10

82 7 0
                                    

FRED POV'S

Mi sveglio a causa di un rumore assordante come un boato.
Apro gli occhi e cerco con la mano la sveglia per poterla spegnere ma quando mi accorgo che non c' è niente apro lentamente gli occhi e mi ritrova davanti la figura snella e slanciata di Annarita, già pronta, che mi guarda con le braccia incrociate, con affianco Cassandra che tiene qualcosa in mano
<<Che succede?>> chiedo con la voce ancora impastata dal sonno
<<Possibile che tu ti dimentichi tutto? Almeno ti ricordi come ti chiami?>> mi chiede Annie con una nota di sarcasmo nella voce
<<Certo che me lo ricordo ma che ore sono?>> domando mettendomi a sedere nel letto con ancora quel suono assordante nelle orecchie
<<Le cinque>>
<<E perché mi avete svegliato alle cinque? E per favore Cassandra potresti spegnere la tua sveglia? Fa un rumore incredibile>>
<<Oh si scusami>> dice Cassandra spegnendo quella diavoleria. Non capisco come abbia fatto a portarsela dietro, visto che pesa quanto un bambino di cinque anni ed è molto ingombrante
<<Comunque ti abbiamo svegliato presto perché dobbiamo partire per andare a casa di Ragnor>> dice Annarita con voce esasperata
<<Cavolo è vero!>> dico alzandomi di scatto e solo ora noto Lucy dietro di loro anche lei già pronta ma ancora mezza addormentata.
Ci metto poco a prepararmi anch' io e, senza nemmeno fare colazione, usciamo di nascosto dall' Istituto.
Ognuno di noi ha un arma con sé: Lucy ha un arco e una faretra piena di frecce in spalla e in tasca ha la bacchetta; Cassandra ha una spada 'mondana' come l' ha definita Annarita, cioè una spada normale, in una mano, presa dall' armeria dell' Istituto, e la bacchetta nell' altra; Annarita ha la sua spada angelica, Nuriel, in mano e la sua spada in bronzo celeste, Sapienza, in tasca, inseme allo stilo e alla bacchetta; Io ho una spada mondana, sempre presa dall' armeria dell' Istituto, e la bacchetta in tasca. Annarita si è inoltre portata uno zaino con dentro un po' di cibo rubato dalle cucina, che non ci basterà per tutto il viaggio, e qualche indumento per ciascuno di noi.
Sono ore che camminiamo e non ci siamo mai fermati. Siamo appena fuori Londra e nessuno da quando siamo partiti ha detto una parola. Decido di parlare per allentare la tensione che è palpabile
<<Da quante ore stiamo camminando? Che ne dite se ci fermiamo un po'?>>
<<Direi che è un ottima idea. Poi ho una fame che non ci vedo>> dice Cassandra guardando Annarita con un sorriso speranzoso. Anche Lucy, che si vede dal volto che era ancora assonnata, guarda Annarita speranzosa
<<E va bene. Ci fermiamo ma solo pochi minuti. Non è sicuro stare troppo tempo in un solo posto>>
<<Evviva>> e detto questo Cassandra corre verso un campo abbandonato e si stende per terra in mezzo ai fiori.
Annarita sospira esasperata, come se avesse una bambina a cui fare la guardia ma so che le vuole un gran bene. Ci sediamo anche noi per terra e Annarita prende dallo zaino dei panini e li distribuisce
<<Finalmente si mangia! Pensavo che sarei rimasta a digiuno fino a stasera>> dice Cassandra prima si addentare il panino
<<Non vi avrei mai lasciato a digiuno! Ve li avrei fatti mangiare mentre camminavamo>> dice Annarita con voce ferita
<<Lo so infatti l' ho detto apposta. Sei pur sempre la nostra mammina>> dice Cassandra per poi scoppiare a ridere e facendo ridere anche me e Lucy. Annarita però non ride, anzi è diventata tutta rossa in volto ed, lo si vede dalla sua espressione corrucciata, è arrabbiata.
Dopo poco sbotta <<Io non sono una mammina. Siete voi che con i vostri atteggiamenti irresponsabili mi costringete ad esserlo>> e detto questo ritorna a mangiare il suo panino
Capisco che non è arrabbiata per quello che le ha detto Cassandra ma per il fatto che noi l' abbiamo voluta seguire anche se sappiamo che noi non siamo addestrati a quei pericoli e che quindi potremo farci molto male e lei si sentirà responsabile dell' accaduto.
Così mi avvicino a lei e le dico sotto voce
<<Non arrabbiarti, dai. So che quello che hai detto non lo pensi davvero. È la paura che noi possiamo farci male che ti fa dire questo>>
Lei spostò il suo sguardo dal panino su di me. Erano giorni che i suoi occhi non si specchiavano nei miei. Da quando ci stavamo per baciare nella palestra dell' Istituto ha sempre cercato di evitarmi e, quando non poteva, evitava il mio sguardo. Ora che li rivedo mi sembra di sentirmi di nuovo a casa. I suoi occhi sono stupendi: generalmente sono color cioccolato però quando è triste o arrabbiata diventano più scuri, che a volte sembrano neri e si confondono con le pupille. Quando invece è felice i suoi occhi diventano più chiari e, a volte, alla luce del sole sembrano ambrati.
Tiene ancora il suo sguardo nel mio e mi guarda come se non capissi niente, come se stesse decidendo se mandarmi a quel paese e voltarsi oppure affrontarmi. Dopo un po' distoglie lo sguardo e stava anche per dirmi qualcosa se non si fosse sentito un boato
<<Cos' è stato?>> chiede Cassandra allarmata
<<Ti prego fa che non sia quello che penso, fa che non sia quello che penso>>
Di nuovo un altro boato e questa volta fa tremare la terra sotto di noi
<<Di immortales ma perché tutte a me?>>
<<Che succede Annie?>>
<<Succede che ora voi tre dovete allontanarvi immediatamente da qui prima che arrivi....>> un altro boato ancora più forte
<<Prima che arrivi chi, Annarita?>> chiede Lucy preoccupatissima
<<Un ciclope! Ecco cosa! Ed è pericoloso soprattutto per voi>> disse lei indicandoci
<<Quindi farete meglio a nascondervi in un posto sicuro mentre cerco di batterlo>> e detto questo prede dalla tasca un aggeggio babbano per fare i calcoli, la calcolatrice se non mi sbaglio, digita dei numeri e subito questa si trasforma in una spada luccicante
<<Ma tu hai già affrontato un ciclope. Saprai farlo anche ora>> disse Cassandra
<<Ma quando lo affrontai io non lo uccisi. Lo ferii soltanto. Da sola non potrò mai farcela perché abbiamo una sola spada in bronzo celeste. Spero che gli dei mi proteggano>>
Un altro boato e davanti a noi si staglia la figura di un gigante, credo di dodici metri, che però doveva avere un solo occhio poiché si muoveva sbandando un po'.
Annarita si lancia subito all' attacco, colpendolo alla gamba. Questo non fa altro che arrabiarlo e scatena tutta la sua furia su di lei. Annarita è più agile di lui quindi riesce a schivarlo e gli salta sul braccio correndo verso il collo. Il ciclope però la intercetta e con due dita la scaraventa giù. Lei cade rovinosamente a terra, ma si rialza poco dopo anche se ha vari tagli sulle braccia e i pantaloni strappati. Attacca nuovamente il ciclope, questa volta alle spalle, infilzandolo con la spada. Il ciclope grida di dolore e con una mano la scaraventa di nuovo via.
Vorrei andare ad aiutarla ma so che non farei altro che peggiorare le cose. Non riesco a rimanere qui con le mani in mano quindi che si fottano tutti.
Io vado ad aiutarla.
Prendo la spada mondana, anche se so che non servirà a niente, e attacco il ciclope. Annarita mi vede e mi urla contro
<<Cosa stai facendo idiota che non sei altro?>>
<<Ti aiuto a non morire>>
<<Così non fai che peggiorare le cose>> mi dice mentre attacca nuovamente il ciclope e fa un verso di stizza
<<Ahhh, voi stupidi Grifondoro, sapete solo mettervi in pericolo>> Non do peso a quello che ha detto e attacco nuovamente il ciclope, tentando di ferirlo al piede ma la mia spada gli passa attraverso, mentre Annarita lo pugna alla gamba.
Il ciclope però sembra essersi fatto solo il solletico e con una mano scaccia via Annarita che cade a terra. Vedo che non si alza e corro verso di lei. Il ciclope mi segue e io, preso dal panico decido di prendere la spada di Annarita e attacco il ciclope.
Non essendo agile come Annarita non riesco a colpirlo in modo preciso ma riesco ad evitare di farmi scaraventare via.
Continuo ad attaccarlo ma lui sembra non voler mollare e all' improvviso si volta verso di me. Stava per avvicinare la sua mano a me per scaraventarmi via se una freccia non lo avesse colpito al braccio.
Si volta nella direzione da cui era arrivata la freccia ma si rigira subito verso di me ma si ferma di nuovo quando un altro paio di frecce lo colpiscono. All' inizio pensavo che fosse stata Lucy a lanciarle ma quando mi giro noto un gruppo di ragazze.
Indossano delle camicie bianche, dei pantaloni mimetici d' argento e gli anfibi e tutte hanno degli archi in spalla, tranne una dai capelli corvini, che è vestita con abiti da punk e in una mano ha un enorme scudo e nell' altra una spada ma ha comunque l' arco in spalla.
Il ciclope si dirige verso di loro e le attacca ma loro sono più veloci e lo colpiscono dappertutto. Le ragazze in poco tempo riescono a sconfiggere il ciclope e subito dopo la ragazza punk si dirige verso di noi.
Adesso che è più vicina noto i suoi occhi azzurri, quasi come i miei, e ha un espressione preoccupata. Inoltre indossa una specie di corona d' argento, forse un diadema, quindi credo che sia una specie di capo di questo gruppo.
Si abbassa su Annarita e la prende in braccio
<<Preparate le tende, ci accampiamo qui. Dobbiamo curarla>> dice alla ragazza al suo fianco che annuisce e corre immediatamente dalle altre sue compagne per dare l' ordine.
Mi avvicino ad Annarita e alla ragazza
<<Chi sei? Come fai a conoscere Annarita?>> le chiedo molto preoccupato, soprattutto per Annarita.
La ragazza si volta verso di me, con ancora Annarita in braccio
<<Io sono Talia Grace, figlia di Zeus e luogotenente delle Cacciatrici di Artemide. Non preoccuparti ragazzo, conosco Annarita da tanto tempo, è molto forte. Ce la farà>> e detto questo ci incamminiamo verso le altre ragazze che stanno allestendo l' accampamento.
La ragazza, Talia, con ancora Annie in braccio, la porta verso una tenda bianca e vi entra dentro. Io esito un momento ma la paura per Annie mi spinge ad entrare.
Una volta entrato vedo vari armadietti con dei medicinali, credo, alla destra mente alla mia sinistra vedo un paio di lettini da campo e nell' ultimo vedo Annie stesa e subito corro verso il lettino, sedendomi su una sedia accanto a lei
<<Non preoccuparti è sana e salva>> mi dice Talia avvicinandosi ad Annie ed accarezzandole i capelli <<Davvero? Ah menomale. Ho avuto così tanta paura di perderla>> <<Come ti ho già detto, è molto più forte di quanto tu possa immaginare. Ora però deve riposare, le ho già dato un cucchiaino d' ambrosia ma non voglio esagerare. Questa sera verrà una delle mie sorelle Cacciatrici e gliene darà un altro poi domani mattina si vedrà>>
<<Grazie mille per quello che state facendo per lei>>
<<È il minimo che potessi fare per lei. L' ho vista crescere e diventare la forte ed intelligente guerriera che è oggi, è un po' una sorella per me>> <<Oh scusami. Posso chiederti una cosa ehm... Talia, giusto?>>
<<Si, dimmi>>
<<Per caso hai visto due ragazze, una con i capelli castano chiaro egli occhi azzurri e l'altra con i capelli castano scuro e gli occhi verdi?>>
<<Intendi le tue amiche? Si le ho viste. Quando le ho lasciate stavano montando la tenda>>
<<Per fortuna stanno bene anche loro>>
<<Ho detto loro che se volevano, più tardi potevano passare qui. Ora sarebbe meglio che anche tu vada a riposare>>
<<No. Io resto qui con Annie>>
<<Va bene>> dice lei prima di andarsene lasciandomi da solo con la mia bella addormentata.

Wizards and Nephilim of Olympians 1 - My Life Is StrangeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora