CAPITOLO 18

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BOB


- Allora vuoi dirmi che sei venuto a fare in piena notte fin qui?


Abbiamo finito di fare colazione e, come al suo solito, non si è di certo arreso per sapere la verità.

- Ho avuto una discussione con Marcie.

- Immagino sempre per lo stesso motivo...


Lo guardo senza dargli risposta, mentre finisco di bere il mio caffè.

- Quando ti deciderai di metterla al corrente di tutto? Almeno così capirebbe per quale motivo vuoi continuare a correre.

- Non esiste!


Sono categorico! So com'è fatta e come reagirebbe se lo venisse a sapere.

- C'è dell'altro Bob?


Il mio sguardo è preoccupato e lui lo percepisce subito.

- Ieri sera sono andato al club. Hanno suddiviso le zone per questa sera... O'Dean, al suo solito, ha continuato a provocarmi e la situazione è degenerata.

- Amico, non devi dirmi queste cose. Io adesso sono un poliziotto! Meno so e meglio è...


Già. Dimentico sempre il ruolo che adesso lui riveste.

Scende il silenzio tra di noi, mentre lui si allontana per pulire le tazze. Il mio telefono non dà segni di vita, decido di inviarle un messaggio almeno così saprà che sto bene.

" NON CONTARMI PER QUESTA SERA. VOGLIO RESTARE SOLO."

Osservo Walt, già a suo agio tra queste mura.

- Quando inizierai?

- Tra qualche giorno. Ho fatto proprio bene a trasferirmi qualche giorno prima, dovevo pur iniziare ad ambientarmi con la città.

- Capisco.

- Forza rivestiti!

- Amico non ho intenzione di tornare così presto!

- Infatti non ti sto cacciando. Approfitto della tua presenza per i lavori pesanti! Fitz ha fatto già abbastanza ieri... adesso però c'è da montare alcuni mobili.

- Già... si nota il suo tocco!


Mi guardo intorno e quasi mi viene da ridere.

- Fin troppo direi. Ha messo perfino i fiori sul tavolo! Adesso devo renderla più... mia!


Scoppio a ridere spostando lo sguardo su  quei fiori. Come ha potuto pensare che in casa di un ragazzo ci sia bisogno di fiori per renderla accogliente! E' proprio da lei sistemare tutto.

Le ore sono volate e non mi sono reso conto che è quasi passato il pomeriggio.

Un bip mi avvisa di aver ricevuto un messaggio in segreteria.

Prendo il telefono per ascoltarlo e ho subito un colpo quando sento la sua voce.

"Risponde la segreteria... "

Riconosco la sua voce rauca di quando passa ore a piangere, prima di essere sopraffatta da quella di Lily.

"... Dai qua! Hey Davis! Sono Lily, volevo avvisarti che questa sera la mia amica non si starà da sola in casa per colpa tua! Quindi se per caso dovesse venirti voglia di vederla... muovi il culo e vieni al club. La troverai lì!"

ALBACHIARA 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora