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FRED POV'S


Dopo aver messo Annie a letto, che intanto si era addormentata sulla mia spalla, resto fuori alla tenda per quasi tutta la notte, cercando di non addormentarmi. Quando le prime luci dell' alba iniziarono a farsi vedere, mi decido a rientrare in tenda per svegliare Annie.
Una volta entrato la trovo già sveglia, seduta su una sedia mentre legge qualcosa su un grosso libro. Chiunque la vedrebbe in questo momento, penserebbe che debba essere proprio matta per starsene tranquilla a leggere un libro mentre si trova su un altro "pianeta", popolato da demoni di ogni specie. Chi la conosce, invece, sa che lei sta studiando ma non nel senso scolastico della parola. Di sicuro starà studiando qualche strategia o qualche incantesimo da utilizzare contro i nemici. Lei nel tempo libero fa solo questo: inventa piani e strategie ed impara nuovi incantesimi per i suoi scherzi.
Così mi avvicino lentamente, restando all' in piedi dietro di lei per vedere cosa sta leggendo
<<Se vuoi sapere basta chiedere>> mi dice senza distogliere lo sguardo dal tomo sul tavolo
<<Scusa se ti ho distratto>> le dico sedendomi sulla sedia accanto alla sua
<<Non preoccuparti. Stavo solo cercando qualcosa su Lilith>> dice alzando lo sguardo dal libro e girandosi verso di me
<<Ma sbaglio o questo libro non ce l' avevi quando siamo partiti?>>
<<No hai ragione. L' ho trovato a casa di Ragnor, tra gli album fotografici>>
<<Perché l' hai rubato?>>
<<Prima di tutto non l' ho rubato, l' ho preso in prestito. All' inizio pensavo fosse solo un semplice album ma sfogliandolo ho visto che era un libro di magia antica. L' ho portato con me nella speranza che ci potesse aiutare>>
<<Se parla di magia antica perché dovrebbe esserci utile?>>
<<Forse perché Lilith è la creatura più antica che esista quindi dovrà pur esserci qualcosa in questo libro in grado di rispedirla ad Edom>> dice con voce arrabbiata
<<Scusa se non sono uno shadowhunter e non so tutte queste cose>> dico con una nota di sarcasmo e di rabbia nella voce
<<Ti ricordo che io te l' ho detto l' altro giorno. Non è colpa mia se hai il cervello grosso quanto una nocciolina>>
<<Oh scusami se non dormo da quasi dodici ore per fare in modo che tu ti riposassi. Scusami se faccio in modo che tu non ti stanchi, che non ti prenda tutte le responsabilità. Scusami se mi prendo cura di te!>> dico alzandomi bruscamente dalla sedia
<<Io non ho bisogno che nessuno si prenda cura di me! Sono abbastanza grande per avere cura di me stessa da sola. E poi non te lo mai chiesto!>> dice alzandosi anche lei e guardandomi negli occhi.
Quegli occhi color cioccolato. che di solito hanno una scintilla malandrina e allegra, ora è come se al loro interno ci albergassero dentro le fiamme dell' Inferno. Non so perché le da così fastidio che qualcuno, oltre i suoi familiari, possa volersi prendere cura di lei
<<Mi dispiace se a te da fastidio che io voglia prendermi cura delle persone che amo!>>
<<E allora se sai che mi dà fastidio perché lo fai? Perché per una volta non riesci a non fare il cavaliere? Io non sono mai stata una principessa e mai lo sarò, lo vuoi capire? Io non ho bisogno che nessuno mi salvi perché riesco a farlo benissimo da sola>> mi urla contro e negli occhi ancora quelle fiamme che fiammeggiano, rendendoli vivi e minacciosi
<<Non ho mai detto che tu sia una persona fragile, anzi. Sei tu ad avere questa convinzione che chiunque non sia della tua famiglia ti voglia proteggere solo perché pensa che tu non sia in grado di difenderti>>
<<Perché vuoi dirmi che tu non lo fai solo perché vuoi proteggermi? Vallo a dire a qualcun altro>> mi dice per poi voltarsi, dandomi le spalle
<<Lo faccio perché è più forte di me>> dico prendendola per un braccio, facendo in modo che i nostri occhi si incrocino di nuovo
<<Non riesco ad essere egoista e a lasciarti fare tutto da sola perché non è nel mio carattere. Ti vorrò proteggere anche quando avrai novant' anni, anche quando sarai sposata e avrai dei figli e vorrai proteggerli tanto quanto io voglio proteggere te. Perché io ti ...>> dico bloccandomi di colpo prima di dire una cosa di cui me ne sarei pentito subito dopo.
