What? Do... You... Love... Me?!↬Nalu

EPILOGO

Lucy's Pov

Chiudo il libro e lo appoggio sulle mie ginocchia, sorridendo ai due bimbi che in quel momento mi stanno osservando con gli occhi ancora grondanti di curiosità.

Solo dopo qualche attimo capiscono che il racconto è finito e mi guardano tristi, implorandomi di continuare a raccontare quella storia che li aveva fatto tanto intrigare e stare col fiato sospeso fino all'ultimo momento.

Li guardo dispiaciuta e comunico loro che purtroppo il racconto finisce così. Li vedo sgranare gli occhi e scuotere freneticamente la testa, come a volermi dire che non sarebbe possibile avere un finale così in una storia come quella.

Gli sorrido incintandoli ad andare a dormire, data l'ora tarda.

Loro annuiscono con la testa, seppure dispiaciuti che il loro racconto preferito sia finito in una maniera così semplice e banale, lasciando anche molti situazioni in sospeso.

Li faccio stendere nei letti, coprendoli bene con la coperta, per chinarmi su di loro e baciarli entrambi sulla fronte.

Mi volto per andarmene, quando sento una loro voce richiamarmi per cantar loro la canzoncina della buona notte, come ogni sera.

Torno a fianco ai loro letti, sedendomi accanto a loro, su una sedia messa appositamente lì.

Sto per iniziare a cantare la solita canzone che gli canto ogni volta, ma loro non sembrano contenti, dicendomi di cantare una canzone nuova.

Sforzo la mente per pensare a una canzone della quale ricordo il testo, vagando tra i ricordi più sfocati di testi di canzoni lette in passato.

Sorrido pensando alla canzone perfetta che mi è appena passata per la mente. Chiudo gli occhi e comincio a cantare, dondolando leggermente.

Another head hangs lowly
Child is slowly taken
And the violence, caused such silence
Who are we mistaken?

But you see, it's not me
It's not my family
In your head, in your head, they are fighting.
With their tanks, and their bombs
And their bombs, and their guns
In your head, in your head they are crying...

Non ho neanche il tempo di finire di cantare, che sento i respiri regolari dei bimbi addormentati sui letti.

Sorrido alzandomi dalla sedia e dirigendomi verso la mia stanza.

Sospiro stendendomi sul letto, sentendo una nostalgia tremenda e insensata a sentirlo vuoto. Dopotutto non ho mai avuto un ragazzo.

Mi sono fatta influenzare troppo dal racconto, forse per autoconvincermi che Natsu esistesse davvero.

Eppure quei momenti narrati nel libro mi sembrano così reali, così vividi.

Sospiro rinunciando a una plausibile spiegazione logica, addormentandomi poco dopo.

Non so però che oltre le tende della finestra, oltre a questo cielo splendente, oltre a questi palazzi illuminati, c'è un ragazzo dai teneri capelli color ciliegio che si sta coricando, dopo aver finito di raccontare un magico racconto a sua figlia.

                            ~FINE~