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ANNARITA POV'S

Mi sveglio credo poche ore dopo in una stanza minimale, con le pareti bianche, una sola finestra da cui entra la luce e al centro della stanza un letto a baldacchino e sulla parete di fronte un piccolo armadio.
Mi alzo leggermente e sento come se qualcosa mi stesse impedendo di alzarmi. Mi volto verso destra e trovo Fred, addormentato su una sedia, che mi tiene la mano, come se avesse paura che io potessi scappare.
Decido di restare ferma ancora un po' per evitare di svegliarlo ma in realtà lo faccio per poterlo guardare mentre dorme, sereno e tranquillo, come se tutto quello che avessimo affrontato poche ore prima fosse stato solo un brutto sogno.
Sta mezzo sdraiato su una sedia di legno accanto al letto, con gli stessi vestiti che indossava quando eravamo sull' altro pianeta e con la mano sinistra stringe la mia mano destra. La testa inclinata di lato, quasi appoggiata alla sua spalla, gli occhi nascosti dalle palpebre, a loro volta coperte da un ciuffo di capelli ribelle. Quegli occhi azzurri come il cielo limpido di mezza estate che mi tranquillizzano e in cui mi piace perdermi. I capelli rossi come il fuoco, che sembrano avere vita propria quando non riesce a tenerli in modo decente e che a me piace scompigliarli ancora di più solo per vederlo disperarsi nel tentativo di renderli presentabili.
Dorme sempre con la bocca semichiusa e a volte russa leggermente, cosa che a me da un po' fastidio, ma se è lui a farlo sembra quasi una dolce melodia, che va a completare alla perfezione il suo essere.
Perfezione.
Definirlo una perfezione è una parola grossa perché nessuno lo è però per me lui è perfetto, con i suoi pregi e i suoi difetti.
Se adesso mi sentisse Cassandra comincerebbe ad urlare cose tipo "La mia OTP!" o "Awwww siete troppo dolci e carini" o ancora "Allora lo vuoi ammettere che ti piace?!"
A me Fred non piace.
Lui è uno dei miei più cari amici, non potrei mai provare qualcosa per lui però i sentimenti che provo per lui sono diversi da quelli che provo per gli altri miei amici, diversi anche da quelli che provo per Hayden, il mio migliore amico, come consideravo anche Fred fino a un paio di giorni fa.
Che cosa mi sta succedendo? Come può una persona con un solo gesto mettere in discussione tutte le mie emozioni? Perché dopo quello che mi ha detto e quello che ha fatto non riesco a non desiderare di baciarlo di nuovo? Che cos' è quella stana sensazione alla bocca dello stomaco che sento ogni volta che immagino di baciarlo?
Questo si chiama AMORE.
Ancora una volta la mia coscienza ha preso la voce di Cassandra. Odio quando capita perché come dare ragione a lei e questo succede quasi sempre da un po' di tempo a questa parte.
L' amore è una debolezza per noi guerrieri. Non amare nessuno e nessuno potrà distruggerti.
È vero. L' amore ci rende deboli, vulnerabili. Se Magnus non mi avesse voluto bene ora starebbe a casa sua, al sicuro. Lo stesso vale per Lucy, che è rimasta ferita gravemente a causa mia, e per Cassie e Fred. No non posso permettermi di amare qualcuno, lo metterei solo in pericolo e non è di certo quello che voglio.
Mi avvicino a Fred lentamente, per evitare di svegliarlo, e gli accarezzo leggermente il volto con la mano sinistra
<<Perché dopo quel bacio mi sento così strana quando sono con te? Perché proprio tu?>> gli dico continuando ad accarezzarlo.
Vedo le sue palpebre aprirsi lentamente, rivelando nuovamente i suoi meravigliosi occhi
<<Ehi>> mi saluta sorridendo
<<Ehi>>
<<Come mai tutto questo affetto?>> mi domanda con la voce ancora impastata dal sonno
<<Ti da fastidio?>> gli domando sottovoce, per paura che a lui possa veramente dar fastidio
<<No no, anzi. Mi fa piacere. Era da tanto che non passavamo dei momenti tranquilli come questi>> mi dice abbassando il volto per guardare le nostre mani, accarezzandomi il dorso con il pollice
<<Come mai sei qui?>> gli domando, spostando la mano dal suo volto verso i suoi capelli
<<Non me la sentivo di lasciarti da sola così sono rimasto qui>> mi dice per poi sorridermi debolmente
<<Lucy e Magnus?>> domando leggermente preoccupata
<<Appena siamo arrivati li hanno portati in infermeria e Tessa ed Alec sono andati con loro>>
<<E Cassie?>>
<<Non preoccuparti, sta bene. È nella stanza accanto>>
<< Charis? Non lo avranno ucciso spero>>
<<Anche lui sta bene. È venuto un ragazzo dai capelli neri e la pelle pallida prenderlo>>
<<Nico>>
<<Si lui. Insieme a Hayden>> <<Hayden è stato qui?>>
<<Si e ha anche chiesto di te. Gli ho detto che stavi bene e che stavi riposando>>
<<E ora dove lo porteranno?>>
<<Mi ha detto che lo porteranno al Campo così potrai vederlo sempre e potrà fare compagnia alla signora O' Leary>>
<<Sono contenta>>
Restammo per un po' di tempo in silenzio, guardandoci negli occhi come se le parole fossero superflue, e l' unico suono erano i nostri respiri
<<Annie, dobbiamo parlare di quello che è successo nella cella. Io...>>
<<Possiamo farlo in un altro momento? Ora voglio solo passare del tempo con te, le ragazze e la mia famiglia, dopo che ho quasi rischiato di non vedervi più>> lo interrompo continuando a guardarlo negli occhi con determinazione
<<Certo>>
<<Bene. Ora voglio andare a vedere come stanno Lucy e Magnus>> dico alzandomi dal letto
<<Mi ci porti tu o devo andare a chiamare Cassandra?>> gli domando vedendolo ancora seduto sulla sedia
<<No ti accompagno io. Tu e Cassandra da sole siete peggio di Voldemort e tutti i Mangiamorte messi insieme>> dice alzandosi velocemente dalla sedia, aggiustandosi in modo da rendersi presentabile
<<Andiamo?>> mi domanda poco dopo
<<Prima vado a chiamare Cassie>> gli dico uscendo dalla stanza.
Busso alla porta affianco e poco dopo dietro la porta spunta Cassie con due occhiaie sotto agli occhi, segno che non dorme da giorni
<<Ehi. Finalmente ti sei svegliata bella addormentata. Lo sai che prima è venuto il tuo amico Hayden?>> mi dice facendomi segno di entrare
<<Lo so. Me lo ha detto Fred>> dico entrando nella stanza, identica a quella in cui stavo io
<<Allora... Un uccellino mi ha detto che è successo qualcosa tra di voi mentre eravate prigionieri>> dice sedendosi sul letto e sorridendomi maliziosa, facendomi arrossire fino alla punta dei piedi
<<Come lo hai saputo?>>
<<Ho le mie fonti. Quindi?>>
<<Quindi cosa?>>
<<Hai capito se ti piace?>>
<<Non lo so>> le rispondo sedendomi accanto a lei
<<Quel bacio ha scombussolato i miei sentimenti e messo in discussione tutto quello che credevo fosse vero>>
<<Ma tu cosa provi?>> mi domanda accarezzandomi i capelli
<<Quando sono vicina a lui vorrei solo abbracciarlo, accarezzarlo, scompigliargli i capelli, perdermi dentro quei zaffiri che ha al posto degli occhi. A volte immagino di baciarlo e sento una strana sensazione alla bocca dello stomaco e il cuore che batte a mille>>
<<Mia cara credo proprio che tu sia innamorata di Fred>>
<<No. Non sono innamorata di lui, non posso esserlo. È il mio migliore amico>> dico alzandomi di scatto
<<Non scegliamo di chi innamorarci, Annie>>
<<Ma possiamo scegliere di nascondere l' amore che proviamo>>
<<Perché hai paura di innamorarti?>> mi domanda lei dopo un po'
<<Io... io non ho paura di innamorarmi>>
<<A me sembra proprio di si. Quindi perché?>> dice prima di essere interrotte dal cigolio della porta, che si apre rivelando il volto di Fred
<<Allora vogliamo andare in infermeria o volete continuare a parlare?>> domanda lui ancora sull' uscio della porta
<<Si adesso arriviamo. Tu aspettaci fuori>> gli dice Cassie poi lui chiude la porta, lasciandoci da sole
<<Ne riparliamo più tardi. Ora andiamo da Lucy>> dice prima di infilarsi le scarpe
<<Tu da quando non la vedi?>> le domando
<<Da circa venti minuti. Sono stata là fino a quando Alec non mi ha ordinato di venire qui e riposarmi>>
<<Tipico tuo. Scommetto che lui invece sta ancora al capezzale di Magnus>>
<<Quando me ne sono andata lui era ancora lì. Voleva aspettare che Magnus si svegliasse>>
<<Il solito testardo. Andiamo così lo mando subito a riposarsi>> dico uscendo dalla stanza seguita da Cassie
<<Possiamo andare>> dico a Fred che ci aveva aspettate fuori alla porta
<<Seguitemi>>
<<Per la cronaca la so anche io la strada>> gli dice Cassandra
<<Allora guidaci tu>> le risponde lui
<<Con piacere>> dice passando alla testa del gruppo e subito capisco che lo ha fatto apposta per farmi stare con Fred.
Quella ragazza è inarrestabile quando deve far vedere che ha ragione. Fortunatamente l' infermeria era poco lontana dalle nostre stanze quindi ci arrivammo in poco tempo.
Appena entrammo vidi Alec, seduto su una sedia, che teneva la mano a Magnus che ancora riposava e nel letto di fronte al suo c' era Lucy, anche lei tra le braccia di Morfeo
<<Alec!>> lo chiamo facendogli distogliere lo sguardo dal marito
<<Annarita. Come stai?>>
<<Bene. Tu invece non hai per niente una bella cera>> gli dico indicando le profonde occhiaie sul suo volto
<<Non dormo da un paio di giorni ma non preoccuparti sto bene>>
<<Alec tu...>> stavo per dirgli di andare a dormire quando sentiamo Magnus muoversi
<<Alexander>> dice con la voce impastata dal sonno, stropicciandosi gli occhi con le mani <
<Si, Magnus. Sono io>> gli dice accarezzandogli la guancia con il pollice
<<Stellina. Stai bene?>> mi domanda voltandosi verso di me. Io in risposta mi butto sul letto abbracciandolo e qualche lacrima sfugge al mio controllo
<<Ora si, ora si>> riesco solo a dire mentre Magnus mi accarezza la schiena, scossa dai singhiozzi
<<Non piangere, va tutto bene. Ora sono qui con te>> mi sussurra dolcemente
<<Ho avuto paura di non vederti più. Pensavo... pensavo fossi...>>dico con voce rotta
<<Sono vivo, stellina, e giuro che non ti lascerò più. Non vi lascerò più>> dice e lo sento voltarsi leggermente nella direzione in cui era Alec.
Poco dopo sento qualcuno tossire e subito mi volto verso il letto di Lucy, vedendo che anche lei si era svegliata
<<Lucy!>> dico correndo da lei
<<Ehii. Come ti senti?>> le domanda Fred accarezzandole la testa
<<Mi sento bene ma cosa è successo. Ricordo solo che stavo combattendo un demone e ad un certo punto ho visto solo nero>> dice Lucy cercando di mettersi in una posizione eretta ma venendo bloccata da Cassandra
<<Aspetta. Potrebbe farti male la ferita. Vado a chiamare la signora Gray>>
<<Vedo che si sono svegliati entrambi>> dice Tessa entrando nell' infermeria
<<Signora Gray stavo per venirla a chiamare. Lucy deve rimanere così stesa?>>
<<Mia cara, ora Lucy può anche camminare e andarsene in giro>>
<<Quindi sta bene?>> le domando avvicinandomi alla stregona e alla mia amica
<<Si. Il tuo intervento le ha salvato la vita e non ha avuto alcuna ripercussione sui suoi sistemi vitali>>
<<Grazie all' Angelo>>
<<Ora sappiamo che hai anche una possibile carriera come Medimago>> mi dice Cassie mettendomi un braccio attorno alle spalle
<<No, non ci tengo grazie. Perché non ci provi tu, Cassie?>>
<<Nooo. Tu vuoi farmi morire>>
<<Ancora la paura per gli aghi eh?>>
<<Non è colpa mia se da piccola sono caduta su uno dei cactus di mia zia e mi sono ritrovata le mani piene di spine>> dice lei mettendo il suo broncio da bambina piccola, facendomi scoppiare a ridere
<<Stupida>> mi dice lei dandomi uno schiaffo sul braccio
<<Grazie Annie. Senza il tuo intervento non sarei qui ora>> dice Lucy
<<Era mio dovere farlo. È colpa mia se siete finite in un mondo pieno di pericoli che non sapevate affrontare. È colpa mia se stavi per morire. È colpa mia se Magnus è stato preso>>
<<Niente di tutto questo è colpa tua.>> mi dice Magnus alzandosi dal letto
<<Nessuno di noi poteva aspettarselo e non credo che i tuoi amici siano stati costretti a venire con te quindi niente di tutto questo è colpa tua>>
<<Invece si perché se io non fossi nelle vostre vite ora ognuno di voi sarebbe al sicuro. Per causa mia voi sarete sempre in pericolo>>
<<Come se io e Magnus vivessimo una vita tranquilla>> dice Alec con tono ironico
<<Annarita, ognuno di noi sarà sempre in pericolo perché la vita è piena di pericoli e tu non puoi sempre cercare di proteggerci. Va bene?>> mi dice Magnus e io annuisco
<<Ora che stai meglio potresti spiegarci il perché sei venuto qui a Londra senza dire il perché a nessuno?>> gli domando
<<Va bene anche se questo avresti dovuto riceverlo tra qualche giorno, per il tuo compleanno>>
<<Ma è oggi il mio compleanno>> gli dico
<<Davvero? Io credevo fossero passati pochi giorni da quando mi avevano rapito>>
<<No è passata più di una settimana>>
<<Allora sono in tempo per darti questo>> dice estraendo dalla tasca dei pantaloni una scatolina di velluto nera
<<Che cos' è?>> gli domando curiosa
<<Aprilo>> mi suggerisce e io seguo il suggerimento, aprendo la scatolina.
Al suo interno si trova una collana d' argento con un pendente a forma quadrata sempre d' argento in cui è incastonato uno zaffiro. Giro il pendente e sulla cornice del ciondolo ci trovo una scritta "σέ φιλò ἀστήρ"
<<È uguale al pendente che ha Izzy>>
<<Infatti è una copia con delle modifiche. Le donne della famiglia Lightwood se la tramandano da generazioni quella collana, anche la tua trisavola l' ha avuta. Ora non so se Izzy la tramanderà a sua figlia, diventando cimelio della famiglia Lovelace o se la darà a una mia futura nuora per farla continuare nella famiglia Lightwood però volevo che anche tu avessi la stessa collana da tramandare nella tua famiglia e chissà, può darsi che ci sarà un' altra famiglia Lightwood oltre a quella Lightwood-Bane>>
<<In che senso? Da voi il cognome si tramanda per via materna?>> domanda Cassandra incuriosita
<<Circa cinque anni fa, il console Lightwood-Bane, con il consenso del Consiglio, ha emanato una legge, diciamo, ad personam>>
<<Cioè?>> domanda Cassie e riesco a leggere la curiosità nei suoi occhi
<<Ha emanato una legge secondo la quale Annarita, essendo una strega e semidea ma con discendenza Shadowhunters, lei non dovrà scegliere tra il mondo Invisibile e gli altri mondi di cui fa parte per diritto di nascita, quindi potrà vivere in entrambi e potrà sposare qualsiasi persona lei voglia, anche un mondano, senza dover subire la derunizzazione in quest' ultimo caso. Se sposerà un mondano i suoi figli faranno parte del mondo Invisibile e per esso avranno il suo cognome. Se sposerà uno shadowhunter o il mondano volesse ascendere i suoi figli prenderanno il cognome del padre anche nel mondo Invisibile>> le dice Magnus
<<E come mai è solo per Annarita?>> gli domanda Lucy sorpresa
<<Perché lei è l' unica shadowhunter con dei poteri e a non avere come genitori due Shadowhunters. Lo feci così che lei potesse vivere tranquilla e frequentare la vostra scuola altrimenti avrebbe rischiato in futuro la derunizzazione>> le rispose Alec mentre io continuo a guardare il pendente, leggendo la frase scritta sul retro
<<È bellissima. Grazie papi>> gli dico per poi abbracciarlo
<<Non c' è di che stellina>> mi dice ricambiando l' abbraccio
<<Quindi tu stavi per morire solo perché sei venuto qui per fare un regalo? Ti rendi conto che avresti potuto farlo fare anche a New York?>> dice Alec a Magnus con una nota di rabbia nella voce
<<Non sono venuto qui solo per questo>> gli risponde Magnus estraendo dalla tasca un' altra scatolina, più piccola di quella precedente
<<Sono venuto anche per questo>> gli dice poi porgendogli la scatolina.
Alec la prende e la apre per poi restare meravigliato a guardare il contenuto della scatolina
<<Avrei dovuto dartelo tra un mese per il nostro anniversario ma visto che tu continui a fare domande cercherai di restare sorpreso quando poi te le farò vedere quando avresti dovuto>> gli dice Magnus prendendogli la scatolina dalle mani.
Non ho bisogno di guardare nella scatola per capire il contenuto. Sono due fedi in oro rosso sopra le quali Magnus ha fatto incidere la runa dell' unione matrimoniale e all' interno ha fatto incidere Aku cinta camu 20/05/2014. Magnus me lo aveva detto in una delle sue lettere, prima che sparisse, che aveva intenzione di regalargli questa fede per il loro quinto anniversario di matrimonio e che voleva fargli una sorpresa.
<<Beh ma anche queste avresti potuto fartele fare a New York quindi siamo punto e da capo>> gli dice Alec restituendogli la scatolina
<<Alec>> lo chiama Tessa, facendo volgere lo sguardo di tutti noi su di lei
<<Lui è venuto qui anche per causa mia>>
<<In che senso?>> le chiede Alec, arcuando un sopracciglio
<<Vedi è venuto qui da me perché sono incinta>> disse lei sorprendendo me, Alec e Jace, che era arrivato da poco
<<Le mie congratulazioni Tessa>> le dico e lei mi sorride leggermente
<<Volevo il supporto di Magnus perché mi sento in colpa>>
<<Te l' ho già detto Tessa. Will vorrebbe che tu fossi felice soprattutto sapendo quello che provi per Jem. Sarebbe felice di vedere il suo parabatai e l' amore della sua vita vivere felici e sarebbe contento anche per questo bambino che sta per arrivare come Jem lo è stato quando quando vedeva te e Will felici insieme a James e Lucie>> le dice Magnus serio
<<Hai ragione Magnus, come sempre>> dice lei, abbracciando lo stregone
<<Jem lo sa?>> le domanda Alec
<<No. Glielo avrei dovuto dire una volta qui ma lui è dovuto ripartire>>
<<Quindi questo bambino è il fratellastro di James e Lucie Herondale, quindi sarebbe un prozio di Jace, di Emma e di Julian e i suoi fratelli. Però non è un po' strano che ora Jace avrà un prozio o una prozia che è più piccolo/a di lui?>> dico girandomi verso Magnus
<<Non sarebbe propriamente un prozio però si, può sembrare strano ma ogni cosa ha la sua stranezza>> mi risponde Magnus
<<Tipo la mia vita o la tua passione per i glitter>>
<<Quella non è strana>>
<<Si, invece. Non è normale che tu metta i glitter dappertutto e per dappertutto intendo mettermi dei sacchetti pieni di glitter nel baule quando parto per Hogwarts>>
<<Devono essermi caduti per sbaglio>> dice lui con molta nonchalance
<<Certo, come deve esserti caduto per sbaglio anche un vestitino viola pieno di glitter>> dico ruotando gli occhi
<<Ah, io non centro con quello. Deve avercelo messo Izzy. Come puoi solo pensare che possa averti comprato un vestitino da portare ad Hogwarts in modo da non poter uccidere tutti quelli che ti guardano?>>
<<Ti ricordo che ora sono grande, papi. Quando la smetterai di volermi proteggere?>>
<<Continuerò a proteggerti anche quando avrai settant' anni>> dice per poi intrappolarmi in un lungo abbraccio
<<A volte lo dimentico che sei immortale e che quando avrò settant' anni tu resterai così>>
<<Bene ora basta cercare di farmi piangere che poi se ne va via tutto il trucco>> dice lui per smorzare la situazione
<<Magnus guarda che il trucco non ce l'hai>> gli dico trattenendo una risata quando lui impallidisce di colpo
<<Cosa? Bene allora tutti fuori. Immediatamente! Non potete vedermi in questo orrendo stato!>> dice lui come se fosse appena successa una catastrofe
<<Papi ma tu sei meravigliosamente stupendo anche senza tutto quel trucco>> gli dico
<<Concordo con Annarita. Sei bello così come sei>> dice Alec per poi dargli un bacio a fior di labbra
<<Grazie stellina e grazie amore mio ma questo non mi farà cambiare idea. Quindi o uscite da questa infermeria il tempo che mi trucco o mi portate in un' altra stanza>>
<<Ci penso io a lui. Tu resta pure con i tuoi amici>> mi dice Alec per poi portare Magnus in una stanza.
Appena Magnus e Alec furono usciti, seguiti poi da Tessa e da Jace che andava a preparare la squadra con cui lui ed Alec erano arrivati per tornare a casa, mi avvicino a Lucy, ancora seduta sul letto, e ai suoi lati ci sono Cassandra e Fred
<<È sempre così il tuo padrino?>> mi domanda Cassandra quando mi metto di fianco a lei
<<A volte anche peggio>>
<<Però è molto divertente. Deve essere uno spasso stare tutti i giorni con lui>>
<<Ci divertiamo da matti. Da piccola non c' era un giorno in cui restassimo a Brooklyn: grazie a lui ho visto quasi tutti i paesi del mondo solo che alcuni non li ricordo molto bene perché ero piccola>>
<<Wow>>
<<Già>>
<<Annarita>> mi sento chiamare da Lucy così mi avvicino di più a lei
<<Dimmi Lu>>
<<Non so come ringraziarti. Mi hai salvato la vita e ora sono in debito con te. Se tu non ci fossi stata probabilmente a quest' ora sarei morta>>
<<Avresti fatto la stessa cosa anche tu per me>> le dico accarezzandole la testa
<<Ora riposa un altro po'. Appena ti sentirai meglio torneremo a Hogwarts>>
<<Oddio Annie con tutto questo casino ci siamo dimenticati di farti gli auguri di compleanno>> dice Cassie per poi saltarmi addosso abbracciandomi
<<Non fa niente, non preoccuparti>> le dico mentre l' abbraccio
<<Ed io che già stavo organizzando la tua mega festa. Per fortuna il tuo regalo è al sicuro nella nostra stanza>>
<<Il miglior regalo che potessi mai avere è sapervi tutti vivi e al sicuro>> dico guardandoli uno ad uno, forse soffermandomi un po' troppo a guardare Fred perché Cassie riesce a notarlo, poi la sento trattenere uno dei suoi urli da fangirl
<<Che c' è scritto dietro al pendente>> mi domanda Fred, avvicinandosi a me per osservare meglio la collana che ho ancora fra le mani
<<È greco antico "Sé fileò astir">>
<<Che significa?>> mi chiede Fred
<<Già voi non capite il greco antico. Significa "Ti voglio bene stellina">>
<<Vuoi che ti dia una mano a metterla?>> dice vedendomi nel mio tentativo di metterla da sola
<<Si grazie>> dico porgendogliela e subito me la mette al collo.
Quando mi giro di nuovo gli sorrido leggermente e lui lo fa in risposta e sento Cassandra quasi sull' orlo per cadere nel baratro dello sclero
<<E questa collana come fa a farti capire che ci sono demoni vicino a te?>> domanda lui curioso
<<Se funziona come quello di Izzy, dovrebbe lampeggiare quando un demone è vicino a me>>
<<Interessante. Se mio nonno lo vedesse lo esaminerebbe all' istante>>
<<È per questo che io adoro tuo nonno. Non c' è persona più simpatica e non c' è mago più ossessionato ai babbani di lui>>
<<Già. Nonno Arthur è una forza della natura>>
<<Bene ragazzi. Credo sia arrivato il momento di tornare a Hogwarts>> dice Lucy alzandosi dal lettino barcollando leggermente per poi essere presa da Fred prima che possa finire a terra
<<Sei sicura? Non è necessario che partiamo oggi>> le dico leggermente preoccupata
<<Sono sicura. Abbiamo già perso troppe lezioni. Di questo passo non li supereremo mai i G.U.F.O.>>
<<Mi ero dimenticata che tu sei anche il nostro prefetto. Allora partiamo oggi>>
<<Uffa e io che volevo saltarmi la lezione di Erbologia di oggi>> dice Fred sbuffando
<<Dai che Erbologia non è così male>> gli dice Lucy
<<Sempre meglio di Storia della Magia>> dice Fred per poi sbuffare di nuovo
<<Non credo che la McGranitt ci farà andare a lezione oggi. Vorrà prima accertarsi che stiamo tutti bene e ci farà stare in dormitorio fino all' ora di cena>>
<<Se poi non è così mi devi una falce>> mi dice Fred
<<E ora andiamo a recuperare le nostre cose. Si torna a casa>>
<<Credo che vi serva una mano per arrivare a Hogwarts>> dice Magnus, ora con il viso truccato e i capelli pieni di gel e sicuramente anche di glitter
<<Infatti stavo per venirti a chiedere se puoi aprirci un portale per Hogsmeade>>
<<Verremo anche io ed Alexander con voi>>
<<Come mai?>>
<<Cose che riguardano il mondo invisibile e il mondo magico>>
<<Non puoi dirmi di che si tratta?>>
<<Meno sai meglio è per te, piccola mia>>
<<E va bene. Ci vediamo fra dieci minuti nell' atrio>>
<<Perfetto>>
Subito corro verso la mia stanza per vedere se le mie cose fossero lì. Una volta arrivata trovo il mio zaino con Nuriel appoggiata di fianco
<<L' ho rimesso io a posto>> dice la voce di Fred e io mi giro trovandolo appoggiato sull' uscio della porta con le braccia incrociate
<<E non preoccuparti, ho controllato che ci fosse tutto. Ah mi sono dimenticato di questo>> dice estraendo dalla tasca posteriore il mio stilo
<<Grazie. Sei sicuro che ci sia tutto?>>
<<Sicurissimo. Ora andiamo, le altre ci aspettano>>
<<Andiamo>> dico mettendomi lo zaino sulle spalle e mettendo Nuriel nel suo fodero, attaccato ai miei pantaloni.
Una volta fuori dalla mia stanza trovammo Lucy e Cassandra ad aspettarci
<<Voi non avevate niente da prendere?>> domando loro sorpresa
<<L' unica ad avere lo zaino eri tu. Noi avevamo solo le nostre bacchette>> mi risponde Cassie
<<E le vostre divise?>> domando nuovamente
<<Tutto nel tuo zaino>> mi risponde Lucy
<<Allora possiamo andare>> dico per poi iniziare a camminare per arrivare nell' atrio. Quando arriviamo Alec e Magnus sono già lì ad attenderci, insieme a Jace e Tessa
<<Siamo pronti>> dico arrivando vicino a loro
<<Bene allora possiamo andare>> dice lui per poi aprire un portale davanti a noi
<<Vieni a trovarmi qualche volta, okay?>> dice Magnus a Tessa per poi abbracciarla
<<Lo farò, non ti preoccupare>> gli risponde lei sorridendo
<<Jace sta attento alla squadra>> dice Alec al biondo
<<E alle mie valigie>> continua poi Magnus
<<Non preoccupatevi, starò attento. Ci vediamo a casa>> dice per poi dare una pacca sulla spalla di Alec
<<Con te, invece, ci vediamo quando finisci la scuola>> mi dice per poi scompigliarmi leggermente i capelli
<<Salutami Clary e Stephen>> gli dico prima che se ne vada
<<Ora che abbiamo fato tutti i saluti possiamo andare. Stellina vuoi andare prima tu?>> mi dice Magnus mentre tiene aperto il portale
<<Lo hai aperto per Hogsmeade, vero?>>
<<Certo. Non sono così stupido da aprirlo nel bel mezzo del cortile di Hogwarts>>
<<Allora vado>> dico prima di attraversare il portale.
Una volta attraversato mi ritrovo nella strada principale di Hogsmeade. Mi giro e subito dopo vedo arrivare Fred seguito poi da Alec insieme a Cassandra e Lucy. Poco dopo arriva anche Magnus e il portale si chiude subito dietro di lui
<<Casa, dolce casa>> dice Cassandra di fianco a me
<<Ora dobbiamo andare senza farci vedere da nessuno. Se la Foschia non ha funzionato ci chiederanno dove siamo stati tutto questo tempo>> dico agli altri
<<Non ce n'è bisogno>> dice Magnus, attirando gli sguardi di tutti su di sé
<<Ho contattato la vostra preside e ha detto che nessuno si è accorto della vostra scomparsa quindi potete entrare senza che nessuno faccia domande>>
<<Si ma faranno domande se vi vedono con noi>> gli dico indicando lui e Alec
<<A quello ci ho pensato io: userò la mia magia su me ed Alec per sembrare dei semplici studenti>> mi risponde lui
<<Il problema è che ad Hogwarts tutti conoscono tutti. Non sarà così facile farvi passare per degli studenti>>
<<Allora tu che consigli di fare?>> mi domanda Alec
<<I sette passaggi>> dico per poi guardare Fred
<<Possiamo usare quello della strega orba. Ci porterà al terzo piano senza dover passare per il cortile. Dovremmo poi scendere al secondo piano per andare nell' ufficio della McGranitt>> mi risponde Fred
<<Perfetto. Magnus puoi mandare un messaggio di fuoco alla preside per dirle di aspettarci davanti al suo ufficio?>> gli chiedo voltandomi verso di lui
<<Già fatto, stellina>>
<<Bene. Fred come possiamo andare nella cantina di Mielandia senza che i proprietari ci denuncino?>>
<<Non preoccuparti, il signor Flume mi deve un favore>> mi dice lui e io, anche se titubante, lo seguo nel negozio insieme a Cassandra, Lucy, Magnus e Alec, i quali hanno usato un glamour per sembrare dei normali studenti di Hogwarts.
Quando Fred apre la porta noto che non c' è nessun cliente e non sembra esserci nemmeno il proprietario
<<In cosa posso aiutarvi? Oh Fred Weasley Jr.>> dice il signor Flume avvicinandosi a Fred per dargli una pacca amichevole sulla spalla
<<A cosa devo la tua visita in piena settimana?>> gli domanda il signore andando a posizionarsi dietro la cassa
<<Vede signore, io e i miei amici avremmo bisogno di usare il passaggio sotto la sua cantina per poter tornare a Hogwarts senza che nessuno si accorga che eravamo qui. La prego se non ci aiuta finiremo in grossi guai>> gli dice Fred, cercando di convincerlo
<<Va bene Fred ma solo per questa volta, okay?>> gli dice il signore facendoci strada verso la cantina del suo negozio
<<Grazie mille signor Flume>> gli dice Fred prima che risalga nel negozio
<<Su cerchiamo la botola>> ci dice poi lui una volta che fummo rimasti solo noi e cominciammo a cercare
<<L' ho trovata!>> dice Lucy ad un certo punto e tutti ci avviciniamo a lei
<<Brava Lu!>> dice Fred per poi sollevare la botola mostrando una lunga scalinata. Scendono Cassandra e Lucy per prime, seguite poi da Magnus e Alec
<<Dopo di te>> mi dice come se quella botola fosse la porta di una carrozza
<<Sempre a fare il galantuomo, eh Ser Scemo>> gli dico, sorridendo leggermente
<<Io sono un galantuomo, milady. E poi le ho già detto di non chiamarmi Ser Scemo>> dice lui, in una delle sue imitazioni di un cavaliere medievale. Entrambi scoppiammo a ridere poi scendemmo sotto la botola.
<<Lumos>> dico così da illuminare la lunga scalinata.
Vedo Cassandra e Lucy che camminano anche loro con le bacchette davanti mentre Alec, con Magnus accanto, tiene tra le mani una stregaluce. Percorremmo quella lunga scalinata per un tempo indefinito fino a quando non ci trovammo dentro un cunicolo stretto e basso scavato nel terriccio
<<State attenti. È una discesa scavata nel terreno, a volte sconnesso>> dice Fred portandosi alla testa del gruppo
<<Conviene proseguire in fila indiana>> dice cominciando a camminare seguito da Cassie e gli altri e infine da me a chiudere la fila.
Il passaggio, pieno di curve e corridoi, somiglia al labirinto di Dedalo, per come l' ha descritto Annabeth. Fortunatamente Fred aveva imparato a memoria il percorso talmente delle volte che l' aveva usato per andare da Zonko a comprare oggetti per i nostri scherzi o da Mielandia per comprare dolci per le feste.
Dopo più di un' ora Fred si ferma davanti a quello che a me sembra uno scivolo di pietra
<<Siamo arrivati>> ci avverte Fred <<Vado io per primo>> continua per poi iniziare a salire sullo scivolo.
Dopo un po' gli sento pronunciare qualcosa, forse un incantesimo, e poi sento l' aprirsi di una botola
<<Tutto a posto! Avanti il prossimo!>> ci dice
<<Annie vai tu>> dice Cassandra, voltandosi verso di me per poi farmi l' occhiolino, e capisco subito il perché l' ha fatto facendomi arrossire leggermente
<<Va bene>> dico solamente prima di iniziare a salire lungo lo scivolo di pietra. Pochi minuti dopo mi ritrovo incastrata all' interno della statua della vecchia orba con Fred che ride di gusto
<<Stupido vorresti darmi una mano invece di ridere!>> gli dico leggermente arrabbiata, cercando di far sgusciare le braccia fuori dalla gobba della statua
<<Si, arrivo>> dice, ancora sogghignante, prendendomi per le spalle per tirarmi fuori.
Con la solita fortuna che mi ritrovo però Fred si sbilancia e cade a terra e io su di lui
<<Ora è diventato un vizio cadermi addosso, eh stellina?>> dice lui chiamandomi con il soprannome che mi ha dato Magnus, facendomi diventare tutta rossa per l' imbarazzo
<<Vvveramente sssei tu add aver preso l' abitudine di cccadere qqquando mi hai in braccio. E nnon chichiamarmi in qqquel modo>> dico balbettando imbarazzata
<<Tutto a posto lassù?>> domanda Alec facendo cadere quella situazione imbarazzante
<<Si si tutto a posto. Fai salire Cassandra>> dico davanti alla gobba.
Pochi minuti dopo vedo spuntare la chioma corvina della mia migliore amica e subito l' aiuto ad uscire per poi allontanarci leggermente
<<È arrivata! Lucy sali!>> dice Fred vicino alla gobba
<<Allora?>> mi chiede Cassandra mettendo su il suo sorrisetto malizioso
<<Niente. Non è successo niente>> dico ma subito sento le guance riscaldarsi, segno che stavo arrossendo
<<Guarda che capisco che mi stai mentendo. Ne riparliamo dopo quando saremo in camera>> mi dice lei ritornando verso Fred e io tiro un sospiro di sollievo.
Almeno non mi farà il terzo grado per i corridoi rischiando di farmi fare una delle solite gaffe.
<<Ora dove si va?>> domanda Magnus una volta che anche Alec fu uscito dalla gobba della statua
<<Ora dobbiamo andare verso le scale e scendere al secondo piano ma dobbiamo essere prudenti>> dico mentre guardo se arriva qualcuno
<<Non c' è nessuno nel corridoio. Su forza andiamo>> continuo per poi cominciare a correre verso le scale, seguita dagli altri.
Fortunatamente non incontrammo nessuno per tutto il tragitto, riuscendo a scendere le scale e a percorrere tutto il corridoio del secondo piano che porta all' ufficio della preside.
Una volta arrivati trovammo la McGranitt che ci aspettava fuori dall' ufficio, come le avevamo chiesto
<<Signorina Goldstein! signor Weasley! signorina Weasley! signorina Zabini! Vedo che state bene>> dice la professoressa scrutando ognuno di noi
<<Chi sono quei due ragazzi?>> domanda poi indicando Magnus e Alec, ancora sotto effetto della magia di Magnus
<<Salve professoressa McGranitt. Sono Magnus Bane, Sommo Stregone di Brooklyn e padrino di Annarita>> si presenta Magnus annullando il loro travestimento
<<Io sono Alexander Lightwood, capo dell' Istituto di New York e marito di Magnus Bane >> si presenta Alec porgendo la mano alla professoressa
<<Salve signor Lightwood, salve signor Bane. Prego accomodatevi tutti nel mio ufficio, lì potremmo parlare lontano da occhi ed orecchie indiscrete>> dice la professoressa, facendoci salire nel suo ufficio
<<Vedo che i miei alunni stanno tutti bene e vedo anche che sono riusciti a trovarla, signor Bane>> dice la McGranitt sedendosi dietro la sua scrivania
<<Questi ragazzi sono stati bravi anche se ci siamo preoccupati molto>> risponde Magnus spostando lo sguardo da me a Lucy
<<Professoressa>> s' intromette Lucy
<<Io da Prefetto credo si sia notata la mia assenza durante le ronde>>
<<Non si preoccupi signorina Weasley. Nessuno si è accorto della vostra assenza, nemmeno sua sorella>>
<<Grazie professoressa per il suo aiuto>> le dico sincera
<<È nel tuo destino fare questa vita ma avrai qualcuno con cui condividere questo destino>>
<<In che senso, scusi?>>
<<Quando arriverà il momento lo saprai>> mi dice con tono misterioso e io mi innervosisco leggermente.
Odio quando fanno così, sembra sempre come se fossero dei piccoli oracoli e tocca a me capire il significato. Di oracoli ne ho già piena la testa tutte le estati quando Rachel viene impossessata dallo spirito dell' Oracolo di Delfi e inizia a recitare oracoli incomprensibili che potrebbero avverarsi adesso o anche tra trent' anni.
