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Caught up( feat. Khalid) - Majid Jordan

Harry POV

Le sue labbra danzavano con le mie in un ritmo perfetto, e se su questa melodia avessi potuto scriverci una canzone probabilmente sarei già con carta e penna in mano.

Una vocina mi ripeteva nel cervello che stavo sbagliando, che dovevo staccarmi immediatamente e scusarmi con lei, ma come potevo? Come potevo privare al mio cuore di battere all' impazzata quasi come a volermi spaccare la cassa toracica?

Posai le mani sulla sua schiena accarezzandola e stringendola di più a me, volevo che sentisse quanto la volevo, quanto desideravo questo momento.

Le sue mani vagavano tra il mio collo e i bottoni della mia camicia ormai quasi slacciata, questa audacia da parte sua di certo non me la sarei aspettata. La lasciai sbottonare anche l'ultimo bottone prima di sporgermi in avanti per lasciarla cadere alle mie spalle.

Si staccò osservando mio petto, tracciandone con i polpastrelli i contorni dei tatuaggi, risvegliando ogni mio nervo più remoto.

Sul suo volto non c'era traccia di imbarazzo, nessun rossore, solo occhi che esploravano ogni parte del mio petto.

Le presi il viso tra le mani riportandola sulle mie labbra che ripresi ad assaporare cercando di impregnare questi ricordi nella mente.

Lasciai andare il suo volto portando le mani sull'orlo del vestito sfilandoglielo da sopra la testa e lasciandolo cadere da qualche parte accanto al divano.

Quel suo intimo scuro in netto contrasto con il colore della pelle, quelle curve che non avrei neanche potuto immaginare, tutto al giusto posto e perfetto.

Mi chinai a baciarle il petto, lasciai umidi baci sull'orlo del suo reggiseno, talmente vicino da sentire il bordo in pizzo sulle labbra.

Persi completamente il senso della ragione nel momento in cui sentii un piccolo mugolio lasciare la sua bocca.

É questo il suono che emette il paradiso? Probabilmente.

Ogni centimetro del mio corpo bramava il suo, e nel momento in cui sentii il suo bacino ondeggiare sulla mia parte più sensibile, posso dire che se ne accorse pure lei.

Continuò ad ondeggiare su di me, a tentarmi come una sirena.

Cercai le sue labbra nuovamente, mentre con le mani le strinsi il bacino portandolo ancora più vicino al mio cercando di alleviare il senso di oppressione che sentivo.

" Ti voglio," sussurrai tra un bacio e l'altro, "Ti voglio così tanto Kennedy. Non hai idea."

" Harry!"

Cosa?

"HARRY! AMORE? HARRY!"

L'immagine di Kennedy si affievolì scomparendo nel buio mentre sentivo un'altra voce chiamarmi insistentemente, cosa stava succedendo?
Aprii gli occhi mettendomi a sedere, sentii la testa girarmi a causa del movimento forse troppo veloce.

Non ero più a casa di Kennedy, lei non era su di me, non ci stavamo baciando.

Ero a casa di Rose.

Pian piano i ricordi tornarono lucidi nella mente, e mi misi le mani tra i capelli cercando di respirare in modo normale. Abbassai lo sguardo verso il cavallo dei miei pantaloni notando che il respiro affannato non era stato l'unico effetto del mio sogno.

Che situazione, stavo sognando di tradire la mia ragazza con lei a fianco. Anzi, penso che il fatto di averlo sognato sia il male minore, visto quello che é successo solo poche ore fa.

Marigold - Harry Styles  (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora