Non era un sogno. Avevo provato a convincermi, avevo costretto me stessa a credere in una bugia.
Era solo un ricordo, sepolto nel profondo del mio cuore. Quel paese fantastico, il Paese delle Meraviglie è vero. E anche il Cappellaio, il Brucaliffo e Will. Quanto male ho causato ai miei cari? Quanto ho ferito Will, che non ha fatto altro che proteggermi fin dal principio?
Tutti quei pazzi che avevo incontrato erano reali, forse anche più reali della gente con cui ero abituata a vivere.
-E il Ciciarampa!- sussurrò il Brucaliffo come se avessi udito i miei pensieri -ricorda, la spada Bigralace sa quello che vuole, tu non devi far altro che rimanerci aggrappata...- continuò, la voce ridotta ad un sussurro affaticato e io sapevo che era giunta la fine. Essa si preannunciò con una frase appena sussurrata: -Buon viaggio a vederci.
Il Brucaliffo chiuse gli occhi nel suo bozzolo e ogni rumore svanì.
Era la fine per lui, ma non per me.
Alice Kingsley non si sarebbe arresa.
Con il dorso della mano mi asciugai le lacrime, da sola per una volta, e mi alzai in piedi.
Corsi giù per le scale, scendendo i gradini due alla volta. Cercavo lui.
Ma quando arrivai nel punto dove l'avevo abbandonato non c'era nessuno.
Mi pentii di averlo lasciato, lì, da solo.
"Ti aspetterò sempre"
Lui mi aveva aspettata e io ci avevo messo troppo ad accorgermene.
Un brutto presentimento mi catturò lo stomaco e lo strinse fino a farmi accasciare per terra.
Aveva ragione lui. Sarebbe stato sempre tardi per me.
È tardi. È tardi per cercarlo. È tardi per aiutarlo. È tardi per salvarlo.
Volevo piangere e rimanere ferma lì per sempre, ma preferivo correre. Così mi alzai di nuovo pur non sapendo dove potesse essere andato o cosa potesse essere successo, sentivo solamente che non era nulla di buono.
Corsi e corsi, da sola, accorgendomi solo in quell'istante di quanto la sua presenza mi rassicurasse.
Così, da sola, non sentivo niente, solo un grosso peso che, realizzai in quel momento, non avevo mai portato da sola e non ci sarei riuscita.
"Ti aspetterò sempre"
Quella frase mi tormentava.
-Eccomi sono qui!- urlai tra le lacrime fermandomi all'entrata del bosco -Tu dove sei?
E stavo per cadere di nuovo, e sapevo che se fossi caduta quella volta non mi sarei più rialzata.
Quando, ecco che qualcuno mi prese per il braccio e mi tirò verso i cespugli. Una parte di me sapeva già chi fosse quella persona, e questa volta, per non commettere altri errori seguii il mio istinto.
-Will- lo chiamai quasi sollevata appena mi trovai di fronte a lui.
Però sembrava distratto e guardava nervosamente tra i cespugli dietro di me.
Lo guardai per un attimo, pensando a tutti quei momenti in cui ci eravamo trovati così vicini, a tutte quelle volte in cui avevo solo pensato fosse pazzo e mi venne un groppo in gola e gli occhi si fecero lucidi. Mi ero promessa di baciarlo o almeno di abbracciarlo, di provare con tutte le mie forze a farmi perdonare ogni mancanza.
Ma quando mi ritrovai davanti a lui e potei fare tutto quello che avevo immaginato mi bloccai, mi fermai come se avessi bisogno di un momento per fermarmi, per cercare di assimilare e comprendere tutti gli errori che avevo fatto nei confronti del ragazzo che amo.
-Ma che succede?- riuscii a dire tentando di controllare le lacrime che lottavano per uscire dai miei occhi.
-Shh...i cavalieri...- sussurrò appena aumentanto la presa sul mio braccio.
-...i cavalieri?- balbettai quasi tremando.
-Spostati!- mi ordinò facendomi abbassare la testa appena in tempo per schivare una freccia.
Riuscii a pensare solo una cosa in quel momento: ci hanno trovato.
Per fortuna la paura non vinse la ragione e riuscii a chiedere a Will se sapesse che cosa volevano da noi.
-Te- fu la risposta.
-Me!?- replicai sconvolta.
-Vogliono prenderti e ucciderti così non si potra compiere la profezia.- mi spiegò Will con pazienza.
-Ma...il compendio diceva...- balbettai cercando di capire qualcosa in tutto quello che stava succedendo, cercando di scovare una spiegazione, ma forse non esisteva.
Ecco che era diventato tutto frenetico e incerto, non sapevo cosa fare, potevo morire.
-Alice chiudi gli occhi- mi ordinò Will mettendo ancora più in disordine i pensieri nella mia testa.
-Cosa? Io non...- provai a replicare.
-Per favore- lui si avvicinò e posò le mani sulle mie spalle. In qualsiasi altro momento lo avrei allontanato -so che non sai nulla di me, ma ti chiedo di fidarti. Solo questa volta Alice, puoi fidarti di me?
Chiusi gli occhi.
Anche chiudendoli vedevo i suoi occhi marroncini mangiati dal verde della malinconia.
Li chiuse anche lui.
Fu un contatto leggero, quasi inesistente, eppure un brivido mi corse lungo tutta la schiena quando Will mi sfiorò le labbra con le sue, in un piccolo quanto esplosivo bacio. Non feci in tempo a socchiudere la bocca che tutto era già svanito.
Aprii gli occhi e anche Will era svanito. Mi guardai intorno.
Non sentivo le urla dei cavalieri ma solo un leggero marciare in lontananza.
Ed ecco di nuovo quel dolore allo stomaco, quel brutto presagio.
No, ti prego!
Raggiunsi correndo un albero e aggrappandomi alla corteccia e ai rami riuscii a salirci.
Sbirciai tra le foglie secche con il cuore in gola e purtroppo mi accorsi che tutte le mie più grandi paure si erano avverate nella maniera peggiore.
Le carte marciavano a ritmo e Ian stava sul suo cavallo nero tenendo delle catene. Intorno alle catene con le braccia e le gambe costrette c'era Will. Si era sacrificato. Per me.
No!
Girò la testa e mi vide. Stavo balbettando una sorda serie di "no!" disperati.
E mi guardò, mi scrutò attentamente come mai aveva fatto, facendomi perdere nei suoi occhi provocandomi un singhiozzo.
Non poteva andare così, non potevo perderlo ora che l'avevo ritrovato.
Era finita, finita davvero, senza di lui non aveva più senso, senza Will Scarlet le cose senza senso non avrebbero mai potuto trovare un senso.
Mi sorrise, mi sorrise come mai aveva fatto, quasi piangendo, quasi come se potesse spezzare le catene e correre, correre da me come sempre aveva fatto. Ma questo era impossibile, impossibile perfino per il Paese delle Meraviglie.
Mi aveva visto, mi aveva visto per davvero, e io avevo visto lui, peccato che era la fine.
Continuai a mimare dei "no" con la bocca, come se quei no potessero aiutarmi, come se fossero il riflesso della mia anima, come se il mondo potesse sentire il mio dolore e potesse tornare indietro.
Will mi rispose alla stessa maniera e capii quello che voleva dirmi seguendo attentamente le sue labbra che si muovevano in una muta quanto bellissima dichiarazione: "Ti amo, Alice."
![](https://img.wattpad.com/cover/22757072-288-k144684.jpg)
STAI LEGGENDO
Alice in Wonderland, return to Underworld
FanficC'era una volta una bambina. Una bambina come tante altre. Una bambina che si perse nel Paese delle Meraviglie. Conoscete già la storia, vero? Impossibile. Perché? Beh perché questa è una storia che non ha ancora trovato il suo epilogo... Sorpresi...