𝐖𝐑𝐎𝐍𝐆 |•|jeon Jungkook|•|

[•12•]

Continuammo a baciarci.
Nella stanza rimbombava il rumore delle nostre bocce che si scontravano tra di loro, le nostre lingue che si increcciavano e le nostre risatine. Yoongi rideva più per il fatto che gli piaceva vedermi fragile sotto il suo tocco. Ormai lui mi faceva questo effetto, anche un solo suo sguardo mi stendeva. Lui si divertiva nel vedermi sottomessa e io continuavo a sentire scottare sempre di più le guance. Ad un certo punto, alzò uno dei suoi avambracci e portò una mano sul lembo della mia maglietta tirandola su così che si potessero vedere i miei slip abbastanza... Infantili. Si staccò dalle mie labbra e abbasso leggermente la testa per vedere lo "spettacolo" davanti ai suoi occhi. Lo vidi mordersi leccarsi le labbra e poi alzò di nuovo lo sguardo andando sul mio collo iniziando a baciarlo lentamente, a un certo punto cominciai a sentire la sua lingua bagnatta toccare la pelle del mio collo e subito dopo di nuovo le sue labbra succhiare essa. Nel mentre, con un dito della sua maledetta mano, toccò la mia pancia scivolando sempre più giù lentamente finendo sull'estremità dei miei slip, ne prese una e la lasciò sbattere sopra il mio fianco facendomi sussultare provocandogli un altro stato di ecstasy e divertimento allo stesso tempo. Lo sentii sorridere sul mio collo e poi baciare un'ultima volta la parte violacea appena creata da lui. Andò un'altra volta sulle mie labbra e le torturò succhiandole e mordendole non troppo violentemente provocandomi un piacere immenso. <<Non mi resisti, mh?>> Sussurrò sulle mie labbra senza toccarle. Arrossii un'altra volta e annuii insicura. Dalle mie labbra passo al mio orecchio. <<Un avvertimento,>> Ritornò sulla stoffa dei miei slip poggiata sui miei fianchi. <<Non mettere mai cose del genere in mia presenza se non vuoi perdere la verginità adesso.>> Detto questo si spostò da sopra il mio corpo andando verso il bordo del letto spegnendo la lampada. Ritornò nel mezzo del materasso e mi prese per i fianchi stringendomi a lui. <<Dormi, piccola.>> Sussurrò poco prima che chiudessi gli occhi.

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Io e Yoongi stavamo camminando per le strade di Seoul cercando qualche posto in cui potevano assumermi, anche per il minimo lavoretto di cui c'era bisogno. Io tenevo in mano i fogli del mio curriculum a testa bassa e Yoongi teneva gli occhi pronti ad avvistare qualcosa a noi interessante. A un certo punto, per la noia, presi il curriculum e cominciai a ripassarlo velocemente finché Yoongi non si fermò di colpo davanti la vetrina di un negozio abbastanza grande di vestiti. Mi fermai dietro di lui guardandolo interrogativo. <<Guarda y/n! Qui hanno bisogno di una ragazza come commessa! Vieni entriamo!!>> Mi prese il polso e mi trascinò dentro il negozio a passo veloce verso la cassa dove c'era una ragazza che sistemava varie cose. Yoongi mi lasciò da sola insieme a lei e si allontanò andando verso il reparto uomini dall'altra parte del posto. <<Ciao, posso esserti di aiuto?>> Mi sfoggiò un sorriso grandissimo. Sorrisi di rimando. <<Si ecco.. Sono venuta qui per chiederle se potevo venire a lavorare per voi. Ho visto il manifesto fuori e sono entrata.>> Annuì e sorrise un'altra volta. <<Hai il curriculum?>> Annuii e posai i fogli sul bancone, li prese e gli diede una veloce occhiata. <<Bene.>> Uscì dietro l'ostacolo che ci separava e andò velocemente fuori. Ritornò dentro accartocciando qualcosa che a quanto pare era il manifesto attaccato fuori dal negozio. <<Puoi cominciare domani, la chiameremo e le diremo l'orario in cui inizierà e le faremo presto il contratto.>> Sorrisi a trentadue denti e la ringraziai con tutto il cuore. <<Se vuoi puoi raggiungere il tuo ragazza e fare un po di shopping.>> Arrossii e feci una piccola corsetta verso il ragazzo occupato a guardare le varie magliette, felpe e giacche esposte. Gli saltai praticamente addosso da dietro contenta. <<Allora?>> Lo strinsi. <<Comincio domani!>> Felice anche lui mi alzò da terra e mi fece volteggiare. Mi rimise a terra e mi prese per mano <<Andiamo nel reparto donna.. Ho visto un po di intimo che ti starebbe bene.>> Lo vidi ghignare e gli diedi uno schiaffo sulla spalla facendolo ridere. Andammo verso il reparto donne e iniziammo a guardare qualcosa di carino per me. <<Ti piace?>> Sentii dirmi alle spalle. Mi girai verso Yoongi che teneva in mano dei pantaloni mimetici. I miei occhi si fecero a cuoricino e mi avvicinai prendendoli in mano. <<Stupendi!>> Yoongi prese una maglietta nera che arrivava sopra l'ombelico. Me la diede e allora decisi di fare contento yoongi andando verso il reparto dell'intimo. Yoongi andò verso i reggiseni che toccò troppe volte per i miei gusti. <<Smettila!>> Lo allontanai da essi e ne presi qualcuno abbinandolo a degli slip. <<Ho detto niente cose infantili...>> Lo sentii prendermi per i fianchi da dietro. <<Non ricordi?>> Sussurrò al mio orecchio. Lo scansai e andai verso la cassa sentendolo ridacchiare. Mi venne dietro. Yoongi prese i vestiti e li mise sul bancone tirando fuori il portafogli. <<Ma->> Mi fece segno di stare zitta. Vidi la ragazza di prima tenere gli occhi fissi su yoongi, sentii un enorme fastidio dentro. <<Ti faccio uno sconto se vuoi.>> Sentii una voce da troia provenire dalle sue corde vocali. Strinsi i pugni. <<Non c'è bisogno tesoro.>> Yoongi sorrise e pagò. <<Yoongi, prendo tutto io vai fuori arrivo subito.>> Sorrise e si allontanò lasciandomi possibilità di parlare a codesta falsa troia. <<Cara,>> Iniziai appoggiandomi con i gomiti sul bancone. <<Posso essere gentile e tutto, ma evita di fare la gatta morta con il mio uomo prima che mi ritrovi a toccare quel cesso di faccia che ti ritrovi. A domani.>> La salutai con la mano e uscii dal negozio raggiungendo yoongi lasciandola a bocca aperta. <<Che le hai detto? La vedo perplessa.>> Mi cinse i fianchi ridendo. <<L'ho solo avvertita.>> Sorrisi compiaciuta. <<E per cosa?>> Ghignai. <<Per il suo bel faccino da culo che ha.>> Inarcò il sopracciglio interrogativo. <<Le ho detto semplicemente di non fare la gatta morta col MIO uomo.>> Sorrisi innocentemente e lui rise prendendomi il viso per poi baciarmi. Ci incamminano di nuovo verso casa.

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