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What a time - Julia Michaels ft. Niall Horan

Avete mai provato la sensazione di trovarvi nel posto sbagliato, al momento sbagliato e con persone sbagliate? Se la risposta é si, vi prego ditemi come ne siete uscite indenni.
Mi trovavo da circa venti minuti seduta su uno dei tanti divanetti con Dasha, Josh aveva pensato bene prima creare il casino e poi tirarsi indietro. Harry era già qui quando siamo arrivate ma non l'avevano ancora visto, diciamo che la fama lo aveva preceduto. Per tutta la durata del turno a lavoro Dasha non aveva fatto altro che chiedermi come cavolo ero riuscita a farmi invitare a questa festa, io avevo continuato a rispondere con un semplice " non lo so" , perché in realtà non lo sapevo davvero.
La cameriera ci aveva servito subito e io per evitare figuracce avevo optato per un cocktail analcolico, tra l'altro nemmeno buono, la ragazza dai capelli rosa affianco a me invece sorseggiava fiera il suo Martini.

" Certo che per venire in un posto così e prendere un analcolico" Dasha storse la bocca in un espressione contrariata.

" Se vuoi ritrovarmi tra qualche ora a parlare o baciare una di quelle statue..." indicai con il dito due statue che raffiguravano penso delle divinità di cui non sapevo il nome.

"Meglio di no" La vidi con la coda dell'occhio trattenere una risata forse immaginandosi la scena. "Quindi mi vuoi dire come sei passata da scambiare Harry per un vecchio ad essere invitata ad una sua festa? Insomma sei appena arrivata io é un anno che ci provo".

Riposi con un'alzata di spalle " Ripeto che non lo so" la vidi alzare le sopracciglia segno che non mi credeva " sto dicendo sul serio, ci siamo incontrati delle volte e non so, gli starò simpatica"

"Guarda che stiamo parlando di Harry Styles non del pizzettaro sotto casa" si fece più vicino " Intendo dire che non vieni invitata subito a queste feste solo perché gli stai simpatica, hai idea delle quantità di gente simpatica che lui incontra tutti i giorni?"

"Non so cosa dirti, il mio amico gli ha inviato un messaggio con il mio telefono ed eccoci qui"

Lei puntó i suoi occhi azzurri come il cielo nei miei, sbattendo le ciglia in segno di shock.

"Tu gli hai ... no aspetta" si fece ancora più vicino, ormai era attaccata alla mia faccia " Tu gli hai scritto... Un messaggio?" Disse come se fosse la cosa più strana al mondo.

"Non io però si"

" Tu hai il suo numero" si appoggiò sullo schienale del divanetto "E Rose lo sa? Che vi scrivete insomma?"

"In verità non lo so,ma non ci vedo nulla di male" Dasha sembrava senza parole " Insomma non é che abbiamo proprio delle vere e proprie conversazioni".

"Posso leggerle?"

"Sì ma non fare cagate pure tu" le porsi il telefono con la chat aperta, la sua espressione mentre leggeva variava da scioccata a sorpresa a confusa.

" Perché qui ti ha chiesto se ti sei ripresa? da cosa?" Ci penso su per pochi secondi per poi rivolgermi uno sguardo strano "Ti prego dimmi che non te lo sei portato a letto, anzi sai cosa ti dico, dimmelo, ogni particolare, ha preso lui l'iniziativa?"

La bloccai visto che alcune persone avevano rivolto lo sguardo verso di noi incuriosiste dal tono di voce usato dalla mia amica.

"Punto primo, abbassa la voce. Secondo, cosa stai dicendo? Mi ha chiesto se mi ero ripresa visto che avevo bevuto e praticamente gli sono collassata addosso".

Dasha bloccò il telefono e me lo restituì. "Il discorso finisce qui solo perché Harry si sta avvicinando quindi non pensare di cavartela così, mi devi spiegare ancora molte cose a quanto pare".

Dalla direzione in cui guardavano gli occhi di Dasha potevo dire che Harry stava arrivando dalla direzione opposta a come ero seduta, evitai saggiamente di girarmi. Pochi secondi dopo sentii una mano sulla mia spalla, mi girai ad osservarla trovando delle dirà lunghe avvolte da vari anelli, associandola a quella di Harry.

"Sei venuta alla fine, volevo dire siete" I suoi occhi color giada si posarono prima su di me poi su quelli della mia amica, in un modo un po' sorpreso, magari perché si aspettava di trovar Josh al mio fianco.

" Si sono venuta" al mio pronunciare quelle parole sentii il piede di Dasha toccare il mio da sotto il tavolo, le rivolsi subito uno sguardo confuso trovandola ridere sotto i baffi, cercando di coprirsi mettendo una mano davanti alla bocca, mi resi conto in quel momento che le parole che avevo usato non erano forse delle più adatte e sentii le guance pian piano andare a fuoco. "Sono venuta con Dasha" mi arrivò subito un'altro calcio alla caviglia. Puntai gli occhi verso Harry che sembrava divertito dalla situazione. " Volevo dire che Josh non é potuto venire".

" Non c'é nessun problema"

Dasha si alzò porgendo la mano nella direzione di Harry come per volersi presentare "Credo di dovermi presentare, visto che a differenza di qualcuno qui, noi ci siamo visti sono alcune volte di sfuggita" Fu il mio turno tirare un calcio nella caviglia a lei però mancandola visto la distanza che si era venuta a creare.

Harry strinse la mano alla ragazza e poi forse notando il mio tentativo di calcio fallito puntó i suoi occhi su di me divertito, poi guardò la bevanda che tenevo fra le mie mani.

" È analcolico " quanto vorrei aver ordinato qualcosa di più pesante in questo momento.

" Bene, volete venire di là che c'è più gente? C'è anche un piccolo buffet di polpette visto che se ricordo bene a qualcuno piacciono" mi fece l'occhiolino.

Mentre ci alziamo per seguirlo Dasha mi blocca e mi sussurra all'orecchio " Aggiungi alle cose che mi devi spiegare anche sta cosa delle polpette, sempre se di cibo si parla" dopo avermi fatto l'occhiolino si unisce a Harry che stava qualche passo più avanti di noi.

"Eccoci qui, c'è un po' di casino a tranquille, la maggior parte delle persone non le conosco neppure io" c'era veramente tanta gente, sembravano tutte persone importanti e sicure di se, non notavo nessuno che poteva avere la mia età,sembravano tutti aggirarsi attorno ai trenta quarant'anni.

" Non vedo Rose" dissi avendo l'attenzione del riccio su di me.

" Oh non c'è, é partita per un progetto in Germania"

"Capisco"

" Se volete qualcosa da bere é tutto offerto, come il mangiare e tutto" mi girai pensando di trovare Dasha vicino a me invece era scomparsa." Se cerchi la tua amica é al buffet". Cercai con lo sguardo i capelli rosa che tanto la distinguevano ma non la trovavo, Harry notando che ero n difficoltà, mi mise una mano su un fianco e mi sposto più a sinistra verso di lui abbassandosi al mio livello e indicando con il dito la direzione dove si trovava la ragazza.
Per una manciata di secondi mi dimenticai di essere in questo posto, la sua mano rimase sul mio fianco e il viso incredibilmente vicino al mio, mi voltai nella sua direzione notando che mi stava già guardando, forse aveva notato come il mio corpo si era immediatamente irrigidito al suo contatto.

Mi allontanai di alcuni passi e poi raggiunsi la mia amica che adesso aveva il piatto colmo di cibo

" Non lasciarmi mai più da sola" le dissi sottovoce per quanto fosse possibile visto la musica alta nel locale.

" Beh diciamo che proprio sola non eri" mi fece l'occhiolino facendo un cenno con la testa verso Harry che era rimasto nello stesso punto in cui l'avevo lasciato. " Sono queste le famose polpette? Oppure era un modo per intendere altro?"
Ma cosa aveva nel cervello questa ragazza?


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