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CASSANDRA POV'S

Charis continua ad addentrarsi nella foresta e la vegetazione comincia a farsi sempre più fitta e inoltre inizia anche a calare la notte, il che mi impedisce di vedere se ci sono creature che ci osservano o che stanno per attaccarci.
Mentre siamo ancora in groppa all' enorme segugio inizio a sentire un po' di sonnolenza ma cerco di tenere gli occhi aperti in caso di pericolo. Dopo un poco però, dopo aver cercato anche di intavolare una conversazione con Lucy, il sonno riesce a battermi e lentamente mi adagio sul collo di Charis, cadendo in un sonno profondo.

Sono in una sala bianca e molto illuminata, priva di pareti e apparentemente vuota. Comincio a camminare per verificare se ci fosse qualcuno e all' improvviso vedo qualcuno di spalle.
Faccio un passo leggermente avanti e noto che la persona di spalle è una donna. Ha i capelli castani lunghi e mossi, come quelli di Annarita, e indossa un lungo abito bianco privo di maniche e tra le mani tiene una lancia.
Mi avvicino con calma alla donna per capire quali sono le sue intenzioni, che non sembrano molto amichevoli vista la lancia. Quando arrivo ad esserle abbastanza vicino affinché possa sentirmi, mi fermo
<<Chi sei?>>
<<Non preoccuparti giovane figlia dell' Angelo. Non sono qui per farti del male>>
<<Forse mi state scambiando con qualcun' altra. Io non sono una Shadowhunters>>
<<Sei Cassandra, amica di Annarita?>> mi domanda la donna voltandosi.
Ha un volto molto bello ma allo stesso tempo severo e leggermente inquietante. Gli occhi, di un grigio tempesta, luminosi ma allo stesso tempo trasmetto una certa freddezza e severità.
C' è qualcosa nel suo viso che mi ricorda Annarita in un certo senso e le due, a quanto pare, si conoscono ma Annie non mi ha mai parlato di una donna dai capelli castani e gli occhi grigi
<<Si, sono io>>
<<Allora non ti sto scambiando con nessun altro. Ora però mi devi ascoltare. Annarita è in pericolo e credo che questo tu lo sappia già. Il segugio ora vi lascerà davanti all' uscita della foresta perché da lì in poi non può più proseguire. Voi dovrete uscire dalla foresta e dirigervi verso Nord fino a quando non vedrete in lontananza un castello. Fermatevi quando vedrete un ulivo rigoglioso, ai cui piedi vi farò trovare le armi di Annarita e dell' altro ragazzo. Solo dopo aver preso le armi potrete introdurvi nel castello per liberare Annarita e i suoi amici>> dice la donna facendo un passo verso di me
<<Come fate a sapere queste cose? E poi non mi avete ancora detto chi siete>>
<<Sono la madre di Annarita. Non credo che Annarita parli spesso di me con gli altri>>
Per tutti i fondatori di Hogwarts! Sto parlando con una dea!! E sono stata anche scortese, avrei dovuto chiamarla signora? Avrei dovuto farle una riverenza? Cosa si fa quando si è davanti ad una dea?
Aspetta Cassandra, non iniziare ad andare nel panico e farti mille paranoie. Tu sei già stata davanti ad una dea e non hai fatto nulla che l' ha offesa. Si ma questa dea è particolare e non perché è la dea della sapienza e della strategia militare o perché è la dea guerriera ma perché è la madre della mia migliore amica.
Respira Cassandra. Devi respirare. Le cose non cambierebbero tra te ed Annie se tu non dovessi piacere a sua madre. Alla tua Annie non è mai piaciuta eppure siete ancora amiche. Ora torna una persona normale e cerca di non sembrare un ebete adesso che lo sai
<<Invece Annie mi ha parlato di voi qualche volta solo che ma non vi immaginavo così>> dico cercando di essere il più formale possibile
<<Lo so. Nessun mortale conosce la mia vera forma e se l' ha mai vista non è sopravvissuto per raccontarlo>>
<<Lo so. Annie me lo ha detto anche se è vero non parla molto di voi>>
<<Io e mia figlia non abbiamo un bel rapporto madre-figlia. Io essendo una dea ho i miei doveri e quindi non sono mai stata una madre molto presente, non solo per Annarita ma per tutti i miei figli. Annarita è la più piccola dei miei figli ma è anche quella che ha più responsabilità sulle spalle per le sue discendenze e per la sua tripla vita. Lei avrebbe voluto il mio sostegno e il mio supporto, lo so anche se è troppo orgogliosa per ammetterlo, ma non ho mai potuto darglielo quando ne aveva bisogno. Questo è il difetto di avere un genitore divino: noi divinità non possiamo vivere delle vite mortali se vogliamo rimanere tali. Per questo non parla molto di me, si sente come tradita dalla sua stessa madre e un po' ha ragione. Sarei dovuta starle un po' più vicino quando ne aveva bisogno invece ho lasciato che affrontasse tutto da sola>>
<<Voi avete fatto il possibile per stare vicino a vostra figlia. Non sta a me giudicare se siete o no una buona madre ma amate vostra figlia e le volete bene. Quindi anche se non siete stata molto presente in passato potete recuperare adesso. So che comunque non ci sarete ogni momento ma credo che se Annarita capirà che voi anche se siete lontana da lei la supportate, la sostenete e la proteggete sempre, riuscirà a perdonarvi perché anche lei vi vuole bene>>
<<Annarita è fortunata ad avere un' amica come te>>
<<Mi crede se le dico che quella fortunata tra le due sono io. Sua figlia è la migliore amica più fantastica che qualcuno possa desiderare. Mi ha sempre aiutato e mi è sempre stata accanto, nel bene e nel male, persino quando altri, al suo posto, si sarebbero allontanati da me>>
<<Lei è sempre stata gentile e generosa con tutti, anche con chi l' ha fatta soffrire. Non credo proprio che queste qualità le abbia ereditate da me. Ha ereditato tutti i miei pregi e l' opposto dei miei difetti, come ad esempio la superbia>>
<<Anche lei ha il suo lato superbo altrimenti sarebbe perfetta, senza nessun difetto ma è pur sempre un essere umano>>
<<A quanto pare però c' è qualcuno che la vede così o mi sbaglio?>> domanda la dea sospettosa
<<Intendete Fred?>>
<<Si, il ragazzo dai capelli rossi. Li ho tenuti d' occhio da lontano in questi giorni e mi è sembrato come se provasse qualcosa di più di una semplice amicizia>>
<<Probabilmente prova qualcosa per Annie. Io ne sono sicura che entrambi provino qualcosa l' una per l' altra solo che ancora lo devono capire>> le rispondo seria
<<Credi che sarebbe capace di far soffrire mia figlia?>> mi domanda seria
<<No, non ne sarebbe capace. Potrei metterci la mano sul fuoco. E poi, se mai dovesse farla soffrire, si ritroverebbe quattro uomini arrabbiati con me al comando pronti a fargli rimpiangere di essere nato>>
<<Allora proverò a fidarmi ma comunque continuerò a tenerlo d' occhio>>
<<L' istinto materno è infallibile nelle questioni d' amore vero?>>
<<Per i miei figli voglio solo il meglio e desidero che loro siano felici e devo essere certa che lui lo sia>>
<<Mi è dispiaciuto dovervi conoscere in queste circostanze>>
<<Neanche a me ha fatto piacere dover conoscere la migliore amica di mia figlia in queste circostanze purtroppo però per i semidei è questa la normalità>>
<<Ora che succederà?>>
<<Ora ti risveglierai e poi succederà tutto quello che ti ho detto prima e tutto dovrebbe andare per il verso giusto>>
<<Grazie, signora. Per tutto quello che state facendo>>
<<Non serve che mi ringrazi>>
Stavo per allontanarmi per andarmene quando la dea mi chiama
<<Cassandra. Ricorda come ti ho chiamato all' inizio, solo questo>>
<<Va bene>> dico prima di voltarmi e cominciare a camminare per il corridoio bianco per poi venire illuminata da una luce eterea

Wizards and Nephilim of Olympians 1 - My Life Is StrangeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora