CAPITOLO 13

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- Devo ammettere che mi ha sorpresa la tua chiamata!


Nikki è appena salita in macchina, sedendosi accanto a me sul lato passeggero. Noto la sua curiosità nel sentire cosa ho da dirle.

- Dopo l'altra sera credevo... anzi ero convinta che non mi avresti rivolto più la parola.

- Se credevi questo allora forse ancora non hai capito me...

- Già...


Si guarda le mani come se si sentisse in colpa per ciò che è successo anni fa.

- ... probabilmente non sono abituata a questi comportamenti, visto che mia sorella ancora non mi parla. Anzi a dir la verità mi ignora se proprio voglio essere sincera.


Conosco esattamente questo atteggiamento di Vivian, dopo tutto è quello che fa anche con me praticamente da sempre.

Nikki, nonostante tutto, è una ragazza intelligente... forse l'unica che mi è andata a genio da quando ci ho parlato, e ovviamente intuisce di non trovarsi qui con me solo per le sue scuse.

- Forse, però, io non sono qui solo per spiegarti e chiederti di accettare le mie scuse per non averti detto cosa c'è stato con Bob... o mi sbaglio?

- No, infatti.


Non voglio scendere nei particolari, visto che questa resta una questione delicata che riguarda solo la mia famiglia e Bob.

- Ho bisogno di un favore Nikki. Non sapevo a chi chiederlo, poi però mi sono ricordata che tu sei infermiera e quindi ho pensato a te...

- Dimmi...

- Lavorando in ospedale, tu potresti chiedere un favore al laboratorio... in forma anonima ovviamente?

- Si, volendo potrei farlo.

- Bene! Mi serve sapere se questi due campioni hanno DNA comuni. E' importante...


Esco dalla borsa ciò che sono riuscita a recuperare a casa e gli e li porgo.

Alzando lo sguardo, mi accorgo che intanto lei ha spalancato gli occhi e credo anche di immaginare cosa le stia passando per la testa.

- E' quello che penso? Tu e ...

- No! Sono di due persone a me molto care e li sto solo aiutando...


Complimenti Fitz! un'idea migliore potevi fartela venire!

Intanto Nikki credo abbia creduto alla scusa che le ho dato, prendendo in mano i due sacchetti che le ho portato.

- Capisco...


Fa una piccola pausa prima di terminare ciò che ha da dirmi.

- Vedrò cosa posso fare Fitz! Ma non posso assicurarti nulla, non sono solita chiedere favori ai miei colleghi.

- Mi basta sapere che ci proverai.


In realtà avrei potuto chiedere aiuto anche ad un'altra persona, ma ho preferito non mettere in mezzo Stella, visto che credo che soffra ancora al ricordo di Alex.

Più che la paura di sapere, forse la mia era più la paura di un fallimento. Se Nikki si fosse rifiutata probabilmente avrei confessato tutto a Bob prima ancora di averne la conferma e questo mi ha fatto trattenere il fiato fin quando lei ha accettato di farmi questo favore. Probabilmente è tutto inutile visto che sono passati anni e anche se la stanza di Alex è rimasta intatta, la mamma comunque è entrata spesso per tenere tutto in ordine.

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