-Dice che è con lei
Che sollievo. Insomma non che fossi felice di sapere che lei era nelle sue mani! (Pardon: zampe!)
Ma almeno non sarebbe morta.
Lela aveva il fiato corto e il viso pallido. Luke le andò vicino per metterle una mano sulla spalla e tentare di calmarla, ottenendo solo uno sguardo gelido da parte sua che fece arrossire Luke (e per arrossire intendo rosso fino alle orecchie per la rabbia!)
Tentai di rompere il silenzio.
-Lela, sai dove la sta portando?- chiesi.
-Perché tu non lo sai, scemo!? Dal Cappellaio, no?- mi rispose -È così che succede nel giorno Gloritornante.-cantilenò infine.
Odiavo quando il compendio aveva ragione! O quando LEI aveva ragione!
-Sì, lo so!- sbuffai.
Lela sembrava soddisfatta. Con un balzo arrivò a sedersi su un ramo abbastanza alto perché Luke non la raggiungesse per starle vicino.
-Allora che si fa?- chiese Luke
-Già, Will. Vuoi mantenere il tuo piano o farti vivo?
In quel momento trattenni la voglia di trasformare Lela in Ghiro e poi affogarla nel tè.
-Lela tu andrai dal Cappellaio...
-Quindi dovrò tornare Ghiro?- mi chiese come un bambino a cui vengono negati i dolci.
-Sì, certo.- le risposi -È così che succede nel giorno Gloritornante.- aggiusi sottovoce imitando la sua vocetta di prima.
Lela in tutta risposta soffocò una risatina isterica e sussurrò qualcosa di cui afferrai solo le parole uomini e forse scemi.
-Tu Luke devi andare dalla Regina Bianca e io...
-TE LO PUOI SCORDARE!- mi interruppe Luke.
Lela alzò gli occhi al cielo e io e il mio amico cominciammo a litigare.
Alla fine cedetti: io sarei andato dalla Regina Bianca e lui sarebbe andato a cercare gli altri.
Lela scese dall'albero, venne inghiottita da una nube bianca e morì. No, scherzo! La nube bianca la creò lei per trasformarsi e dopo un po' davanti a noi ci fu solo un topino bianco molto irritante: Ghiro.
-Perché ti sei trasformata adesso? Non potevi farlo là? Ora ci metterai tantissimo ad arrivare.- si lamentò Luke.
-E chi ha parlato di camminare?! Mi porti tu no?- gli rispose lei.
Io ridacchiai e quando Luke mi rivolse un occhiata supplicante io mi limitai ad una scrollata di spalle. Lela è un osso duro perfino per me.
Dopo un po' il mio amico aveva una sacca e Ghiro in spalla e si stava inoltrando nella foresta. Lo chiamai e lui si voltò.
-Sta attento amico.
Mi sorrise. Non lo davo spesso a vedere ma ci tenevo a lui. Lui è....piccolo! Insomma lo vedo come un fratellino se non un figlio (anche se ha 18 anni, io lo vedo ancora come quel bambino indifeso di un tempo).
-Contaci. E tu porta i miei saluti a Mirana.
Lela gli rifilò un pugno sul collo e mi gridò: -I nostri!- prima di scomparire tra gli alberi.
Potei sentire ancora dei pezzi della loro conversazione:
-Ricordami perché ti sto portando...
-Perché ti ho fatto gli occhi doooolciii!
-Ricordati che ti porto solo perché ti trovo carina.
-...
-Ahia!
Risi. Luke si era dimenticato che Ghiro aveva una spadina.
Bene ora dovevo andare dalla Regina Bianca e quindi dovevo prendere la starda opposta a quella di Luke e Ghiro e poi attraversare la foresta di Tulgey.
Afferrai l'orologio.
Erano le due di notte.
Fui sorpreso di vedere l'ora. Il tempo scorre diverso a Sottomondo. A volte veloce e a volte lento. Ma non può mai tornare indietro. Quindi non sai mai che ore sono e gli orologiai fanno una fortuna.
Mi preparai a fare molta strada per andare a trovare la mia vecchia amica. Ma quando mi girai vidi i Leprotto Bisestile.
-Buonasera, Fante- mi salutò facendo una riverenza e abbassando le orecchie.
Aveva una cravatta giallo sporco a pois verdi su una camicia stropicciata e una giacca blu scuro.
-Buonasera a lei Leprotto- gli rispose -che ci fa qui a quest'ora?
-È l'ora del tè!- rispose prendendo una tazza da chissà dove e sbattendola su un albero dove poco prima c'era la mia faccia. Sospirai. Era sempre l'ora del tè. Prima che lei arrivasse...
-No, Leprotto. Sono le due di notte. Alice è tornata.
-No, caro Fante non gradisco le alici. Men che meno nel tè...
Testa bacata di una lepre!
-Devo andare ora!- continuò -Il Cappellaio mi starà aspettando...- disse gonfiando il petto.
-Arrivederci- dissi scuotendo la testa e prendendo la strada con il cartello Marmorea.
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Alice in Wonderland, return to Underworld
FanfictionC'era una volta una bambina. Una bambina come tante altre. Una bambina che si perse nel Paese delle Meraviglie. Conoscete già la storia, vero? Impossibile. Perché? Beh perché questa è una storia che non ha ancora trovato il suo epilogo... Sorpresi...