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I follow river -Lykke Li

"Ken che ne dici, ce ne andiamo?"

Era passata circa un'ora da quando ci eravamo spostate in questa parte più privata del locale, Harry era stato in nostra compagnia per una manciata di minuti poi era stato chiamato da altre persone presenti a questa festa e ci aveva lasciate sole.Non é che ci fosse molto da fare a questa festa visto che non c'era nessuno che ballava o qualche conversazione alla nostra altezza in cui intrufolarci.

" Si, fammi andare ad avvisare Harry, vieni anche tu?" Mi alzai dal divanetto sistemandomi la gonna che si era leggermente alzata.

" Oh no vi lascio il vostro tempo, dagli un bacio anche da parte mia" disse con un ghigno sul volto. Questa ragazza aveva dei problemi di comprensione, le avevo raccontato tutto quello che era successo e lei insisteva perché ci fosse altro sotto.

" Ma la smetti? Troviamoci all'entrata così poi andiamo a casa insieme" faccio per avviarmi alla ricerca di Harry quando Dasha mi blocco.

"In verità mi passa a prendere mio fratello, era già in giro con dei suoi amici, ci metterei meno tempo che con il taxi"

" Non é che mi può dare un passaggio?" Non avevo nessuna voglia di farmi la strada fino al mio appartamento da sola, potevo chiamare Josh ma non volevo disturbarlo anche perché vista l'ora stava sicuramente dormendo.

" Non credo, scusa Ken! Ci sentiamo domani, anzi avvisami quando arrivi a casa" Detto questo prese la sua roba e si avviò verso l'uscita del locale. L'unica cosa da fare ora era trovare Harry e andarmene sperando di arrivare a casa in fretta.

Nel tavolo in cui era seduto c'erano alcune persone dall'aspetto importante, vestivano in giacca e cravatta, al mio avvicinarmi molti dei loro occhi si fermarono su di me, e le loro conversazioni cessarono. Anche lo sguardo di Harry si posò su di me, non amavo l'attenzione in generale e lui sembro capirlo visto che si scusò con i presenti mi prese per un braccio e mi portò poco distante.

" Non volevo disturbarti, ci tenevo a ringraziarti per avermi invitata e avvisarti che me ne sto andando, domani lavoro e non vorrei fare troppo tardi".

"Figurati, scusate se non ho passato molto tempo con voi ma c'erano delle persone importanti con cui dovevo concludere delle cose"

Che erano importanti si poteva ben vedere, scommetto che la maggior parte delle persone presenti qui avevano le mani in pasta in qualcosa. Harry serbo guardare verso il tavolo dove eravamo precedentemente sedute , forse non capendo perché non era venuta con me a ringraziarlo anche Dasha.

" La tua amica?"

" Lei é già andata via con suo fratello, mi ha detto di ringraziarti anche da parte sua"

" Ti viene a prendere Josh?"

" Probabilmente starà già dormendo , ora che lo chiamo e tutto va a finire che si fa troppo tardi"

Lui sembro pensarci su un secondo poi si voltò per guardare il tavolo dove era sudato fino a due minuti fa, quelle persone non lo stavano di certo aspettando anzi si stavano divertendo versandosi nei bicchieri dello champagne.
Tornó a guardarmi e poi mi fece cenno di aspettare dove ero mentre lui raggiungeva il tavolo e sussurrava qualcosa nell'orecchio di un signore che annuii e si salutarono.
Poi ritorno al mio fianco poggiandomi una mano sulla schiena dirigendomi verso l'uscita.

"Se non ti dispiace ti accompagno io, non é il massimo lasciar andare in giro una ragazza da sola a quest'ora della notte"

Raggiungemmo velocemente l'uscita , lui rivolse un cenno al ragazzo grosso come un palazzo che stava fuori dal locale per poi dirigermi verso una delle macchine nere posteggiate vicino al marciapiede,la sbloccò e mi aprii la porta del passeggero, lo ringraziai e presi posto nella macchina togliendomi la borsa a tracolla appoggiandola vicino ai piedi.
Quando anche lui prese posto, mise in moto la macchina e si inserì nella strada dirigendosi verso casa mia, evidentemente si ricordava ancora la strada fatta qualche sera fa.

" Non dovevi comunque" mi girai nella sua direzione osservando la sua fronte corrugarsi " portarmi a casa intendo ".
Ci fermammo ad un semaforo e lui colse l'occasione per voltarsi verso di me, io tolsi subito gli occhi da lui e feci finta di osservare la macchina verso i sedili posteriori, come se me ne capivo di tutto ciò. " Hai una bella macchina".

"Non é mia" diede una breve occhiata per controllare che il semaforo segnava ancora rosso e poi torno a guardarmi " Non abitando qui non ho una necessità di possedere una macchina"

"Pensavo vivessi qui con Rose" sussurrai.

" Oh no, quello che hai visto l'altra sera é il suo appartamento, non conviviamo. Meglio così forse, siamo sempre in giro per il mondo impegnati in qualcosa, e poi ho già le mie case e quelle mi bastano"

"Dove vivi?"

Lui sembro stupirsi di quella domanda, come se la risposta fosse la cosa più ovvia del mondo, forse lo era a una persona che lo conosceva bene.

"Tu non sai nulla di me vero?" Nel suo tono non c'era presunzione, come per dire - tu non sai chi sono io?- era semplicemente stranito come se una cosa così non gli capitasse da tempo.

"No" mi diede un'ultima occhiata prima di immettersi di nuovo nel traffico.

" Ora si spiegano molte cose"

"Già " annuii.

In men che non si dica Harry parcheggio la macchina sotto il mio palazzo spegnendo il motore, Velocemente recuperai la borsa e la misi sulle gambe. Mi voltai verso di lui mettendo già la mano sulla maniglia pronta per aprire la portiera.

"Grazie di nuovo per tutto "

"Figurati, non avrei mai lasciato vagare una bella ragazza da sola in questa città."

Sembro neanche lui accorgersi delle sue parole, purtroppo le mie guance se ne accorsero eccome pitturandosi subito di rosa.

" ok io vado allora, Buonanotte " uscii dalla macchina sistemandomi la gonna e mettendomi la borsa sulle spalle.

" Buonanotte Kennedy" lascio le sue labbra incurvarsi in un sorriso , prima di accendere la macchina e ripartire immediatamente.

Rimasi un po lì a guardare la sua macchina che si allontana a per poi andare verso il portone del mio palazzo. Entrai nell'appartamento trovando tutto buoi, segno che avevo fatto bene a non chiamare Josh che probabilmente stava dormendo. Mi tolsi le scarpe e mi accasciai sul divano ripensando a tutto quello che era successo quella sera.
Harry era un ragazzo incredibilmente affascinante quanto gentile. Non mi doveva nulla eppure ha abbandonato la sua festa per riaccompagnarmi a casa. Ricordai della promessa che avevo fatto a Dasha e così le scrissi un messaggio avvertendole che ero ancora viva e che mi aveva portato a casa Harry, la sua risposta non tardò ad arrivare.

Da : Dasha
L'hai fatto salire per offrirgli un caffè?

Roteai gli occhi al cielo abbandonando il telefono vicino a me sul divano.


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