<<Professoressa io sono venuto qui, oltre per riaccompagnare Annarita e i suoi amici, per dirle una cosa di vitale importanza per il mondo magico>> dice Magnus serio come non l' avevo mai visto
<<Ragazzi aspettate fuori la porta>> ci dice la professoressa e subito usciamo in fila indiana, chiudendoci la porta alle spalle
<<Tu sai cosa deve dire alla McGranitt?>> mi domanda Cassie una volta fuori
<<No, non me l' ha voluto dire. Ha detto che meno so meglio è>> le rispondo per poi avvicinarmi alla porta, poggiando l' orecchio su di essa
<<Che fai?>> mi domanda Fred dietro di me
<<A te che sembra?>> gli domando girandomi verso di lui
<<Sto cercando di sentire cosa si stanno dicendo>> gli dico per poi appoggiare di nuovo l' orecchio alla porta
<<Lui ha detto che vuole costruire un mondo in cui tutti quelli senza poteri saranno sottomessi>> sento dire da Magnus con voce preoccupata, credo riferendosi al misterioso valletto di Lilith
<<Ha anche detto che, una volta avuto il controllo dei demoni, sarebbe venuto qui a prendere ...>>
<<Che dicono?>> domanda Fred senza però farmi capire cosa o chi dovrebbe venire a prendere il ragazzo
<<Zitto Fred! Non mi fai capire niente!>> dico leggermente arrabbiata per poi tornare ad ascoltare
<<È al sicuro vero?>> domanda poi Magnus, riferendosi all' oggetto o alla persona
<<Non si preoccupi signor Bane. Non c' è posto più sicuro di dove si trova adesso. Se ci dovessero essere problemi mi occuperò di farla sorvegliare>> gli dice la McGranitt tranquilla anche se riesco a percepire la sua preoccupazione
<<Se dovesse averla credo che ci ritroveremo nelle guerra più grande e sanguinosa che il mondo magico ed invisibile abbiano mai visto>> dice Magnus facendomi seriamente preoccupare.
Quando sento dei passi avvicinarsi alla porta subito mi stacco da essa per poi ritrovarmi Magnus di fronte
<<Credo sia arrivato il momento per noi di ritornare a casa>> dice Alec avvicinandosi a me
<<Salutatemi i miei fratellini quando tornate a casa e dite loro che mi mancano tanto>> dico per poi abbracciare Alec
<<Sarà fatto, piccola shadowhunter. Tu fai la brava>> mi dice lui mentre mi abbraccia
<<Io faccio sempre la brava. Ah e puoi dire a Rafael che mi è dispiaciuto che non fosse con noi e che quando torno a casa ci rifaremo>> dico dopo essermi staccata dal suo abbraccio
<<Ho già paura>> mi dice Alec facendo ridere me e Magnus. Dopo mi butto tra le braccia del mio padrino
<<Sta attento per favore>> gli dico in un sussurro
<<Sta attenta anche tu, stellina>>
<<Lo sarò, non preoccuparti>> gli dico per poi lasciargli un bacio sulla guancia
<<Ti voglio bene Papi>> gli dico continuando ad abbracciarlo
<<Anch' io stellina. Anch' io>> dice dandomi un bacio sulla testa
<<Ci vediamo tra due mesi>> gli dico dopo essermi staccata dall' abbraccio
<<Ci vediamo tra due mesi. Tu cerca di guardarti le spalle>> mi dice per poi andare verso i miei amici che si erano messi in disparte per non dare fastidio
<<Proteggila sempre, anche quando non vuole>> dice a Fred
<<Lo faccio sempre>> gli dice sorridendo
<<Voi due teneteli d' occhio>> dice poi a Cassie e Lu
<<Io lo faccio sempre>> dice Cassie sfoderando il suo sorriso da pazza maniaca, come se avesse appena avuto il permesso di spiare me e Fred dovunque andiamo
<<Non si preoccupi signor Bane. Non le succederà niente>> dice Lucy sorridendo timidamente
<<Magnus dobbiamo andare. La professoressa ha detto che può darci solo dieci minuti per farti aprire il portale>> lo chiama Alec
<<Ti chiamo domani>> dico a Magnus prima che se ne possa andare
<<In che senso mi chiami?>> mi domanda Magnus fermandosi in mezzo al corridoio
<<Poi vedrai. Comunque prima ti mando un messaggio di fuoco per avvisarti>> gli dico per poi vedergli aprire il portale e sparire al suo interno
<<Comunque Annie non ci hai detto cosa hai sentito>> dice Cassandra.
Mi giro verso di loro e li vedo guardarmi curiosi. Racconto loro tutto quello che ho sentito e vedo Cassandra guardarmi preoccupata
<<Che c' è?>> le chiedo
<<Credo che la cosa da proteggere sia tu>>
<<No, non credo>> rispondo io
<<Se mi avesse voluta non mi avrebbe lasciata andare così facilmente mentre eravamo su quel pianeta. Deve essere per forza qualcosa collegato ad Hogwarts>> continuo poi
<<Vedremo più in là cosa fare. Ora dobbiamo solo pensare a studiare per i G.U.F.O.>> dice Lucy facendo ridacchiare noi altri
<<Tu non cambi mai, eh cuginetta?>> dice Fred ridendo leggermente
<<Ora però credo sia il momento che ritorni al mio dormitorio. Vado a vedere se Ed si è finalmente deciso a dichiararsi a Bert>> dice lui camminando all' indietro dalla parto opposta del corridoio
<<Ne dubito. Ed e Bert sono peggio di te ed Annie>> dice Cassie facendomi arrossire come un pomodoro
<<Ci vediamo domani>> ci dice Fred salutandoci con la mano
<<A domani>> gli diciamo noi in coro per poi dirigerci verso le nostra camera anche se nella mia testa continuano a frullarmi tremila domande su quale sia l' identità di quel ragazzo e che cosa o persona possa volere così tanto.

Spazio me
Salve a tutti!
Siamo giunti alla fine di questa storia ma non preoccupatevi che ho delle sorprese per voi.
Se vi è piaciuta lasciate delle ⭐⭐⭐ o commenti
Xoxo

Wizards and Nephilim of Olympians 1 - My Life Is StrangeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora