Chapter 1

12.7K 275 33
                                    

Mi alzai come uno zombie dal letto, e mi preparai.

Mi guardai allo specchio schifata, mentre lottavo con i nodi nei miei capelli.

Scesi a fare colazione, mia madre si stava australianizzando quel giorno aveva preparato i pancakes.

Presi lo zaino e mi diressi verso la nuova scuola a piedi, sperando di non perdermi per strada...

Arrivai.

Dall'entrata sembrava un carcere con il nome della scuola scritto a caratteri cubitali "Northwest Christian College".

La segreteria era sulla destra appena all'entrata.

Chiesi il programma delle mie lezioni e come raggiungere l'aula: 3C.
La segretaria mi indicò un ragazzo.

Era abbastanza magro... troppo magro
Aveva dei tratti asiatici, ed i capelli neri come la pece.
I suoi occhi erano castano scuro, intensi... molto intensi... troppo intensi.
In lui, tutto era troppo.

Mi portò fino alla 3C .

Disse che saremmo stati compagni di banco.
In quel momento arrivò il prof di scienze.

Tirai fuori il mio libro, Il mio disastro sei tu.

Calum tentò di spiarmi, ma non riuscì a capirci nulla, era in italiano.

Poi lesse Jamie Mcguire e sospirò.

Gli chiesi se c'era qualche problema, lui annuì.

Disse che anche sua sorella aveva quel libro, e che ne parlava in continuazione.

"Io voglio essere come Abby, io voglio incontrare qualcuno come Travis" disse imitando la sorella

Senza accorgermene la giornata passò velocemente.

Trascorremmo il pomeriggio con sua sorella Sissi, facemmo un giro in un centro commerciale.

Dovette sentirci parlare di Travis e di Abby, finché non vide in lontananza un suo amico.

Credo che si chiamasse Ashton, e che fosse il suo vicino di casa.

Con una bandana raccoglieva tutti quei riccioli castani.

Disse di essere al centro commerciale per cercare delle nuove bacchette per la batteria.

Bevemmo un milkshake, e ci fermammo fuori dal negozio a parlare.

Scoprii che Calum suonava il basso, che era kiwi.

Tornai a casa e accennai a mia madre soltanto di Sissi, non avevo voglia di parlare, ma di suonare.

Cenai e mi chiusi in camera mia.

Trascorsi due orette a suonare la chitarra.

Poi passai al mio libro, per poi risvegliarmi con il libro in faccia.

Erano le due del mattino, spensi la luce e mi misi sotto le coperte.

Non riuscivo a prendere sonno, così iniziai a girare per i vari socialnetwork, finché non mi riaddormentai.

Mi svegliai col profumo del tè caldo mattutino.

Aprii la finestra della mia camera, e l'aria fredda di luglio mi fece rabbrividire, quanto suonava strano luglio d'inverno.

Aspettai Calum e Sissi, lei era in 2B, arrivammo a scuola, un altro noioso giorno ci aspettava.

Quelle mattina la prof di letteratura aveva la luna storta, e appena sentì me e Calum ridere ci sbattè fuori dall'aula.

Calum mi disse di aspettarlo all'angolo del corridoio.
Voleva fare uno scherzo ad Ashton che era in 5D.

Io aspettai...

Aspettai ancora.

Ad un certo punto sentii dei passi, mi guardai intorno sperando che fosse Cal.

Invece non era lui.

Dietro ad un cartellone, sentii i battiti dei piedi, di quelle scarpe, uguali alle mie le vans nere, appena il ragazzo -pensai fosse un ragazzo per il numero delle scarpe- mi notò, se ne andò...

In quell'istante accaddero molte cose: il ragazzo se ne andò, arrivarono Cal ed Ash, suonò la campanella e rientrammo in classe.

Ma la mia mente rimaneva sempre su quelle vans nere.

Quelle vans nere. || 5SOSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora