Darling, this is a casino

14-Delusione

-Buon giorno - gli sorrisi. Dovevamo fare colazione insieme sul presto, ma ovviamente la mia sveglia non aveva suonato. Quindi eccoci qui . Al bar a fissarci come due scemi con intorno a noi tutti gli altri ignari di tutto. Tranne due .
-come stai ?-
-molto bene Alberto. Tu?- non riuscivo a smettere di ridere.

-molto bene Tish. Ti vedo felice-

-sono davvero felice- Eravamo seduti uno di fronte all'altro, come sempre. Lentamente avvicinò la sua mano alla mia. D'istinto però l' allontanai , fino a farla scomparire sotto il tavolo. Non era il momento. Non volevo che tutti lo sapessero. Doveva rimanere solo nostro. Lui capì e in silenzio tornò a finire la sua colazione.

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-bene, per oggi abbiamo finito. Bravi. Domani magari aggiustiamo ancora qualcosina sulla tua parte Tish. Ascoltatela un po' di volte ancora- gli sorrisi. Ero un po' angosciata da questa canzone. Sbagliavo sempre qualcosa. Sempre. lo odiavo.

Tornammo in sala relax da gli altri, ma la mia testa era ancora alle prove. Non riuscivo a farla bene e mi dispiaceva da morire. Rimasi in silenzio seduta sui divanetti mentre gli altri scherzavano e ridevano. Non ce la facevo. Corsi in bagno e scoppiai a piangere. Ero stanca, stressata e delusa da me stessa.

Sentii qualcuno entrare in bagno. Provai a smettere di piangere come una bambina, ma non ci riuscivo.

-ma ei, Tish che succede?- appena vidi Giordana scoppiai a piangere ancora di più. Mi abbracciò

-cavolo, mi ero appena calmata-

-mi dici che c'hai? perché piangi?-

Abbassai la testa -per l'Ave Maria. Sbaglio sempre tutto. Non va mai bene nulla. O sono troppo in anticipo o sono troppo in ritardo. Devo sempre guardare Alberto e fare come fa lui. Questo è il suo modo di cantare, non il mio. Io non sono capace-

-ma non è vero Tish. Viene bene, ma non all'altezza dei tuoi standard, ma ci sta. Questo è anche un modo per metterti in gioco, proprio perché non è una cosa tua-

Continuai a piangere ininterrottamente. Con la coda dell'occhio vidi qualcuno spuntare dalla porta .
-ti lascio in buone mani- Gio mi fece l'occhiolino e tornò in sala relax
-ti stavo cercando-
-mi hai trovata - tirai su con il naso
-perché piangi ?- 

Inclinai la testa di lato e lo guardai. Era seduto per terra di fronte a me. Volevo tanto che mi abbracciasse, che mi stringesse a se. Ma non si poteva

-è per l'Ave Maria?-

-si..mi da il nervoso sta roba..-

-l'Ave Maria ?-

-si..ma non è solo quella, anche l'altra canzone..-

-okei, stai facendo una cosa che non sei abituata a fare, non sei abituata a cantare senza un tempo..-

-ma a parte questo, devo tenere conto non di una cosa, di cantare bene. Devo tener conto del tempo, che non c'è , devo tener conto dell'impostazione.. cose che in una settimana non si riescono a fare-

-dell'impostazione, te ne devi fregare, non ci devi pensare più di tanto  e comunque viene benissimo, perché viene benissimo. Sei molto brava, talentuosa , hai un buon orecchio e puoi cantare qualsiasi cosa Tish-

-forse non è così, perché  se sono così nervosa, significa che non ce la faccio!-

-ma non è vero! viene molto bene.  Fidati. Non ti buttare giù. Guarda, non vedo l'ora che ci sia la puntata, così poi Sabato la guardiamo e vedi quanto sei stata brava. Adesso mi fai un sorriso per favore ?-
Gli sorrisi
-lo vuoi un pezzo di cioccolato? -
Mi asciugò con il dorso della mano le lacrime che erano scende fin sotto il mento . Mi sorrise e prendendomi per mano , mi riportò in sala relax con gli altri .