Capitolo 1

886 19 0
                                    

La nostra storia ha inizio quando, presso il Ministero della Magia, viene decretato il verdetto del processo contro la famiglia Malfoy per essere stati seguaci di Voldemort: Lucius Malfoy: condannato a scontare 5 anni per essere stato un accanito seguace del Signore Oscuro e per aver cruciato per anni il suo unico figlio. Narcissa Malfoy: condannata a scontare 8 mesi per essere stata una mangiamorte solo per seguire il marito (la pena è stata ridotta perché durante la battaglia mentì a Voldemort, lasciando in vita Harry). Draco Lucius Malfoy: lasciato in libertà in quanto "vittima della situazione" e obbligato a diventare un seguace del Signore Oscuro. Prima che i genitori del ragazzo fossero portati direttamente ad Azkaban, Lucius, che aveva lavorato per il Ministero molti anni, chiese qualche minuto per poter salutare bene la sua famiglia (visto che in prigione dividevano i detenuti: i maschi nell'ala ovest, mentre le femmine nell'ala est). Concesso il permesso, furono portati tutti e tre in una stanza per rimanere da soli: Draco appena la guardia uscì si gettò piangendo tra le braccia della madre che, come lui, era in lacrime.~ Draco, figlio mio, vivi la tua vita, goditela tutta e non lasciare niente in sospeso; dimentica il tuo passato e iniziane una nuova, più felice, anche senza di noi e soprattutto perdonaci per le sofferenze che ti abbiamo causato~ Draco ancora tra le braccia della madre disse singhiozzando ~No non voglio!~ ~Draco ti prego fallo per me. Promettimelo!!~ ~Ok madre te lo prometto!~ disse staccandosi dalla madre, facendo un debole sorriso e asciugandosi le lacrime con la mano. A questo punto si girò verso il padre, che era rimasto in disparte, e disse con un tono sarcastico ~Un Malfoy non piange mai, giusto?~ , Lucius rimase scioccato dalle parole del figlio; in un altro momento avrebbe reagito male, ma in una situazione del genere, senza dire niente abbracciò il figlio. Draco, senza parole, ricambiò il gesto affettuoso del padre godendoselo appieno. Era un abbraccio che aspettava da tempo, non uno dato dalla madre o dall'amico, ma un abbraccio paterno: un gesto che per una persona qualunque può significare poco, ma per il ragazzo significava molto, visto che il padre non faceva mai quei gesti. Finito il tempo a loro disposizione si scambiarono gli ultimi saluti, gli ultimi sguardi, pensando che forse non ce ne sarebbero stati altri. I genitori furono scortati ad una macchina, di un lucido nero, molto elegante, e di quelle costose, che li avrebbe condotti in prigione; mentre il signorino Malfoy fu accompagnato all'uscita del Ministero, e con una nota di disperazione, si avviò verso casa.

Arrivato a casa fu assalito dell'angoscia: non voleva rimanere dentro il Malfoy Manor visto che quelle pareti erano impregnate di ricordi orribili, che facevano tornare scene di grande sofferenza nella sua testa, che gli ricordavano gli anni più brutti della sua vita, così chiese al suo migliore amico, Blaise Zabini, se poteva ospitarlo per un po'.

***

~Dra svegliati!!! È quasi mezzo giorno... dobbiamo allenarci a Quidditch!~ Blaise provava da almeno trenta minuti a svegliare un certo ragazzo dai capelli biondo platino, che però sembrava non avere la benché minima intenzione di alzarsi da quel letto così comodo e caldo che lo ospitava ormai da quasi tre settimane.

Dopo aver ricevuto un paio di cuscinate in testa, si decise ad alzarsi. ~Ok ok sono sveglio!! Ma ora smettila di urlare o ti schianto all'istante ok?~ disse con il suo solito sorrisetto stampato in faccia.
Per tutta risposta Blaise gli diede un'altra cuscinata e tra una risata e l'altra gli disse ~Così impari! Dai ora scendiamo che sto morendo di fame~. Draco si preparò, così finalmente i due amici poterono scendere per fare un abbondante mangiata. La signora Zabini entrò in cucina poco dopo con in mano due lettere, che erano molto familiari ai due giovani
~ Sono appena arrivate...una è per te tesoro~
~Grazie madre non credevo che me l'avrebbero mandata~
~Non dire sciocchezze, ad ogni modo ce n'è una anche per te Draco~. Rimasto scioccato dalle parole appena uscite dalla bocca della donna davanti a sé, il biondo non riuscì a spiaccicare parola che non fosse "Grazie" e così dicendo, senza aggiungere nient'altro salì al piano di sopra e si diresse in camera per aprire la piccola busta, con la tipica scritta fresca di colore verde smeraldo...
La lesse tutta d'un fiato: "La invitiamo a frequentare il suo ultimo anno alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts..." queste parole continuavano a rimbombargli nella testa...
Non ci poteva credere che dopo tutto quello che aveva fatto, la nuova preside della scuola lo stava invitando a ritornare il 1° Settembre. Non poteva essere più felice, d'altronde, anche se faceva fatica ad ammetterlo (colpa dell'orgoglio da Malfoy), Hogwarts era stata la sua casa per i precedenti 6 anni.

Dopo aver riposto con cura la lettera nel comodino, si diresse verso il giardino della casa con la sua mitica firebolt, pronto per il regolare allenamento con il suo amico. Durante le settimane passate insieme si erano esercitati duramente, così Draco era diventato molto bravo e riusciva a giocare in tutti i ruoli ma, come c'era da aspettarsi, eccelleva sempre come cercatore, difatti riusciva a prendere il boccino d'avvero in fretta, e quasi senza il minimo sforzo.
Il giorno trascorse come tutti gli altri, mentre quella notte fu diversa, perché Draco la passò quasi tutta in bianco per via della troppa felicità nel tornare ad Hogwarts...sapeva che, molto probabilmente, non sarebbe stato venerato da tutti i serpeverde come gli anni passati, ma sarebbe riuscito a riconquistarsi la fiducia di tutti, e lo avrebbe fatto soprattutto per dimostrare che lui valeva di più di quanto valesse suo padre. Con questi pensieri che gli balenavano in testa si addormentò sereno.

I Restart With You || DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora