CAPITOLO 28

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Natsu's Pov

Lucy stava bene.

Era l'unica certezza di cui avevo bisogno, e per fortuna era così.

Non avevo aspettato ulteriormente e avevo chiamato un'ambulanza che non aveva tardato ad arrivare.

Al momento ero in ospedale ad aspettare che un medico mi dicesse le condizioni di Lucy, ma non era ancora venuto nessuno dopo due ore di attesa.

Mi avevano detto che stava bene e che non dovevo preoccuparmi, ma iniziavo a dubitarne.

Tutta la preoccupazione che avevo accumulato nei giorni in cui Lucy era scomparsa, si stava moltiplicando e non sarei riuscito a mantenere la calma ancora a lungo.

Nessuno riuscirebbe a mantenere la calma dopo che la ragazza di cui ti sei innamorato è finita in ospedale.

Perchè era così.

Senza accorgermene quella ragazza dal sorriso dolce e dagli occhi da cerbiatto era entrata nel mio cuore senza che potessi fare nulla per impedirlo.

Il flusso dei miei pensieri venne interrotto dal medico che si avvicinò a me e con poche semplici parole mi disse le condizioni di Lucy.

<Dopo un'accurata analisi, abbiamo appurato che la ragazza non è in pericolo di vita...> tirai un sospiro di sollievo a quelle parole <...ma è in coma. Ha ricevuto troppo dolore in lasso di tempo relativamente breve. Non sappiamo quando si risveglierà, potrebbe anche non farlo mai, ma stiamo provando il possibile.>

A quelle parole il mondo mi cadde addosso. Era colpa mia se Lucy ora stava così. Se non l'avessi mai incontrata, a quest'ora lei starebbe bene.

Ma non riuscivo a sentirmi in colpa perché se non l'avessi mai incontrata, sarei ancora un ragazzo che non ha ancora trovato l'amore e sarei rimasto così per sempre.

<P-posso vederla?> chiesi con voce tremante.

<È un parente della ragazza?> chiese con voce ferma il medico.

Scossi la testa, e lui sospirò sconsolato. <Mi dispiace, allora non posso farla entrare per ora.>

Non mi arresi così facilmente, gli risposi <Sono il suo ragazzo.> mentii spudoratamente. Non ero assolutamente il suo ragazzo, ma pur di vederla, avrei mentito a Dio in persona.

Il medico capì allora che sarebbe stato impossibile farmi cambiare idea e disse <Solo per dieci minuti.>

Io annuii vigorosamente e lui mi guidò verso la stanza dove era Lucy, mi fece entrare e poi uscì, ripetendomi che entro dieci minuti mi sarebbe venuto a richiamare, richiamo al quale annuii distrattamente.

Mi avvicinai tremante a Lucy, che se ne stava immobile con gli occhi chiusi e un viso rilassato. Il petto si alzava e si riabbassava molto lentamente.

Sentii le lacrime scendere lungo le mie guance e caddi in ginocchio, appogiandomi al letto sul quale era stesa.

<M-mi dispiace, spero p-potrai mai perdonarmi...>

Angolo autrice

Mancano pochi capitoli alla fine della storia >////<

What? Do... You... Love... Me?!↬NaluDove le storie prendono vita. Scoprilo ora