CAPITOLO 24

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Apro gli occhi convinta di aver sognato che questa notte Bob entrasse da quella finestra per tornare da me, provo a girarmi sul letto e mi accorgo che invece è stato tutto vero. 

Il suo calore avvolge ancora il mio corpo.

Provo a fare mente locale e nel farlo rischio di fari venire l'emicrania.

Intanto Bob continua a tenermi ben salda abbracciandomi con le sue braccia possenti e provo a liberarmi dalla sua presa senza svegliarlo, visto che da un pò ho un formicolio al braccio per la posizione in cui mi trovo.

Nonostante i miei tentativi, tutto è stato vano! Per riuscire a spostarmi devo per forza svegliarlo.

Capisco che è sveglio perché poggia il naso sui miei capelli per annusarli.

- Sai di buono.


La sua voce mi fa trasalire, non perché non mi aspettavo che si svegliasse... ma perché sentirla mi da una scarica in tutto il corpo. Sposto il mio corpo per ritrovarci adesso faccia a faccia.

- Scusami, non volevo svegliarti...


E' la verità, anche se ci ho sperato visto il fastidio che avevo.

- Non lo hai fatto piccola.


La sua risposta un po' mi sorprende. Quindi da quanto è già sveglio? Avrà visto i miei vani tentativi di liberarmi?

Adesso che lo osservo bene, mentre se la ride per il mio imbarazzo, noto che indossa gli stessi vestiti che aveva ieri mattina... prima che se ne andasse. Sono gli stessi anche se adesso sono sgualciti visto che ci ha dormito di sopra e chissà che altro hanno sopportato nella giornata di ieri. Lo conosco e sicuramente non sarà andato solo a farsi una passeggiata per schiarirsi le idee.

- Ieri...


Mi vergogno perfino di guardarlo negli occhi... so che tutto questo è successo per colpa mia.

Se ieri lui è stato male, è stato solo perché io non mi sono arresa a cercare la verità. 

Continuo a sentire i suoi occhi di sopra intenti a scrutarmi, anche se in realtà il mio sguardo è da tutt'altra parte.

- Bob ieri... sono stata una stupida, in questo periodo avrei potuto parlartene tante volte e ad ogni occasione non era mai il momento giusto, magari se avessi trovato il coraggio prima lo avremmo affrontato insieme e soprattutto diversamente. Scusami...


Con un dito mi solleva il mento per guardarmi negli occhi. 

- Avrei dato di matto comunque piccola! Sono fatto così...


La sua voce è profonda e liberatoria per me.

- ... l'unica cosa che mi interessava sapere è che mio padre non avesse tradito mia madre.

- No Bob. Da quello che sono riuscita a capire entrambi i nostri genitori si erano lasciati per un periodo.

- Lo so.

- Lo sai? Tu hai parlato...?


La domanda muore in gola. Il mio sguardo è alquanto sorpreso all'idea che lui sia andato a parlare con suo padre e forse questo lo delude un pò vista la sua espressione. Magari si aspettava che fosse scontato che io capissi tutto.

ALBACHIARA 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora