Chapter 34

1.8K 106 0
                                    

"Oggi usciamo con gli altri?"chiedo a Luke che reagisce annuendo

Faccio una doccia, sperando lavi via anche i sensi di colpa.

Indosso gli skinny jeans neri con una felpa di superman e le mie vans.

Torno da Luke che dice

"Bataman è più figo"

"Solo se lo sei tu" preciso

"Andiamo?"dice

LUKE

La passeggiata è molto (troppo) silenziosa, c'è tensione, paura?

Di sicuro sò che ogni secondo sono più tentato di chiederle cosa deve dirmi.

Però lei mi tranquillizza, eppure è la causa delle mie paranoie.

SUMMER

Mi prende la mano intrecciando le nostra dita come l'altro giorno.

Oggi andiamo da Izzie, ci sono già tutti Michael mi guarda e io scuoto la testa in segno di negazione, ora tutti mi odiano per questo.

Non sappiamo cosa fare come al solito.

Finiamo per giocare ad obbligo o verità io propongo il gioco della bottiglia, per sfuggire a qualche domanda compromettente ma nessuno mi accontenta.

Gira la bottiglia Michael, e tocca a me

"Obbligo o verità?" dice

"Obbligo"dico quasi sopra la sua voce

"Mhm.."dice pensieroso "Trovato! Abbraccia Luke fino alla fine del gioco"

Tutti lo guardano storto, in realtà penso sia un obbligo più per lui che per me.

"Ok" rispondo

"Ma come facciamo a sapere a chi dei due tocca?" dice Izzie

"Una volta a testa" dice Michael, rassicurandomi con lo sguardo, adesso sò di potermi fidare.

Gira Luke per me, e tocca a Calum

Scieglie Verità

"Hai mai fatto qualcosa di romantico per Izzie?"

"Sì" risponde lui ovvio

"Tipo?" Chiediamo tutti

Lui gira la bottiglia tocca Betsy, continuando il gioco e ignorando la nostra domanda chiede "Obbligo o Verità?"

Scieglie obbligo, così Calum le dice di urlare fuori dala finestra quello che pensa, è una cosa da filosofo/psicologo, no troppo serio per Calum.

I miei pensieri mi riempono la testa, e non mi accorgo che ho baciato Luke sulla guancia, lui mi guarda stranito, e io faccio un piccolo sorriso di scuse/nonsòperchelhofatto.

Betsy interrompe i nostri sguardi, urlando "Sono una stronza!"

Ora è il turno di Luke che scieglie Verità

"Stai ancora insieme a Summer?"

"Sì" risponde tranquillamente, ma quella domanda fa scattare in me qualcosa di strano, forse si chiama gelosia...

"Perché?" chiedo, ormai mi ha rotto il gioco

"Così per chiedere"

"Non è che perché Nash ti tradisce sono tutti così stronzi sai?" inizio a gesticolare

"Calmati" mi sussurra Luke, dovrebbe funzionare... non adesso.

Izzie mi porta in camera sua e mi da un bicchiere d'acqua.

"Che è successo?" mi chiede

"Niente" rispondo secca

"Giuro che non lo dico nemmeno a Cal o Sissi" dice

"Niente sul serio" tento di sfuggire

"Allora lo chiederò a Mickey" dice

"(1) non te lo dirà mai, e (2) come fai a saperlo?"

"L'ho notato,e credo anche Luke che c'è qualcosa che non dici"

"Promettimi di non dirlo a nessuno, nemmeno a Luke, nemmeno se ti supplica in ginocchio"

"Prometto"

Faccio un respiro pronfondo...

"Torno in Italia"

"Cosa?"

"Shh,non ci posso fare niente, è per il lavoro di mia madre e non mi vuole lasciare qui" i miei occhi si fanno lucidi

Mi abbraccia, e mi sfogo, piango tutto le lacrime che ho trattenuto in questi giorni per non preoccupare Luke.

"Posso darti un consiglio?"

"Mh" dico annuendo

"Scrivi una lettera ad ogni persona che ci tiene a te, se non ci riesci con la voce scrivi sulla carta, quello che non hai il coraggio di dire"

"Grazie" dico

"La ci sono i miei trucchi, e quella è la porta del bagno, se vuoi sistemarti"

Lavo la faccia, tentando di madare via i segni delle lacrime, e poi maschero il tutto con trucco.

"Pronta" dico

"Ok, usciamo"

Torniamo dagli altri, io e Betsy ci scusiamo a vicenda, e Michael decide che deve parlarmi da soli, in cucina.

Non lo capiscono? Sono gli ultimi giorni che ho da trascorrere con tutti loro e soratutto con Luke, capisco che loro siano miei amici, ma è diverso con Luke io lo amo, e lo sto trascurando oggi.

"Lo sà?" mi chiede

"Chi?"

"Luke"

"Non ancora"

"Secondo me ti ha sentito, dire qulacosa ed ora sospetta che gli nascondi qualcosa, lo conosco da molto tempo, non ostante gli anni passati è ancora uguale"

"Ti prego aiutami"

"Io starò zitto, va bene come aiuto?"

"Sì" dico abracciandolo

Torno da Luke che mi chiede come sto

"Bene" rispondo, o meglio mento

"Sicura?"

"Non ne voglio parlare"

passiamo il pomeriggio a non fare niente, alla sera magiamo la pizza, e poi torniamo tutti a casa.

Un altro giorno è passato

Quelle vans nere. || 5SOSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora