della guancia; lui non aveva mai fatto vedere a Seokjin quella ragazza. "Ma tu non l'hai mai vista!" esclamò il minore.

"No, non l'ho mai vista - disse Seokjin alzando appena le spalle, rivolgendogli poi un occhiolino - ma ho visto le tue belle guance tutte colorate, è abbastanza!". Scoppiò di nuovo a ridere, vedendo Yoongi spalancare gli occhi e deglutire a fatica, ma prima che potesse dire altro, Seokjin aveva già afferrato la mano di Namjoon e lo aveva trascinato con sé, allontanandosi dal gruppo di amici, sentendo in lontananza gli insulti del minore e le risate di tutti gli altri.

"Mi piacciono questi vostri fuori porta - ammise Namjoon, attirando a sé il ragazzo, avvolgendo un braccio attorno alla sua vita, prima di avvicinarsi e strofinare le punte dei loro nasi - vedrò di non perdermene nemmeno uno".

Seokjin sorrise leggermente, portando una mano sul volto di Namjoon, tenendolo accanto al proprio. "Vedrò di tenerti aggiornato, allora" sussurrò il maggiore, rivolgendogli un occhiolino prima di avvicinarsi e far collidere le loro labbra.

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