Non perché io non l' ami, anzi. Lei è l' amore della mia vita, ne sono sicuro, ma non voglio che lo sappia mentre siamo entrambi arrabbiati. Prendo un respiro profondo per calmarmi prima di tornare a parlare
<<Scusami. Son stato un insensibile e soprattutto un pessimo amico>> dico guardandola negli occhi.
Vedo il suo sguardo addolcirsi e mi tranquillizzo un po'. Se c' è una cosa che ho imparato standole accanto è che non bisogna mai farla arrabbiare altrimenti sono guai
<<Scusami tu, mi sono arrabbiata con te senza motivo. È che sono in ansia per Magnus e saperlo prigioniero di Lilith a causa mia mi fa sentire così... inutile>> dice sedendosi sulla sedia dove era seduta prima con i gomiti appoggiati sulle gambe, in modo da poter appoggiare il mento sui palmi delle mani
<<Tu non sei inutile e non devi darti nessuna colpa, mi hai capito?>> dico, accovacciandomi in modo da stare alla stessa altezza, mentre le accarezzo una coscia con una mano e il viso con l' altra
<<Se io non esistessi adesso tutti voi sareste al sicuro>> esordisce lei dopo un po'
<<Se ora tu non esistessi con chi andrei in giro a fare scherzi? Con chi potrei sentirmi me stesso senza sentirmi giudicato? Perché è così che mi sento quando sono con te. Quando tu mi sei vicino sento che potrei affrontare il mondo intero, come se fossi la persona più grande e potente del mondo. Quando sei con me tutti gli altri spariscono, come se non avessero alcuna importanza. Tu sei una supernova che quando fa la sua comparsa oscura tutte le altre stelle e io mi sento come un asteroide che non può fare a meno di girarti attorno perché attratto dalla sua forza>> dico senza mai fermarmi e tutto d' un fiato, tenendo i miei occhi incastrati nei suoi, azzurro contro castano.
Cerco nel suo sguardo una sua possibile reazione e riesco a vedere solo le rotelle del suo cervello che continuano a girare come a metabolizzare la cosa.
Distolgo gli occhi dai suoi e scendo sulle sue guancia che, invece di essere del solito colore roseo, ora hanno una sfumatura cremisi. L' ho messa in imbarazzo ed è così adorabile quando arrossisce, sembra una bimba dolce e carina. Se glielo dicessi, però, inizierebbe a dire che lei, prima di tutto, non è adorabile e che lei non è più una bambina e che quindi sa cavarsela da sola
<<La smetti>> dice lei richiamando la mia attenzione
<<Di fare cosa?>>
<<Di mettermi in imbarazzo e di fare il ruffiano>>
<<Non volevo metterti in imbarazzo e lo sai che non sono capace di fare il ruffiano. Quello che ti ho detto lo penso davvero. Sai qual è stata la prima cosa che mi è piaciuta di te?>>
<<Il mio ingegno?>> azzarda lei alzando un sopracciglio
<<No. Fu proprio la tua forza a colpirmi e non solo quella fisica. Ammiro la tua forza nell' affrontare ogni situazione in modo da rendere agli altri le cose più facili. Ammiro la tua forza soprattutto adesso che il tuo padrino è in pericolo e sei su un pianeta pieno di pericoli ma riesci comunque a mantenere la calma ed a essere ragionevole. Se mi fossi trovato io nella tua situazione ora o sarei già morto o sarei pieno di ferito>>
<<Guarda che io non ti avrei mai lasciato andare da solo. Conosco fin troppo bene i tuoi piani suicidi e pericolosi e poi qualcuno che ti impedisca di metterli in atto ci deve pur essere>> dice lei sfoggiando il suo bellissimo sorriso che in questi giorni mi era mancato
<<Ma ora basta chiacchiere. Dobbiamo muoverci mio caro Ser Scemo>> dice alzandosi dalla sedia e di conseguenza mi alzo anche io
<<Non sono Ser Scemo!>> protesto metto su il mio solito broncio
<<Lo so ma sai anche che adoro troppo stuzzicarti>> dice alzandosi un po' sulle punta per darmi un bacio sulla guancia che fa completamente sparire il broncio che avevo per far posto a un sorriso
<<Questa è la mia Annie>> dico prendendola in braccio
<Ahhh per l' Angelo, Fred!! Rimettimi giù!!>>
<<Se lo faccio tu cosa mi dai in cambio>> dico con un sorriso malizioso sul volto che la fa subito arrossire
<<Non ti do niente! Tu devi farmi scendere ORA!! Questo è un ordine!>> dice cercando di divincolasi dalla mia stretta
<<Non ci penso proprio>> dico cercando di non sbilanciarmi.
Cosa che però non mi riesce e poco dopo mi ritrovo con la schiena a terra e con Annie su di me
<<A quanto pare ti piace proprio cadere su di me>> <<Tutta colpa del tuo essere così imbranato>> dice mettendo poi il broncio, che sul suo viso è troppo tenero.
Se mi sentisse Louis direbbe che sono cotto fino al midollo e forse non ha proprio tutti i torti. Odio quando lui ha ragione perché tutto quello che dice alla fine si avvera
<<Ehi! Io non sono per niente imbranato>>
<<Nooo. Infatti io ti ho preso in braccio poi sono scivolata e ho fatto cadere entrambi>> dice lei con tono sarcastico
<<Quindi anche tu sai essere sarcastica>>
<<Questo mi fa capire che quando ho deciso di diventare tua amica dovevo essere sotto qualche incantesimo>> <<Se fossi stata sotto qualche incantesimo perché poi non mi hai mandato a quel paese?>>
<<Perché poi ho capito che uno scemo come te per sopravvivere ha bisogno di qualcuno con un po' di sale in zucca>>
<<Cioè ti sei affezionata a me>>
<<Io non ho detto questo>>
<<Ma è questa la verità o vuoi continuare a negare?>> dico avvicinando il mio viso al suo, sfiorando leggermente il suo naso con il mio
<<Ora basta con i giochetti. Su alzati che dobbiamo anche svegliare Charis>> dice alzandosi
<<E va bene, capo>> dico alzandomi di malavoglia.
Comincio a preparare lo zaino con tutto il necessario mentre lei cerca di svegliare Charis
<<Charis! Su bello, svegliati. Dai che dobbiamo ripartire>> le sento dire mentre sono ancora dentro.
Una volta preparato e dopo aver preso anche la spada di Annie, esco dalla tenda
<<Bravo il mio cucciolo. Ora stai un attimo buono mentre aiuto Fred a togliere la tenda>>
<<Non preoccuparti posso farcela anche da solo. Tu stai pure con Charis>>
<<E va bene>> dice lei rigirandosi di nuovo verso Charis, il quale la lecca in faccia contento
<<Charis!! No!! Non questo non si fa!>> dice cercando di farla sembrare una ramanzina ma la voce divertita con cui lo dice la tradisce.
Per lei Charis è come se fosse un bambino e lei sembra un brava mamma.
Me la immagino già tra qualche anno al suo Istituto con un piccolo fagottino tra le braccia e quanto vorrei essere io l' uomo che sarà al suo fianco mentre lo coccola.

Wizards and Nephilim of Olympians 1 - My Life Is StrangeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora