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ANNARITA POV’S

Vedo tutto scuro, non riesco ad aprire gli occhi ma riesco a percepire qualcuno che mi tiene costantemente la mano, non muovendosi di un millimetro.
Dopo un po’ sento nella mia bocca un sapore familiare, i cannoli siciliani. È impossibile che mi abbiano dato dei cannoli se io non ho mosso la bocca per masticare. Capisco cosa possano avermi dato e provo a riaprire gli occhi, riuscendoci. Una volta aperti vedo che mi trovo in una tenda da campo, stesa su una brandina.
Attorno a me ci sono Fred, che mi tiene la mano senza muoversi, Lucy, Cassie, Talia e Ivy, la sorella gemella di Hayden, nonché braccio destro di Talia.
Lei e il fratello scapparono dopo la morte della madre e insieme arrivarono al Campo. Due anni dopo, Ivy decise di entrare a far parte delle cacciatrici, lasciando Hayden distrutto dal dolore di aver perso anche la gemella. Con il tempo lui ci ha fatto l’ abitudine ma soffre lo stesso nel pensare che lei potrebbe non morire mai, però sembra aver accettato la sua scelta.
Mi alzo a sedere sul letto e vedo tutti i miei amici che sorridono, soprattutto Fred che, appena vi ha visto sveglia, stringendomi ancora la mano, mi ha stampato un bacio sulla fronte per poi accarezzarmi i capelli con l’ altra.
<<Per quanto tempo sono rimasta incosciente? Comunque grazie Talia, l’ ambrosia mi è stata utile>>
<<Sei rimasta incosciente per un giorno. Comunque cosa ti è saltato in mente? Saresti morta se non fossimo arrivate in tempo>> mi dice Talia furente
<<Che avrei dovuto fare? Lasciare che ci inseguisse e poi ci bloccasse in qualche vicolo cieco? Ho attaccato perché era la cosa più saggia da fare>>
<<A volte mi sembra di sentire Annabeth. Voi figli di Atena siete sempre così razionali ma la superbia rimane sempre il vostro difetto più grande>>
<<La mia non era superbia è solo che sapevo che se non avessi attaccato io per prima, ci avrebbe inseguiti e poi ci avrebbe uccisi tutti>>
<<Tutti abbiamo bisogno di una mano Annarita. Anche se nel tuo caso hai avuto un aiuto un po’ inutile>> dice lei guardando Fred
<<Potremmo rimanere solo io e Annarita per favore?>> dice rivolta ai presenti.
Uno alla volta escono tutti fino a che rimaniamo solo Talia, io e Fred, che mi tiene ancora la mano
<<Ho detto solo io e Annarita>> dice Talia truce verso di lui. Fred si volta verso di me
<<Torno tra poco va bene?>> e detto questo mi schiocca un bacio sulla guancia per poi uscire dalla stanza
<<È il tuo ragazzo?>>
<<No, certo che no. È il mio migliore amico>>
<<Credo che tu per lui sia qualcosa di più>>
<<Ma che dici? A volte mi sembri Cassandra quando parli>>
<<Credimi. Se non avesse già qualcun’ altra nei suoi pensieri avrebbe iniziato a flirtare con tutte noi, è nella loro natura Tu a lui non sei per niente indifferente, credimi>>
<<E io ti ripeto che è solo il mio migliore amico>>
<<Se fosse solo il tuo migliore amico non ti sarebbe rimasto costantemente accanto. Non si è mosso nemmeno per un istante. Lui ti ama e te lo dice una che nella sua vita ha amato una sola persona>>
Capisco a chi si riferisce. Era da sempre stata innamorata di Luke e probabilmente lo era anche lui, però è morto quasi dieci anni fa, sacrificandosi per salvare il mondo
<<Posso farti una domanda?>>
<<Certo>>
<<Come fai a capire di essere innamo…. Ah no scusa non è niente>> dico imbarazzata sapendo che lei non può provare alcun sentimento verso un ragazzo
<<Vuoi sapere come faccio a capire se una persona mi piace o no?>>
<<Mhmh>>
<<Io questo non lo saprò mai però vedo il modo in cui Percy guarda Annabeth e come Jason guarda Piper. Hanno lo stesso sguardo che ha il tuo ‘amico’ quando ti guarda>>
<<Grazie Tal>>
<<Di niente piccola guerriera>> e detto questo si avvicina e mi abbraccia per poi andare via.
Dopo poco entra Fred e si siede subito di fianco a me
<<Come ti senti?>>
<<Come se un troll di montagna mi avesse fatto fare le montagne russe su di lui>> rispondo semplicemente per poi scoppiare a ridere e con me anche Fred <<Scherzi a parte, mi sento meglio. L’ ambrosia ha fatto il suo effetto>> <<Ho avuto tanta paura, Annie. Quando ho visto che non ti rialzavi sono corso immediatamente da te. Ho cercato di proteggerti ma il mostro continuava ad avanzare verso di noi. Per un momento ho pensato che sarei morto senza riuscire a proteggerti. Se non fossero arrivate le Cacciatrici quel coso ci avrebbe uccisi. Ti avrebbe ucciso>> dice triste. Rimaniamo per un po’ in silenzio
<<Ti è mai capitato di avere paura, veramente paura?>> mi chiede guardandomi negli occhi. Sostengo il suo sguardo per un po’ poi sospiro appoggiando la testa al cuscino
<<Una volta un uomo saggio mi disse che il segreto per non aver paura è di non avere niente da perdere e al momento ho troppe cose che potrei perdere>>
<<Quindi hai paura?>>
<<Si, ho paura. Ho paura di perdere Magnus. Ho paura di arrivare troppo tardi e di non poterlo salvare. Ho paura di non essere in grado di salvarlo. Ho paura di non essere in grado di proteggervi. Ho paura di perdervi>> dico tutto d’un fiato.
Rimaniamo in silenzio per un po’ poi Fred ride. Lo guardo interrogativo. Lui smette di ridere e mi guarda
<<Pensavo che la strega più secchiona del suo anno, che addirittura trasgredisce le regole per fare scherzi a Gazza, non avesse paura di niente>> <<E invece hai appena scoperto che anche io posso avere paura. Complimenti Fred Weasley, hai fatto la scoperta del secolo>>
<<Non hai capito quello che volevo dire. Pensavo che tu, che oltre ad essere una strega, sei figlia di una dea e una cacciatrice di demoni, fossi abituata a vivere una vita spericolata. Mi ha stupito il fatto che tu avessi così tante paure, tutto qua>>
<<La mia vita è strana. Tre mondi, uno diverso dall’altro, che non si sono mai uniti tutti e tre insieme, e io li rappresento tutti e tre. A volte ci sono anche delle incongruenze, ad esempio il fatto di essere sia figlia di una dea, e quindi di avere del sangue divino, sia una shadowhunter, e quindi avere sangue di angelo, è uno di quei tanti punti interrogativi che mi pongo. Anche se è strana e incomprensibile, adoro la mia vita. Se non fossi una shadowhunter non avrei conosciuto Magnus, Alec, Rafael, Max, Izzy e gli altri. Se non fossi una semidea non avrei avuto questa famiglia allargata che ho ora, tutti i miei fratelli e sorelle, non avrei conosciuto Hayden e tutti i miei amici del Campo. Se non fossi una strega non avrei conosciuto Lucy, Cassie, i tuoi cugini, te.>> gli dico sorridendogli debolmente. Lui si avvicina, mi prende la mano e l’ accarezza
<<Anche a piace la tua vita. Come farei senza la mia compagna di scherzi con piani geniali? Come farei senza la mia secchiona preferita, che mi passa ogni volta i compiti di Storia della Magia>>
<<Nota per me: mai più passarteli. Devi imparare a farli da soli” dico trattenendo le risate
<<Dai e ora come farò? Comunque, come farei senza la mia pazza, gentile, generosa, simpatica e gioiosa Corvonero? Come farei senza la persona più importante della mia vita?>> e detto questo inizia ad avvicinare il suo viso al mio.
Sta per baciarmi. Di nuovo. E ha anche detto che per lui sono importante. Quindi gli piaccio? Ma lui mi piace? Non lo so, non lo so.
Mentre cerco di rispondere alle mie domande, lui continua ad avvicinarsi e mi avrebbe anche baciato se non fosse entrata Ivy
<<Annarita posso parlarti un attimo da sola?” rivolgendo uno sguardo truce a Fred. Lui si gira verso di lei
<<Stavo giusto per andarmene. Torno più tardi>> e detto questo mi dà un bacio sulla fronte per poi uscire dalla tenda. Appena Fred se ne fu andato Ivy si avvicina a me e si siede dove fino a qualche minuto era stato seduto Fred
<<Come stai?>>
<<Bene. Se non fosse stato per voi sarei morta e non ho ancora avuto modo di ringraziare voi Cacciatrici per avermi salvato
<<Non avrei mai lasciato morire una semidea e in particolar modo la migliore amica di mio fratello>> e detto questo si rattrista un po’
<<Sai per caso come sta?>>
<<L’ ultima volta che l’ ho sentito è stato due giorni fa. Non preoccuparti sta bene>> le dico sorridendo.
A volte mi ricorda molto il gemello, anche se fisicamente si è fermata a dieci anni. Ha i capelli biondo miele che le arrivano alle spalle, gli occhi verde chiaro, l’ unica cosa che ha di diverso dal fratello che invece li ha verde smeraldo, che spiccano sulla carnagione lattea. Sembra la sua miniatura al femminile e, quando li ho conosciuti, erano talmente uguali che non riuscivi a distinguerli e il fatto che Ivy portasse i capelli a caschetto non aiutava. Lei sospira sollevata alla mia risposta
<<Grazie agli dei, pensavo gli fosse successo qualcosa. È da quando me ne sono andata dal Campo l’ estate scorsa che non lo sento. Ce l’ ha ancora con me per essere diventata una Cacciatrice e per averlo lasciato da solo. Io non l’ ho fatto perché non volevo più stare con lui. È mio fratello gemello, gli vorrò sempre bene ma ho scelto di diventare una Cacciatrice perché so che è questo il mio posto. Qui mi trovo bene e sono felice ma non riesco a sopportare che mio fratello non mi parli più per una scelta che mi ha reso felice e mi rende felice tuttora>>
<<Lo sai che Hayden ti vuole bene ma ancora non riesce a metabolizzare che un giorno lui sarà vecchio e tu invece avrai ancora dieci anni e non vuole pensare al caso in cui tu possa morire prima di lui in battaglia. Sei l’ unica persona che gli è rimasta della sua famiglia perché, anche se al Campo ci sono tanti figli di Apollo, tu sei la sua unica sorella, la sua gemella, e ha paura di perderti. È normale. Tu lasciagli il suo tempo e vedrai che capirà>>
Lei mi si avvicina a me e mi abbraccia
<<Grazie Annarita. Grazie>>
<<Grazie a te. Anzi grazie a tutte voi per aver salvato me e i miei amici>>
<<Ora vado ti lascio riposare>> disse per poi uscire dalla stanza.
Aspetto qualche minuto e, dopo essermi alzata dal letto, esco dalla tenda per andare a guardare le stelle.
Le adoro da quando ero bambina. Per me hanno sempre avuto qualcosa di spettacolare e magico. Da piccola mi mettevo fuori dalla finestra di casa e le guardavo per ore, distinguendo le varie costellazioni. Magnus sapeva che mi piacevano e ogni anno organizzava una serata in famiglia e andavamo a guardare le stelle. Per il mio dodicesimo compleanno mi aveva regalato anche un telescopio.
Cammino fino a quando non trovo un ceppo e mi siedo sopra. Sento qualcosa nella tasca della felpa, la apro e trovo la catenina di Magnus.
La guardo e delle lacrime scendono piano sulle mie guance
<<Dove sei papi? Dove sei?>>
Queste parole mi fanno venire in mente una canzone e, dopo essermi asciugate le lacrime, inizio a cantare guardando il cielo stellato

You were the shadow to my light. Did you feel us? Another start, you fade away. Afraid our aim is out of sight. Wanna see us. Alive. Where are you now? Where are you now? Where are you now? Was it all in my fantasy. Where are you now? Were you only imaginary? Where are you now, Atlantis? Under the sea, under the sea. Where are you now? Another dream. The monsters running wild inside me. I’ m faded. I’ m faded. So lost, I’ m faded. I’ m faded. So lost, I’ m faded.

Sento qualcuno avvicinarsi e mi fermo immediatamente. Mi giro e vedo Fred che mi sta venendo incontro
<<Non ti fermare, continua. Sei così brava>> al suo complimento arrossisco e spero che il buio lo nasconda.
Si avvicina, si siede sull’ erba di fianco a me e inizia a guardare anche lui le stelle
<<Non sapevo che tu sapessi cantare>> mi dice stupito
<<Sai credo che non si possa andare in giro per i corridoi di Hogwarts cantando>> dico trattenendo le risate
<<Sarebbe una regola stupida. Starei ore ad ascoltare te che canti. Come si chiama la canzone che stavi cantando? Non l’ ho mai sentita>>
A quelle parole mi giro guardandolo esterrefatta
<<Tu non conosci Alan Walker? Il miglior disc jockey del mondo ma soprattutto non conosci Faded ? Una delle sue canzoni più belle e la più famosa, anche se la mia preferita è The Spectre. Mi hai deluso molto>> dico facendo la finta offesa per poi continuare
<<Comunque, per farti capire, Alan Walker è una specie di cantante babbano ed è il mio preferito>>
<<Chiunque sia secondo me non è bravo quanto te. Secondo me nessun cantante è bravo quanto te>> dice girandosi verso di me. Arrossisco di nuovo ma questa volta lui lo nota e sorride
<<Sono io che ti faccio questo effetto o arrossisci ogni volta che ti fanno un complimento?>>
<<Diciamo che nessuno mi ha mai sentita cantare a parte mio padre, Magnus e Hayden. Lui ha sempre cercato di spronarmi a cantare anche davanti agli altri ma non ci sono mai riuscita. Preferisco cantare quando sono da sola, e non avere l’attenzione degli altri tutta puntata su di me quando lo faccio>>
<<Però sei brava. Potresti diventare una grande cantante>>
Rimaniamo un po’ in silenzio a guardare le stelle e dopo poco Fred mi chiama
<<Annie, posso chiederti una cosa?>>
<<Dimmi>> gli dico con gli occhi ancora fissi a guardare le stelle
<<Ti andrebbe di cantare per me? Sempre se vuoi>>
<<E va bene ma solo perché sei tu>>
Stavo per cantare ma quando rivolgo lo sguardo verso la catenina vedo che il ciondolo si è illuminato e punta la sua luce davanti a noi, come una bussola per guidarci
<<Fred! Guarda! Io l’avevo detto che Magnus l’ aveva lasciato apposta. Dobbiamo partire immediatamente>>
<<Calmati, sarebbe azzardato partire ora. Tu sei ancora debole e noi abbiamo bisogno di riposarci. Secondo me sarebbe meglio partire domani. Se proprio vuoi partire il prima possibile, partiremo domani alle prime ore dell’alba. Te lo prometto>>
<<Va bene, faremo come dici tu>>
<<Vogliamo tornare dentro? Fa un po’ freddo>>
<<Si, andiamo>> e dopo aver dato un’ultima occhiata al cielo stellato, ce ne ritornammo verso l’accampamento.

Wizards and Nephilim of Olympians 1 - My Life Is StrangeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora